Stagione 2023

DA VIENNA ALLA CALIFORNIA

Marzo 22nd, 2023

Venerdì 31 Marzo – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia sarà presentato il concerto dal titolo DA VIENNA ALLA CALIFORNIA – DALL’OPERETTA AL MUSICAL TARGATO DISNEY NEL CENTENARIO DELLA SUA FONDAZIONE con protagonisti Andrea BINETTI – tenore, da diversi anni occupato nella trascrizione e riduzione di Operette, di cui anche cura la regia e gli allestimenti per l’Associazione Internazionale dell’Operetta e in diversi Teatri in Italia e all’estero; Stefania SECULIN – cantante e attrice, specializzata nel genere musical, diplomata alla BSMT di Bologna, spazia tra vari generi musicali, dal musical, al pop, dall’opera, all’operetta, al jazz e alla musica italiana; Eleonora LANA – pianoforte, specializzata nel repertorio cameristico, nel 2013 ha fondato il trio vocale swing Les Babettes, con il quale si esibisce in numerosissimi teatri e festival in Italia e all’estero e partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche. In programma musiche da operette di E. Kalman, C.Lombardo. V. Ranzato, F. Lehar al musical di F. Loewe, A.L. Webber e  C. Porter fino alle musiche dai film Disney “La Bella e la bestie”, “Biancaneve e i sette nani” e “Mary Poppins”. Una serata musicale di piacevole ascolto.

DALL’OPERETTA AL MUSICAL E ALLE MUSICHE DAI FILM “DISNEY”

Venerdì 31 marzo al Teatro L. Bratuž di Gorizia ha avuto luogo il terzultimo concerto della Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023. Il concerto aveva per titolo “Da Vienna alla California. Dall’operetta al musical targato Disney nel centenario della sua fondazione”, un titolo che didascalicamente avviava al contenuto della serata. I protagonisti dello “spettacolo-concerto” – definizione del tenore e “io narrante” – sono stati: Andrea Binetti, istrionico – in senso positivo – e brillante tenore da diversi anni occupato nella trascrizione e riduzione di operette, di cui cura anche la regia e gli allestimenti per l’Associazione Int. dell’Operetta e in diversi teatri italiani ed esteri; il soprano Stefania Seculin, attrice e cantante dalla voce bella e chiara, che spazia tra vari generi musicali, dal musical al pop, dall’opera all’operetta, al jazz e alla musica leggera italiana. Due cantanti-attori dall’evidente padronanza sia del palcoscenico sia della tecnica vocale, accompagnati dalla pianista Eleonora Lana, introdotta sul palco dal “bellissima” di Binetti, discreta, sicura e necessaria presenza strumentale del trio, specializzata nel repertorio cameristico, fondatrice del trio vocale swing Les Babettes, che si esibisce in teatri e festival e partecipa a trasmissioni radio-televisive. Un trio affiatatissimo che ha rallegrato il pubblico: parecchi applausi e sollecitati battimani ritmici di accompagnamento alle note e piacevoli musiche eseguite con verve e precisione tecnica. Binetti ha raccontato il contesto, la trama di ogni brano e le vicende ad esso legate: il centenario de “Il paese dei campanelli”, il successo strepitoso de “La Vedova allegra”, rappresentata a Trieste poco dopo la prima esecuzione data a Vienna del 1905, spiritosa la sua esecuzione di E’ Sigismodo da “Al Cavallino bianco”. La seconda tranche musicale è stata dedicata alle musiche da celebri musical americani: “My fair Lady”, poi la pregevole performance della Seculin da “Evita” di Webber, “Il mago di Oz”, portato a intramontabile successo da Judy Garland, “Kissme Kate” di C. Porter, All I ask of you da “Il fantasma dell’opera”. Infine sono stati eseguiti brani di musiche da film di W. Disney,  nel centenario della fondazione della casa cinematografica: “La Bella e la bestia”, la cui prima esecuzione fu interpretata da Angela Landsbury, la famosa e televisiva “Signora in giallo“, “Biancaneve e i sette nani”, la cui voce-cantante nell’edizione italiana del film fu quella della nota soprano Anita Cerquetti, più volte apparsa sul palcoscenico del Teatro G. Verdi di Trieste,  e non poteva mancare “Mary Poppins” con un centrato madley del trio. Due i bis: E’ scabroso le donne studiar da “La vedova allegra” e Tu che m’hai preso il cuor da “Il paese del sorriso” di Lehar, in cui i due cantanti hanno ulteriormente dato prova di indubbia e controllata potenza vocale, non esente dai virtuosismi tecnici inseriti dagli autori nelle composizioni. Insomma, una serata musicale di piacevolissimo ascolto che il numeroso pubblico ha dimostrato di aver apprezzato con particolare gradimento. Gianni Drascek

Foto di D.K.

DA VIENNA A PARIGI

Marzo 8th, 2023

VENERDÌ 17 MARZO 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo il concerto dal titolo “Da Venna a Parigi” con il duo composto da Antoni ORLOWSKI – violoncello (Polonia), vincitore di numerosi concorsi nazionali per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e da Mizuho FURUKUBO – pianoforte (Giappone), vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia, nel 2022 pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia. Saranno eseguite tre Sonate: L. van Beethoven, Sonata n. 5 in Re maggiore op. 102 n. 2 per violoncello e pianoforte; F. Schubert, Sonata in La minore “Arpeggione” per violoncello e pianoforte, D. 821; C. Frank, Sonata per violoncello e pianoforte in La magg., tre capolavori assoluti per la formazione pianoforte-violoncello.

