Stagione 2023

Tra una crisi… e l’altra

Ottobre 31st, 2022
TRA UNA CRISI… E L’ALTRA Venerdì 4 Novembre 2022 - ore 20.30 al Teatro “L. Bratuž” di Viale XX Settembre - Gorizia avrà luogo per la Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-23, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il concerto dal titolo Tra una crisi... e l'altra con il Pro Musica Quartet. Il Pro Musica Quartet fondato anni fa a Trieste, è formato da musicisti che ripropongono trascrizioni di brani musicali appartenenti al genere classico, a quello leggero e al vasto repertorio della salon musik. L’attenzione del quartetto è rivolta in particolar modo ad autori dimenticati, a brani musicali della musica europea tra Ottocento e Novecento caduti nell’oblio, dalla forte impronta melodica e di raro ascolto. Si tratta di trascrizioni tratte da originali per pianoforte. Per questo concerto il Pro Musica in una formazione di trio d’archi formato dai violinisti Piero ZANON e Aura d’ORLANDO e della violista Lara DI MARINO si avvale della collaborazione al pianoforte di Corrado GULIN e del canto della soprano Francesca VATTA: tutti musicisti con una vasta esperienza esecutiva proposta in un accattivante programma che prevede, tra gli altri, brani da “La vedova allegra” di F. Lehár, “La Principessa della Czardas” di L. Kalmann, “Ballo al Savoy” di P. Abraham e “Clivia” di N. Dostal. Per info e prenotazioni: tel. 0481 547863 / 536710, cell. 347 9236285; E-mail: lipizer@lipizer.it - https://www.lipizer.it I biglietti sono acquistabili online su www.vivaticket.com al seguente link: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/pro-musica-quartet-tra-una-crisi-e-l-altra/193625 Da sottolineare il biglietto omaggio agli allievi della Scuola di musica "Lipizer", per ragazzi fino a 14 anni accompagnati da un adulto pagante e persone con disabilità. Ridotti per giovani fino 26 anni e over 65.

Venerdì 4 novembre 2022 – ore 20.30 al Teatro “L. Bratuž” di Viale XX Settembre – Gorizia avrà luogo per la Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-23, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il concerto intitolato “Tra una crisi …e l’altra”, a cura del Pro Musica Quartet. Il PRO MUSICA QUARTET fondato anni fa a Trieste, è formato da musicisti che ripropongono trascrizioni di brani musicali appartenenti al genere classico, a quello leggero e al vasto repertorio della salon musik. L’attenzione del quartetto è rivolta in particolar modo ad autori dimenticati, a brani musicali della musica europea tra Ottocento e Novecento caduti nell’oblio, dalla forte impronta melodica e di raro ascolto. Si tratta di trascrizioni tratte da originali per pianoforte. Per questo concerto il Pro Musica, in una formazione di trio d’archi formato dai violinisti Piero ZANON e Aura d’ORLANDO e dalla violista Lara DI MARINO, si avvale della collaborazione al pianoforte di Corrado GULIN e del canto della soprano Francesca VATTA: tutti musicisti con una vasta esperienza esecutiva proposta in  un accattivante programma che prevede, tra gli altri, brani da La vedova allegra di F. Lehár, La Principessa della Czardas di L. Kalmann, Ballo al Savoy di P. Abraham e Clivia di N. Dostal.

Foto di D. Klanjscek

TRA UNA CRISI… E L’ALTRA

Con lo scoppio della guerra nel 1914 e la conseguente fine della Belle Epoque si apre “una crisi” politico-sociale che si protrarrà per parecchio tempo: oggi viviamo similmente un’ “altra crisi” non di tale portata ma che induce a delle similitudini e a riflettere: questo l’incipit di Piero Tonon primo violino del Pro Musica Quartet, qui in formazione di trio composto da Tonon, da Aura D’Orlando secondo violino e dalla violista Lara Di Marino. Comprimari dell’ensemble il pianista Corrado Gulin e il soprano Francesca Vatta. E poi una full immersion nel mondo musicale ante e post “crisi” con celeberrimi brani in tedesco di altrettanto famosi autori di area austro-tedesca: Franz Lehar e “Donne viennesi” (ricordava Zanon che Lehar nel 1890 era a Trieste come direttore di una banda musicale militare), autore riproposto in accompagnamento della voce, estesa e corposa e dal piacevole vibrato, del soprano Vatta in brani tratti dall’immancabile “La vedova allegra” e da “Paganini”, “Lo Zarevic” e “Giuditta”, operette che invitavano – e invitano ancora – allo “svago” e alla leggerezza: gradito dal pubblico in sala l’inaspettato lancio di fiori da parte del soprano a supporto mimico di un brano musicale da lei interpretato. Gli archi e il pianista, tutti musicisti con una profonda e sostanziosa esperienza esecutiva, hanno proposto due composizioni da “Der Lebemann” di Alfred Grünfeld, compositore e pianista tra i primi a incidere dischi fonografici a 78 giri, e altrettante composizioni di Emmerich Kalmann da “La Principessa della Czardas”, la cui première avvenne a Vienna il 17 novembre 1915, in piena guerra mondiale. Francesca Vatta ha interpretato, accompagnata dall’ensemble sempre puntuale, “Canto d’amore indiano” da “Rosemary” del 1924 (in lingua inglese) di Rudolf Friml, “Al Cavallino Bianco” di Ralph Benatzky del 1929. Interessante dal punto di vista compositivo “Oh! Mister Brown” da “Ballo al Savoy” del 1932 di Paul Abraham (rappresentato per la prima volta a Berlino un anno prima dell’ascesa al potere di Hitler), eseguito dagli strumentisti con piglio jazzistico, indotto dalla matrice ragtime della composizione: essenziale il supporto pianistico swingante di Gulin. Altro brano di Abraham “My golden baby” da “Il fiore delle Hawai”, operetta che debuttò a Lipsia nel 1931. Hanno terminato la serata “Ich küsse ihre Hand, Madame” di Ralph Erwin e “Ich bin verliebt” da “Clivia” di Nico Dostal del 1933. Una, allora, spensierata progressione musicale verso l’ancòra non imminente ma presentita catastrofe della seconda guerra mondiale. Applausi meritati per tutti i musicisti e bis di uno degli ultimi brani in programma. Sorprende positivamente che melodie diventate evergreen per persone, che eufemisticamente vengono definite “di una certa età”, siano riconosciute invece anche da una parte di pubblico tutt’altro che “attempata”. Gianni Drascek

Da Shostakovich a Piazzolla: Latino Mediterraneo

Ottobre 18th, 2022

Venerdì 21 Ottobre 2022ore 20.30 al Teatro “L. Bratuž” di Viale XX Settembre – Gorizia avrà luogo per la Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-23, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il concerto dal titolo Latino Mediterraneo – Da Shostakovich a Piazzolla con FEDERICO MONDELCI – sassofoni e SIMONE ZANCHINI – fisarmonica. Saranno eseguite musiche di D. Shostakovich, P. Iturralde, L. Bacalov (dal film Il postino), E. Morricone (da C’era una volta il west), J. Girotto, G. Iorio, A. Ramirez, H. Pascoal, A. Piazzolla (Ausencias, Oblivion, Libertango). Il sassofonistaa Federico Mondelci è da oltre trent’anni uno dei più apprezzati interpreti della scena internazionale, si è esibito come solista con oltre 50 orchestre. Il suo repertorio comprende pagine “storiche” ma anche la musica contemporanea, affiancando così il suo nome accanto a quelli dei grandi autori del ‘900, tra cui Nono, Berio, Glass, Donatoni, Sciarrino, Scelsi, Piovani, eseguendone le composizioni spesso a lui dedicate. Il fisarmonicista Simone Zanchini è tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove dalla musica contemporanea, acustica ed elettronica, alla sperimentazione sonora e al jazz, sfociando nell’improvvisazione. È leader di vari gruppi coi quali si è esibito nei più importanti festival internazionali, dalla Francia alla Svezia, dall’Etiopia al Giappone. La collaborazione tra i due musicisti è di lunga data e dà luogo a concerti di grande valore musicale.