DA VIENNA A PARIGI CON IL GIOVANE DUO ORLOWSKI – FURUKUBO

Il duo composto dal polacco Antoni Orlowskial violoncello, vincitore di numerosi concorsi per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e dalla giapponese Mizuho Furukubo al pianoforte, anche lei vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia e pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia, è stato il protagonista di “Da Vienna a Parigi”, concerto svoltosi al Teatro L. Bratuž di Gorizia venerdì 17 marzo scorso. Tre gli autori in programma: Ludvig van Beethoven, Franz Schubert e César Franck. Il duo ha eseguito, dunque, tre sonate di notevole impegno in un crescendo rimarchevole nella progressione delle difficoltà tecniche e interpretative. Ad iniziare la “polifonica” Sonata nr. 5 in Re maggiore op. 102 nr. 2 nei tempi Allegro con brio/Adagio con molto sentimento d’affetto/Allegro di Beethoven, composta nel 1815 e dedicata alla contessa Marie Erdöly Niszky, che aveva protetto il giovane Beethoven ed era diventata sua amica. Particolarmente sentita ed espressiva l’esecuzione dell’Allegro finale da parte del nostro duo. Di seguito la Sonata in La minore “Arpeggione” D. 821 di Schubert, composta nel 1824, anno anche del celebre Quartetto per archi nr. 14 La morte e la fanciulla. La Sonata fu composta su commissione di Vinzenz Schuster, patrocinatore dell’arpeggione, nuovo strumento ibrido dal tmbro particolare e meglio conosciuto come chitarra-violoncello, costruito in quegli anni dal liutaio viennese Johann Georg Staufer. L’arpeggione non ebbe il successo sperato e andò quasi subito in disuso: la Sonata oggi viene eseguita dal violoncello insieme al pianoforte ma con risultati sonori presumibilmente diversi dall’intento originale. Dopo l’Allegro moderato iniziale, interpretato dal duo con ponderata espressività, nell’Adagio.Allegretto finale Orlowski ha dato prova di elevati tecnica e virtuosismo in pieno accordo con il sensibile pianismo di Furucubo. La seconda parte del concerto è stata dedicata completamente alla Sonata per violoncello e pianoforte in La magg. di César Franck dall’inizio meditativo dell’Allegretto ben moderato. La sonata fu composta per violino e pianoforte nel 1886 ed ebbe subito il favore della critica e del pubblico, tanto che il violoncellista Jules Delsart chiese a Franck di poter trascrivere la parte di violino per il suo strumento e pubblicò la sua edizione nel 1888. Giovanile e piena di vigore l’interpretazione dei due giovani esecutori, specie nell’Allegretto poco mosso che conclude la Sonata, tecnicamente complessa per gli esecutori e di grande interesse e attrattività musicale per gli ascoltatori.  Gianni Drascek

AERE FRAGMENTA

Febbraio 27th, 2023

GLI  OTTONI  DEL CONSERVATORIO DI  MUSICA “J. TOMADINI” DI UDINE

VENERDÌ 3 MARZO 2023 al Teatro L. Bratuž di Gorizia – ore 20.30 avrà luogo il concerto dal titolo AERE FRAGMENTA con GLI OTTONI DEL CONSERVATORIO DI MUSICA “J. TOMADINI” di Udine. L’ensemble è composto dal docente di Tromba Carlo BELTRAMI, dal docente di Trombone e Direttore della compagine Sergio BERNETTI e dagli studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese. Saranno eseguite musiche di Tielman Susato, George Friedrich Händel, Henry Purcell, Giuseppe Verdi, fino a Hoagy Carmichael, Bill Conti, George Gershwin, Chris Hazell, John Kander e Andrea Catozzi. Il concerto offrirà l’occasione di ascoltare strumenti, non consueti nel ruolo del solista, nell’esecuzione di celebri temi quali la Marcia trionfale dell’Aida con gli squilli delle trombe in primo piano e motivi evocativi e soffusi quali Summertime, Stardust, nonché il brillante tema dal film “Rocky”.

QUATTRO SECOLI DI MUSICA CON GLI OTTONI E I SOLISTI DEL CONSERVATORIO “J. TOMADINI” DI UDINE

Gli ottoni del Conservatorio di  Musica “J. Tomadini” di Udine venerdì 3 marzo si sono esibiti al Teatro L. Bratuž di Gorizia nel concerto intitolato “Aere fragmenta”. L’ensemble comprendeva 18 studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese, il docente di Tromba Carlo Beltrami, il Direttore del complesso Sergio Bernetti, a sua volta docente di Trombone. Sono stati presentati “quattro secoli di musica” – così aveva preannunciato Beltrami – a cominciare da due Danze dalla rinascimentale Suite del fiammingo Tielman Susato, musicista ed editore musicale – pubblicò per primo composizioni di Orlando di Lasso – per proseguire con la solenne Trumpet Tune and Air del londinese secentesco e musicalmente assai prolifico Henry Purcell e poi L’arrivo della regina di Saba, tratto dal terzo Atto dell’oratorio Solomon, ispirato alle pagine della Bibbia, di George Friedrich Händel anche lui fecondo compositore. Da subito, quindi, un salto a ritroso nella riconoscibile e inconfondibile atmosfera sonora della musica barocca, caratterizzata – in estrema sintesi – da una parte dall’intento di stupire l’ascoltatore e dall’altra di immalinconirlo con arie struggenti. Decisamente piacevole all’ascolto l’incipit vigoroso dell’ensemble, diretto con gesto deciso e allo stesso tempo affabile dal M° Bernetti. Poi un salto temporale con Stardast di Hoagy Carmichael e Belzebù, un’Aria contemporanea di Andrea Catozzi e a concludere la prima parte della serata l’anonimo Tradizionale irlandese “Londonderry Air”, pubblicato per la prima volta nel 1855 da George Petrie nel libro The Ancient Music of Ireland. Vanno evidenziati durante questa parte del concerto anche le efficaci performance solistiche di Valerio Zanino, Martina Lingilio e Matteo Fontanot, studenti che comprovano l’efficacia dello studio e dell’insegnamento dei loro docenti. Come nota a margine, piace sottolineare che al concerto era presente anche la dott.ssa Flavia Brunetto, Direttrice del “Tomadini”, Conservatorio statale con cui l’Associazione Lipizer è in partenariato. Ha aperto la seconda parte della serata la celeberrima e “squillante” Marcia trionfale dal II Atto dell’Aida di Giuseppe Verdi, cui sono seguite esecuzioni di brani di autori moderni, iniziando da Summertime da Porgy and Bess di George Gershwin, solista alla tromba il M° Beltrami, e Three Brass Cats e Kranken di Chris Hazel per terminare con New York New York, brano scritto da John Kander per il film omonimo di Martin Scorsese del 1977, pure bis richiesto e onorato dalla compagine udinese, divenuto inno ufficiale della città statunitense. Un concerto, dunque, che ha offerto la gradevole e intelligente occasione di ascoltare gli ottoni nei ruoli di brass orchestra e di solista nell’esecuzione di temi noti o nuovi per lo spettatore.  Gianni Drascek

Foto di DK

LA MELODIA DEL GIOVANE DIVINO

Febbraio 8th, 2023

VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia in Prima esecuzione nazionale sarà presentato LA MELODIA DEL GIOVANE DIVINO, Progetto di Edutainment con Monologo e Musica – Drammaturgia e libretto a cura di  Thomas TUROLO e Virginio ZOCCATELLI – Testi poetici di CARLO MICHELSTAEDTER – Musiche originali di Virginio ZOCCATELLI, dedicato al “giovane divino”, così definito da S. Campailla. Protagonista l’ENSEMBLE DELL’ACCADEMIA SECOLO XXI con Marcello DEFANT – violino, solista e camerista che si è esibito nelle sale più importanti del mondo; Cecilia PILATI – violoncello, attiva come camerista, suona in varie formazioni esibendosi in rinomate stagioni musicali italiane, prediligendo il repertorio barocco e classico; Sonia BALLARIN – pianoforte, diplomata in organo, clavicembalo e discipline musicali/clavicembalo, attiva come pianista in vari ensemble e compositrice; Thomas TUROLO – voce recitante, attore, regista e sceneggiatore. In programma musiche di V. Zoccatelli “compositore eclettico riconoscibile per aver sviluppato una varietà di stili e linguaggi che mirano a conoscere il mondo e indagare la profonda interiorità umana”, anche trascrittore dei brani in concerto di G. Mahler e A. Schönberg.

CARLO MICHESTAESTER IL “GIOVANE DIVINO” IN PAROLE E MUSICA

La Stagione “Elena Lipizer” 2022-23 ha dedicato a Carlo Michelstaedter il concerto di venerdì 17 febbraio al Teatro L. Bratuž di Gorizia. È stato presentato in Prima esecuzione nazionale “La melodia del giovane divino”, un progetto di edutainment con monologo e musica, drammaturgia e libretto a cura di  Thomas Turolo e Virginio Zoccatelli, autore delle musiche originali e delle trascrizioni di brani G. Mahler e A. Schönberg, con testi poetici dell’Autore goriziano. La piéce, strutturata su tre piani coesi dialetticamente, uno biografico, uno poetico e uno musicale, ha presentato al numeroso pubblico presente in sala una ricostruzione veridica e non scontata della “persona” più che del celebrato e noto personaggio. Il che va a pieno merito degli ideatori del progetto, che denota un approfondimento del pensiero filosofico e della poetica di Michelstraedter, aldilà di molti stereotipi biografici talvolta unidirezionali. Protagonista musicale del concerto l’Ensemble dell’Accademia Secolo XXI, formato dal violinista Marcello Defant, solista presente nelle sale più importanti del mondo; la violoncellista Cecilia Pilati, camerista attiva con varie formazioni in rinomate stagioni musicali; la pianista Sonia Ballarin, organista, clavicembalista e compositrice. Voce narrante e punto di riferimento “tempistico” dell’intero concerto l’attore, regista e sceneggiatore Thomas Turolo, di cui va evidenziato meritoriamente il tono propositivo e discorsivo del suo “racconto”. Il M° Zoccatelli all’inizio della serata aveva tracciato un inquadramento musicale del periodo storico coevo al Nostro, giustificando la scelta dei due compositori, Mahler e Schönberg, rappresentativi del passaggio tra ‘800 e ‘900, evidenziandone nel contempo le caratteristiche musicali e stilistiche. Collante giustapposto del percorso biografico-poetico le musiche di Zoccatelli, compositore i cui “lavori più recenti iniziano con posizioni personali postmoderne e decostruttiviste e raggiungono una inedita forma linguistica che pone al centro del lavoro poetico l’articolazione di frammenti di melodie inserite in un contesto più ampio di blocchi armonici e tecniche contrappuntistiche”: da ciò, tra musiche originali e trascrizioni, un amalgama musicale unitario, stilisticamente individuabile, proposto dal trio di esecutori con chiarezza e incisività. A segnare il percorso poetico di Michelstaedter, i celebri versi “Vita, morte,/la vita nella morte,/morte, vita,/la morte nella vita” dal “Canto delle crisalidi” e l’altrettanto noto “far di se stesso fiamma” dalla “Persuasione e la rettorica”, tesi di laurea mai discussa: recitati, anzi detti e offerti, da Turolo senza sottolineature enfatiche o peggio attoriali. È stata porta, dunque, una “biografia in parole e musica” di indiscutibile pregio, nella quale gli spettatori sono stati infine coinvolti attraverso un invito all’ascolto ad occhi chiusi di 23 note scandite al pianoforte, tante quanti gli anni di vita di Carlo Michelstaedter. Applausi meritati del pubblico e a concludere il concerto l’esecuzione del melodicamente contemporaneo “Canto alla luna” di Zoccatelli. Gianni Drascek

Foto di D.K.

LA VIA DELLA SPERANZA

Gennaio 27th, 2023

VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2023 – ore 20.30 al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia avrà luogo, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “G. Tartini” di Trieste, il concerto della 43ª Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023, dal titolo LA VIA DELLA SPERANZA. Saranno protagonisti della serata il soprano Aida TURGANBAYEVA (Kazakistan), il mezzosoprano Dragana PAUNOVIĆ (Serbia) e il pianista Andrea FURLAN (Croazia), tutti laureati brillantemente al “Tartini” di Trieste, partecipanti a importanti masterclass e vincitori di concorsi internazionali. In programma: R. SCHUMANN: 3 Zweistimmige Lieder op. 43, Wenn ich ein Vöglein wär’, Herbstlied, Schön Blümelein [3 canti a due voci op. 43: Se fossi un uccellino – Canzone d’autunno – Bellissimi fiorellini]; S. RACHMANINOV: Qui Bene; Abay KUNANBAIULY: Көzіmnің / Қаrasy; Milan PREBANDA: Niz bašču, Mila nane; Petar KRSTIĆ: Nimfa; A. DVOŘÁK: Moravské dvojzpěvy op. 32, Holub na javoře (Nr. 6), Skromná (Nr. 8), Zajatá (Nr. 11) [Moravia Duo op. 32, Piccione sull’acero (n. 6) – Modesto (n. 8) – Prigioniero (n. 11)]; Joaquín Turina PÉREZ: Poema en forma de canciones, III.“Cantares” op. 19, Tres arias: “Rima” op. 6; Federico Moreno TORROBA: Maria Manuela (Zarzuela), Rosa Rosita; Fernando OBRADORS: Classical Spanish Songs, Chiquitita la novia (nr. 7); Miguel MARQUÉS: El anillo de hierro (Zarzuela), Lágrimas mías.

LA VIA DELLA SPERANZA ATTRAVERSO LA MUSICA

Il soprano kazako Aida Turganbayeva, il mezzosoprano serbo Dragana Paunoviće il pianista croato Andrea Furlan, tutti laureati nelle rispettive specialità al Coservatorio Statale “G. Tartini” di Trieste, sono stati i protagonisti del concerto di venerdì 3 febbraio 2023al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia. Si è trattato di “un viaggio culturale e musicale” – così è stato definito dal pianista Furlan – dal titolo “La via della speranza”, implicitamente ottimistico e utilmente intenzionale, visti i tempi che stiamo vivendo. Per iniziare sono stati presentati i 3 Zweistimmige Lieder op. 43, “Wenn ich ein Vöglein wär’, Herbstlied, Schön Blümelein” (Se fossi un uccellino-Canzone d’autunno-Bellissimi fiorellini) di R. Schumann, poi attraverso “Qui Bene” di S. Rachmaninov e il “Moravia duo” op. 32 di A. Dvorak, si è fatta sosta nell’Asia centrale con il compositore Abay Kunanbaiuly (1845-1904), considerato il fondatore della letteratura kazaka, di cui sono state eseguite le liriche “Көzіmnіh/Kаrasy” (I miei occhi/Aspetto). Il “viaggio musicale” è proseguito nella Bosnia-Erzegovina del compositore e didatta Milan Prebanda (1907-1979) con “Niz bašču” e “Mila nane” (Giù per il giardino, Menta dolce), per giungere nella limitrofa Serbia del noto compositore e direttore d’orchestra Petar Krstić (1877-1957) con la sua “Nimfa”. Significativa e interessante la scelta di far conoscere questi autori dal lirismo e dalla musicalità, per certi versi, spiccatamente “nazionale”. Il trio pianoforte-soprano-mezzosoprano, in comprovata sintonia, ha eseguito con trasporto e tecnica impeccabile quanto proposto al presente pubblico di intenditori: vocalità ampia e intensa, pianismo di coprimarietà in un insieme di notevole levatura. E poi, con uno stacco stilistico e un salto geografico, il trio ha presentato musiche di tutt’altra tempra e atmosfera. Sono state eseguite musiche dal “Poema en forma de canciones” del sivigliano Joaquín Turina Pérez, dei brani tra cui due zarzuele – composizione letteraria inaugurata da Calderon de la Barca nel secolo XVII – una del madrileno Federico Moreno Torroba e una del palmesano Miguel Marqués, e infine quelli del catalano Fernando Obradors. Atmosfere spagnole, dunque, con effetti spesso (melo)drammatici: “Lacrimas mias”. Anche in questo caso le cantanti si sono espresse con vocalità ed interpretazione diverse da quelle richieste nella prima parte della pièce. Come annunciato all’inizio del concerto, “una sorpresa”: un bis accolto dal pubblico con visibile compiacimento e che di per sé poteva avere una parte primaria della serata: il “Duo des fleurs” dall’opera Lakmé di di L Delibes, celeberrimo banco di prova, qui superato egregiamente, del duo soprano-mezzosoprano. Un madley “classico” geografico di tre giovani esecutori con già alle spalle meritati successi e riconoscimenti.  Gianni Drascek

Foto D.K.

IL MIO CUORE ELEGIACO – CONCERTO NUMERO 1000

Gennaio 9th, 2023

Concerto in chiusura del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), 1° Concerto del 2023 – 1000° Concerto dalla fondazione dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” ONLUS. Ne saranno protagonisti Wakana KIMURA – violino (Giappone), detentrice di premi internazionali, secondo premio al 41° Concorso Internazionale di Violino “Maestro Rodolfo Lipizer” 2022 e attualmente iscritta all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, e Evgeny SINAISKI – pianoforte (Austria), vincitore di molti premi, al quale è stato assegnato tra gli altri il “Premio speciale” come miglior pianista accompagnatore nei concorsi di violino di Wrozlaw e Poznan ed è il pianista ufficiale del “Premio Rodolfo Lipizer”. Eseguiranno nella prima parte del concerto la Sonata in Si bem. maggiore KV 454 di W.A. Mozart e la Sonata in La maggiore (1886) C. Frank.

La seconda parte sarà aperta da “Il mio cuore elegiaco” per violino e pianoforte, brano d’obbligo del 41° Concorso Internazionale di Violino “Premio Rodolfo Lipizer”, dedicato a P.P. Pasolini e composto dal M° Virginio Zoccatelli, Presidente della Giuria del Concorso 2021, che così scrive: “Il mio brano aderisce al modello della musica a programma, esperienza profonda della musica europea sin dal periodo barocco: in questo caso i vari quadri musicali sono ispirati a frammenti poetici e episodi di vita dell’autore celebrato”. A seguire, il Poème élégiaque in Re minore op. 12 e il Capriccio sullo Studio in forma di Valzer op. 52 di C. Saint-Saëns di E. Ysaÿe.

IL MIO CUORE ELEGIACO: 1000° CONCERTO “LIPIZER”

Il 1000° concerto dalla fondazione dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer”, in  chiusura del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini(1922) e 1° Concerto del 2023, prende il titolo dalla composizione Il mio cuore elegiaco per violino e pianoforte, brano d’obbligo del 41° Concorso “Lipizer” dedicato a Pasolini e composto da V. Zoccatelli, Presidente della Giuria del Concorso 2021, il quale così scrive riguardo alla propria composizione: “Il mio brano aderisce al modello della musica a programma, (…) i vari quadri musicali sono ispirati a frammenti poetici e episodi di vita dell’autore celebrato” e questi, tra gli altri, sono gli spunti narrativi pasoliniani a cui l’Autore è approdato per la sua composizione: la villotta Oh sunait, Le ceneri di Gramsci, Poesia in forma di rosa, La Religione del mio tempo, Il dì de la me muart, sviluppati in un insieme compositivo postmoderno  davvero stimolante all’ascolto. Prima di questo brano, che apriva la seconda parte della serata, il prof. Qualli aveva esposto al pubblico presente le proprie preoccupazioni per il futuro dell’Associazione e delle sue molteplici attività, dovute alla mancata erogazione dei contributi da parte degli enti preposti, augurando altresì buon ascolto e assicurando la prosecuzione della stagione concertistica in corso. Protagonisti della serata sono stati la giovane violinista giapponese Wakana Kimura, detentrice di premi internazionali e secondo premio al 41° Concorso “Lipizer” 2022 e attualmente iscritta all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, e il pianista austriaco Evgeny Sinaiski, al quale è stato assegnato tra i numerosi altri il “Premio speciale” come miglior pianista accompagnatore nei concorsi di violino di Wrozlaw e Poznan ed è il pianista ufficiale del “Premio Rodolfo Lipizer”. Nella prima parte il duo ha eseguito la piacevole e gioiosa Sonata in Si bem. maggiore KV 454 di W.A. Mozart, che inizia con un solenne Largo e termina “mozartianamente” con uno spensierato all’ascolto Allegretto. Il duo ha proseguito con un brano molto più complesso e impegnativo ovvero la Sonata in La maggiore di C. Frank, dedicata al celebre violinista Eugéne Ysaÿe che la eseguì in prima assoluta a Bruxelles nel 1886, composizione che fu apprezzata da Marcel Proust ed è uno dei capolavori musicali dell’800, nel quale i due protagonisti sul palco del Bratuž si sono cimentati con una scioltezza ed espressività pienamente godibili, segno di capacità tecnica sommata a interpretazione condivisa. A concludere ancora Ysaÿe in due brani altrettanto impegnativi: il Poème élégiaque in Re minore op. 12 e il Capriccio sullo Studio in forma di Valzer op. 52 di C. Saint-Saëns. La marceé Vienne di F. Kreisler ha terminato come bis un “millesimo” e bel concerto, che si auspica e ci si augura possa avviare in futuro a molti altri.  Gianni Drascek

foto D.K.

44° CONCERTO DI “FINE ANNO”

Dicembre 15th, 2022

Venerdì 30 dicembre 2022 – ore 20.30

Teatro “L. Bratuz” di Gorizia

ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Karen SU – violino, 1° Premio al 39° Concorso Internazionale di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” 2020

Giulia DELLA PERUTA – soprano

M° Romolo GESSI – direttore

L’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer”, da più di quarant’anni, organizza per la città di Gorizia ed oltre il Concerto Sinfonico di “Fine Anno”, un appuntamento  che è una tradizione di dicembre, mese che si conclude con il Natale e con San Silvestro, giornate che sono tradizionalmente di buon augurio e di festa. Questa volta, ed è la 44a, la “Lipizer” ha invitato a esibirsi il 30 dicembre sul palco del Teatro L. Bratuž di Gorizia l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, diretta dal M° Romolo GESSI, la violinista Karen SU (Cina) 1° Premio assoluto al 39° Concorso Internazionale di Violino “Premio R. Lipizer” di Gorizia, e il soprano Giulia DELLA PERUTA. L’orchestra è composta da maestri che singolarmente hanno vinto primi premi a concorsi internazionali ed è condotta dal M° Gessi, il quale ha diretto opere liriche e concerti sinfonici in Europa e in America ed è  titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy. Caren Su,ha vinto premi in campo internazionale e attualmente èviolinista titolare alla Queen Elisabeth Music Chapel in Belgio. Giulia Della Peruta ha studiato con il soprano A Gavazzeni e ha cantato nei maggiori teatri italiani. La serata musicale prevede, nella prima parte, l’esecuzione dell’Ouverture da “Le nozze di Figaro”  di W.A. Mozart, il Concerto in Mi minore per violino e orchestra (1809-1847) op. 64 di F. Mendelssohn e Introduzione e Rondò capriccioso per  violino e orchestra op. 20  C. Saint Saëns. Nella seconda parte, per soprano e orchestra, musiche di G. Gounod, F. Lehar e L. Arditi, intercalate a brani per sola orchestra di J. Brahms, J. Strauss e a concludere festosamente la sua celeberrima Radetzky March op. 228. Il Concerto è reso possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Gorizia.

PROGRAMMA

W.A. MOZART Ouverture da “Le Nozze di Figaro”

F. MENDELSSOHN Concerto in Mi minore per violino e orchestra op. 64

Allegro molto appassionato / Andante / Allegretto non troppo. Allegro molto vivace

C. SAINT SAËNS Introduzione e Rondò capriccioso per violino e orchestra op. 20

J. STRAUSS jr  Ouverture da “Der Zigeunerbaron” – “Lo Zingaro Barone”

C. GOUNOD  “Je veux vivre” Valzer di Giulietta da “Romeo e Giulietta” per soprano e orchestra

A.DVOŘÁK Danza slava op. 46 n. 8

F. LEHÁR Romanza della Vilja da “La Vedova allegra” per soprano e orchestra

J. STRAUSS jr Wiener Blut – Valzer op. 354

J. BRAHMS Danza ungherese n. 6

L. ARDITI Il Bacio – Valzer per soprano e orchestra

J. STRAUSS jr Neue Pizzicato Polka op. 449

F. LEHÁR “Meine Lippen” da “Giuditta” per soprano e orchestra

J. STRAUSS jr Tik Tak Polka op. 365

J. STRAUSS Radetzky March op. 228

44° Concerto di Fine Anno. 30.12.2022. Gorizia. Teatro L. Bratuz. La violinista Karen Su e l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia diretta dal M° Romolo Gessi
44° Concerto di Fine Anno. 30.12.2022. Gorizia. Teatro L. Bratuz. Il soprano Giulia Della Peruta e l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia diretta dal M° Romolo Gessi

44° CONCERTO SINFONICO DI “FINE ANNO”: MUSICA E CANTO DI BUON AUSPICIO PER 2023

L’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” da più di quarant’anni organizza il Concerto Sinfonico di “Fine Anno”, un appuntamento  che è una tradizione di dicembre, mese che si conclude con San Silvestro, giornata tradizionalmente di buon augurio e di festa che avvia ad un nuovo anno. Questa volta, ed è la 44a, la “Lipizer” ha invitato a esibirsi il 30 dicembre sul palco del Teatro L. Bratuž di Gorizia l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, diretta dal M° Romolo Gessi, la violinista Karen Su (Cina) 1° Premio assoluto al 39° Concorso Internazionale di Violino “Premio R. Lipizer” e il soprano Giulia Della Peruta, un insieme di musicisti di grande valore musicale ampiamente espresso durante la serata. L’orchestra, composta da maestri che singolarmente sono vincitori di primi premi a concorsi internazionali, è stata condotta con gesto sicuro ed empatico dal M° Gessi, direttore di  opere liriche e di concerti sinfonici in Europa e in America e attualmente titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy nonché professore ospite all’Università della Musica e delle Arti di Vienna, all’Accademia Musicale di Norvegia, al Conservatoire Royal de Mons, all’Università della Musica e delle Arti di Tirana e all’International Young Artists Project. Ad iniziare, l’esecuzione da parte della sola orchestra dell’Ouverture da “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart e a seguire la violinista Karen Su,vincitrice di premi in campo internazionale e attualmente violinista titolare alla Queen Elisabeth Music Chapel in Belgio, che ha eseguito con trasporto il Concerto in Mi minore per violino e orchestra op. 64 di F. Mendelssohne la trascinante e virtuosistica “Introduzione e Rondò capriccioso” per violino e orchestra op. 20  C. Saint Saëns, accolti entrambi dai convinti applausi del folto pubblico. Giulia Della Peruta, soprano che ha cantato nei maggiori teatri italiani, tra cui La Fenice di Venezia, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Regio di Torino, ha eseguito con la sua bella e intensa voce, accompagnata da espressività e da un’accattivante presenza scenica, brani non esenti da virtuosismo canoro, tra cui “Je veux vivre” da “Giulietta e Romeo” di G. Gounod, di F. Leharla Romanza della Vilja da “La Vedova allegra” e “Il bacio” di L. Arditi. La sola orchestra si è cimentata ancora in altre note musiche, dalla Danza ungherese n. 6 di J. Brahms alla “Neue Pizzicato Polka” op. 449 di J. Strauss, per concludere festosamente con la sua celeberrima Radetzky March op. 228, accompagnata come da prassi dal pubblico in sala. E’ stato un gradevole e piacevole concerto di buon auspicio per 2023 e per il pubblico in teatro al limite del sold-aut e per la sua partecipazione allo stesso tempo attenta e serena, serata resa possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Gorizia.   Gianni Drascek

foto D.K.

OMAGGIO AL CHITARRISTA E COMPOSITORE GUIDO PERCACCI

Dicembre 7th, 2022

L’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia organizza e propone, nell’ambito della Stagione concertistica “Elena Lipizer”2022-2023 in occasione del decennale dalla scomparsa del GUIDO PERCACCI, un concerto-omaggio incentrato sulle musiche da lui composte, contenute nella Raccolta di composizioni per chitarra, edite da Sillabe S.r.l. – Livorno  nel 2014 grazie al contributo dell’allora Ministero dei Beni delle Attività e del Turismo. Scriveva di sé Percacci: “Sono nato a Trieste nel 1928. Dai sei anni ai dodici ho studiato privatamente, con mia zia, il pianoforte… ma poi ho tolto dal muro di casa una vecchia chitarra… e mi sono incantato al suo suono dolce e delicato… I miei idoli? Andres Segovia e Julian Bream, Django Reinhardt e Barney Kessel”. Protagonisti del concerto i maestri chitarristi Axel BOCH e Pier Luigi CORONA. Axel Boch è stato allievo di Alirio Diaz ed ha al suo attivo circa una ventina di pubblicazioni di lavori musicali, vanta  un curriculum e un repertorio vastissimo che spazia dalla musica antica per liuto e vihuela, al jazz e alla musica contemporanea; ha insegnato chitarra al “Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico” di Duino (Trieste). Pier Luigi Corona, allievo di Oscar Ghiglia, ha iniziato giovanissimo un’intensa attività concertistica e come solista si è esibito con importanti orchestre italiane e straniere; è stato invitato a festival nazionali e internazionali; già docente di chitarra presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Tartini” di Trieste. Il concerto è reso possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Gorizia.

I biglietti sono acquistabili online su www.vivaticket.com

al seguente link: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/omaggio-al-chitarrista-e-compositore-guido-percacci/196615 

Inoltre,

Vi invitiamo alla presentazione del libro di Mario Brancati e Giorgio Puia  “NOI MULI DI VIA RASTELLO” Lunedì 12 Dicembre 2022 – ore 18 presso l’Hotel Entourage Gorizia – Piazza S. Antonio – sala al primo piano. Presenterà l’opera Roberto Collini. Saranno presenti gli Autori.

CONCERTO-OMAGGIO A GUIDO PERCACCI

L’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, in occasione del decennale dalla scomparsa del chitarrista e compositore M° Guido Percacci, venerdì 16 dicembre 2022 ha proposto al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia un concerto-omaggio incentrato sulle musiche da lui composte e contenute nella Raccolta di composizioni per chitarra, edite dalla “Lipizer” per i tipi di sillabe di Livorno nel 2014 grazie al contributo dell’allora Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo.  Protagonisti del concerto sono stati i maestri chitarristi Pier Luigi Corona e Axel Boch, il quale nel prologo biografico su Percacci, definito “complesso e multiforme personaggio”, ha inteso tracciarne “la figura” di uomo, luterano e di lingua tedesca, amante della pesca, chitarrista e anche pittore – tra l’altro è sua la Costruzione geometrica del violino per mezzo della sezione aurea da K. Steiner divenuta un logo della “Lipizer” – e di compositore prolifico e musicista giramondo con il suo Quintetto Carillon. Nelle sue espressive composizioni per chitarra “di tipo descrittivo o aquarellistico”, si sente l’influenza musicale dei luoghi e dei paesi da lui visitati durante i suoi concerti. Scriveva di sé Percacci: “Sono nato a Trieste nel 1928. Dai sei anni ai dodici ho studiato privatamente, con mia zia, il pianoforte… ma poi ho tolto dal muro di casa una vecchia chitarra… e mi sono incantato al suo suono dolce e delicato… I miei idoli? Andres Segovia e Julian Bream, Django Reinhardt e Barney Kessel”. I due protagonisti del concerto, entrambi presenti sul palco, si sono alternati nell’esecuzione dei 18 pezzi tratti dalla Raccolta, da Alegre a Exotical, in un’esecuzione di ritmi ora allegri ora malinconici, che hanno dato luogo ad un ritratto “presente” della personalità musicale e umana del compositore triestino. Boch e Corona: due chitarristi di riconosciuta e ampia esperienza musicale e quindi esecutori pienamente consoni e per tecnica e per espressività ai brani in programma. Axel Boch è stato allievo di Alirio Diaz ed ha al suo attivo circa una ventina di pubblicazioni musicali, vanta  un curriculum e un repertorio vastissimo che spazia dalla musica antica per liuto e vihuela, al jazz e alla musica contemporanea; ha insegnato chitarra al “Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico” di Duino. Pier Luigi Corona, allievo di Oscar Ghiglia, ha iniziato giovanissimo un’intensa attività concertistica e come solista si è esibito con importanti orchestre italiane e straniere; è stato invitato a festival nazionali e internazionali; già docente di chitarra presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Tartini” di Trieste. Una serata, resa possibile dal contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Gorizia, all’insegna di un omaggio tutt’altro che splènico ma reso invece vivo proprio dalla stesse musiche e dalla loro intensa esecuzione.   Gianni Drascek

In viaggio sul Rex, un transatlantico in musica

Novembre 24th, 2022

IN VIAGGIO SUL REX, UN TRANSATLANTICO IN MUSICA. SHIPYARD BIG BAND

Venerdì 2 Dicembre 2022 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia per la Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-23, grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Gorizia, avrà luogo il concerto intitolato IN VIAGGIO SUL REX, UN TRANSATLANTICO IN MUSICA con la SHIPYARD BIG BAND, diretta dal M° Flavio DAVANZO, con ARIANNA, FRANCO AND FRIENDS – ballerini, iscritti alla Federazione Italiana Danza Sportiva (F.I.D.S.) come giudici preparatori tecnici e negli ultimi anni dediti inoltre al genere Lindy Hop, e la partecipazione dello scrittore e giornalista Pietro SPIRITO, nella veste di storico e narratore. La Shippard Big Band, che da trent’anni propone jazz nei suoi aspetti più storici e godibili, à composta da una ventina di strumentisti con una grande esperienza musicale; tra i suoi obiettivi c’è anche quello di reintrodurre il ballo swing e per questo motivo il gruppo lavora alla realizzazione di un repertorio con arrangiamenti originali di Count Basie, Benny Goodman Sammy Nestico, Duke Ellington e molti altri. In programma, oltre a quelli delle orchestra sopra citate, brani di N. Hefti,  G. e I. Gershwin, I. Berlin, C. Porter, K. Weill e N. Wilson. Un viaggio virtuale, musicale e storico, su di un transatlantico mitico, apparso anche in Amarcord di Federico Fellini.

I biglietti sono acquistabili online al seguente link:

https://www.vivaticket.com/it/ticket/shipyard-big-band-in-viaggio-sul-rex-un-transatlantico-in-musica/196614

@Pierluigi Bumbaca fotografo

LA SHIPYARD BIG BAND IN VIAGGIO SUL REX

Serata all’insegna dell’ascolto piacevole, del divertimento musicale e della correttezza filologica quella di venerdì 2 dicembre al Teatro L. Bratuž di Gorizia, quinto concerto della Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-23: protagonisti la Shipyard Big Band, orchestra fondata nel 1986 e composta da una ventina di strumentisti di notevole esperienza musicale, che da trent’anni propone il jazz nei suoi aspetti più fruibili. Direttore il M° Flavio Davanzo, il quale vanta studi nello Berklee Institute negli Stati Uniti e partecipazioni ad importanti rassegne, tra cui  l’Umbria jazz winter e l’Eco jazz festival. Il concerto è stato introdotto dal noto giornalista e scrittore Pietro Spirito, che ha tracciato un breve excursus storico del trasatlantico italiano Rex: varato nel 1931 dalla regina Elena, nel 1943 confiscato dai tedeschi occupanti l’Adriatisches Küstenland e che, dopo il saccheggio degli arredi, nascosto e ormeggiato, si arenò tra Isola e Capodistria e nel 1944 fu comunque individuato dagli aerei alleati e bombardato, bruciando in seguito per quattro giorni. Le musiche proposte dall’orchestra si riferivano al periodo musicale dei viaggi transatlantici della nave: quindi un repertorio di brani della swing-era, soprattutto degli anni ’30 del secolo scorso, di C. Basie, B. Goodman, J. Tizol e D.  Ellington,  G. e I. Gershwin, C. Porter e altri. Ospiti dell’orchestra: il cantante Sergio Iacobucci, crooner dalla voce suadente ed evocativa, che ha proposto, tra gli altri brani, Love is here to stay, Blue skies, I’ve got you under my skin; inoltre, il duo di ballerini Arianna Starace e Franco Giombetti, iscritti alla Fedrazione Italiana Danza Sportiva come giudici preparatori tecnici e che negli ultimi anni si dedicano al ricupero coreico del Lindy Hop, genere swing che unisce la danza africana a quella europea; la coppia ha eseguito tre balli, con altrettanti cambi d’abito, compresa la celebre Cheek to cheek del 1934 di I. Berlin, con grande sincronia e leggerezza di movimento, accompagnati dal guest-vocal Iacobucci. Durante lo spettacolo sono state proiettate delle immagini, tra cui alcune  relative al varo della nave, alla vita di crociera e al suo bombardamento, frutto della ricerca di Maurizio Eliseo, autore del libro “Rex”, che rigurda proprio la storia del transatlantico italiano. Gran parte degli strumentisti si è esibita durante le esecuzioni orchestrali in gradevoli assolo di impronta jazzistica, presentati poi singolarmente dal direttore a fine esecuzione. Il M° Davanzo ha rimarcato, a concerto quasi concluso, che l’attuale orchestra si caratterizza, oltre che per solisti ormai storici, per le nuove leve provenienti dal Conservatorio G. Tartini di Trieste, a conferma dell’indubbio intertesse che incontra ancora questa proposta stilistica, tesa a “mantenere e conservare una musica che ha creato le fondamenta di tutto quello che oggi si può definire musica moderna” ovvero la pop-music. Durante il concerto non sono mancati gli applausi convinti del pubblico, tra cui quelli di un gruppo di giovanissimi accompagnati dalla loro insegnante.  Gianni Drascek

foto di M. Lautieri

Celebri brani jazzistici

Novembre 8th, 2022

VENERDì 18 NOVEMBRE 2022 – ore 20.30 al Teatro L Bratuž di V.le XX Settembre, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, avrà luogo il concerto del PENTA TRIO, formato Gabriele de LEPORINI – chitarra jazz, Riccardo PITACCO – basso elettrico e Francesco VATTOVAZ – batteria. Il trio si è formato all’interno delle classi di musica d’insieme jazz del Conservatorio G. Tartini” di Trieste. Tra il 2021 e il 2022 si è esibito in diversi contesti regionali, tra cui il Festival  “Le Nuove Rotte del Jazz”, la rassegna musicale della “Sala Darsena” e  la rassegna organizzata dal Conservatorio “Tartini” di Trieste. Il repertorio dell’ensemble si compone di rivisitazioni di celebri brani della tradizione jazzistica e di composizioni più recenti: in programma, tra gli altri, brani di Pat Metheny, Chick Corea, John Scofield e Horace Silver, incluse composizioni originali ispirate, alla luce di soluzioni armoniche e metriche nuove, a sonorità tipiche del panorama jazzistico odierno.

I biglietti sono acquistabili online al seguente link:

https://www.vivaticket.com/it/ticket/penta-trio-celebri-brani-della-tradizione-jazzistica/193623


Si comunica che Martedì 22 Novembre – ore 17.00 – al Teatro “L. Bratuž”, durante il Concerto e consegna delle borse di studio agli allievi degli Istituti di Musica goriziani in memoria di Cecilia Seghizzi, organizzato dal Maria Theresia Club di Gorizia, sarà premiato Gabriele Sanfilippo della Scuola di Musica “M° Rodolfo Lipizer” di Gorizia, allievo di pianoforte della prof.ssa Cristina Luisa.

NOTI BRANI DEL JAZZ CONTEMPORANEO

In collaborazione con il Conservatorio Statale “G. Tartini”di Trieste, venerdì 18 novembre 2022 la Stagione Concertistica “E. Lipizer”  ha presentato al Teatro L Bratuž di Gorizia il Penta Trio, complesso formato da Gabriele de Leporini alla chitarra jazz, Riccardo Pitacco al basso elettrico e Francesco Vattovaz alla batteria. Il trio si è formato all’interno delle classi di musica d’insieme jazz del Conservatorio triestino e tra il 2021 e il 2022 si è esibito in diverse rassegne musicali regionali, tra cui il Festival “Le Nuove Rotte del Jazz”, la rassegna musicale della “Sala Darsena” e  quella organizzata dal Conservatorio “Tartini”. La scaletta, “come succede solitamente nei concerti jazz” – ha comunicato all’inizio il chitarrista de Leporini – è stata strutturata diversamente da quanto scritto nel programma di sala, ma ciò fa parte dell’improvvisazione… d’altra parte un aspetto fondamentale delle jam session! Il trio è un insieme classico del jazz e vanta numerosi e diversificati esempi di formazione strumentale: piano-basso-batteria, la più comune, tra cui sono celeberrimi il Trio di Oscar Peterson, quelli di Bill Evans e Ahmad Jamal; piano-chitarra-basso, notissimo in passato quello di Nat King Cole, il sax-basso-batteria e i più disparati tipi di ancia; il trio violino-chitarra-batteria del violinista Stéphane Grappelli; l’organo-bass-batteria di Jimmy Smith; il sax-chitarra-bass, quindi senza batteria, di Jimmy Giuffre e via dicendo, per citare solo alcuni dei più popolari e rinomati. Il Penta Trio, durante i due set della serata, ha presentato una sequenza di composizioni di noti autori contemporanei, su cui ha elaborato colte improvvisazioni con sonorità lineare, senza eccedere in virtuosismi fuor di contesto e di misura, che richiamavano le sonorità del west coast e del contemporary jazz : tra gli altri sono stati esegiti Song For Bilbao e Born, due brani del chitarrista Pat Metheny, carattrizzati dal vicendevole dialogo tra basso e chitarra, accompagnato da una batteria conforme e non prevaricatrice. Un pregevole risultato ritmico e sonoro, indice di conoscenza tecnica della musica e ripetute e raziocinate jazz session. Ancora, Nothing personal di Don Grolnick, brano con repentini cambi di ritmo, quasi da free jazz; Jepp on 35, dal coinvolgente ritmo funk, del cmpositore e chitarrista John Scofield e Windows del pianista Chick Corea, recentemente scomparso, brano la cui esecuzione ha confermato l’autopresentazione del Penta Trio, il quale ricerca “soluzioni armoniche e metriche nuove… [unite] a sonorità tipiche del panorama jazzistico odierno”. Bis richiesto e onorato. La serata musicale è stata attuata grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.   Gianni Drascek

Foto di N. Klanjscek