LATINO MEDITERRANEO. DA SHOSTAKOVICH A PIAZZOLLA

Il secondo incontro musicale della Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-23, datato venerdì 21 ottobre 2022, si è pregiato della presenza sul palco del Teatro L. Bratuž di Gorizia di due celebri musicisti: Federico Mondelci ai sassofoni e Simone Zanchini alla fisarmonica. L’autorevolissimo curriculun di entrambi e la loro lunga collaborazione ha dato luogo ad un concerto di evidente significato musicale e di piacevole ascolto. Mondelci, docente, camerista, solista, direttore d’orchestra e sassofonista presente sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, ha presentato con garbata dialettica il percorso musicale tracciato con Zanchini, anche lui docente, leader di vari gruppi musicali e attualmente uno dei fisarmonicisti più innovativi. Per prima cosa, il ringraziamento al prof. Qualli, che ha reso possibile ancora una volta la presenza del duo alla “storica Stagione concertistica legata al nome di Rodolfo Lipizer” e il ricordo di Elena Lipizer “persona squisita, affabile e di grande valore”, a cui viene dedicato il concerto. Poi ad iniziare, il notissimo Walzer n. 2 di D. Shostakovich, che ha dato modo di constatare fin dall’inizio le eccezionali qualità anche virtuosistiche e interpretative dei due musicisti. A seguire, Paquena Czarda di P. Iturralde e due brani tratti da musiche da film: la trascrizione del tema di L. Bacalov del film Il postino, che gli valse il premio Oscar per la colonna sonora, e l’emozionante e notissima musica di E. Morricone da C’era una volta il West di S. Leone. A concludere la prima parte della serata due brani dell’argentino naturalizzato italiano J. Girotto: La poesia, introdotta dal battito e dalla reiterazione di una nota bassa sulla fisarmonica, quasi a riprodurre “il battito del cuore”, per dare luogo poi a virtuosismi di entrambi gli interpreti, eseguiti con sorprendente scioltezza come nella successiva Morronga la Milonga, brano legato alla tradizione musicale argentina e scritto espressamente per sax e fisarmonica, in cui Zanchini ha improvvisato un eccezionale assolo jazz. Sagra d’estate, del pianista e bandoneonista G. Iorio, ha aperto la seconda parte del concerto, cui è seguito Alfonsina y el mar di A. Ramirez, “triste storia di una giovane ragazza suicida”, il cui testo poetico è stato letto da Mondelci – una spettatrice di origine sudameriacana a fine concerto precisa a Mondelci che purtroppo si tratta di una storia vera e non solo di una finzione poetica – e ancora Chorino pra ele di H. Pascoal in un duo di funambolici affiatamento e improvvisazione. Ausencias, Oblivion (caratterizzato da un’improvvisazione quasi organistica di carattere bachiano di Zanchini) e Libertango di A. Piazzolla, brani che sono divenuti un’accattivante prassi musicale che ascoltando ripeti mentalmente, qui eseguiti in modo originale e ricchi di spunti interpretativi pur nel rispetto del testo musicale. In definitiva, un concerto che avrebbe meritato un’affluenza ben maggiore sia per l’assoluto valore musicale sia per la godibile qualità, terminato con un bis dedicato al numeroso pubblico presente: Escualo di A. Piazzolla.  Gianni Drascek

Latino Mediterraneo

Ottobre 11th, 2022

Concerto Inaugurale stagione 2022-2023

Ottobre 4th, 2022

LO SPLENDORE DEL BAROCCO

Il concerto inaugurale della 43^ Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023 organizzato dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ha visto sul palco del Teatro L. Bratuž di Viale XX Settembre, di fronte a un pubblico interessato, attento e numeroso, l’Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia diretta dal M° Romolo Gessi, Marianna Sinagra al violoncello e Radica Dedovic al flauto. Dopo i saluti del Presidente dell’Associazione “Lipizer” prof. Lorenzo Qualli, il direttore d’orchestra ha introdotto la prima parte del concerto, come ha fatto nella seconda, con dei cenni biografici sugli autori e sulle caratteristiche delle musiche in programma. L’orchestra da camera del FVG, impegnata a riproporre lo “Splendore del Barocco”, denota una sintonia derivata dall’esperienza esecutiva e dall’empatia con un direttore dal gesto convincente e sicuro. Nella prima parte sono state eseguiti in Concerto grosso in Sol magg. op. 6 n. 1 di G.F. Haendel in cui primo violino, violoncello e viola hanno dialogato con il resto – il grosso – dell’ensemble, a seguire due composizioni di G. Tartini, di cui cade il 330° dalla nascita: l’Andante cantabile in Sol magg. per archi e basso continuo, “uno dei più bei concerti di Tartini ma poco eseguito”, poi il Concerto in La magg. per archi, basso continuo e violoncello, in cui la violoncellista Marianna Sinagra, già violoncello dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, poi dell’Orchestra Luigi Cherubini e ora del Teatro San Carlo di Napoli, ha eseguito intensamente e in dialogo serrato con l’orchestra la propria partitura, comprensiva di due cadenze rese suggestivamente dall’esecutrice. La seconda parte della serata ha avuto inizio con la celeberrima e “al di là del tempo e dello spazio” perfino inflazionata in spot e film, Aria dalla suite n. 3 BWV 1058, detta “sulla quarta corda” di J.S. Bach, che ha creato in sala un momento di empatica musicalità. La Suite in La min. per flauto e archi di G.P. Telemann, “uno dei compositori più prolifici”, è stata eseguita con virtuosistica intensità dalla flautista Radica Dedovic, tra l’altro una dei finalisti del concorso per primo flauto al Metropolitan di New York. A concludere, la Sinfonia in Do magg. n. 3 del compositore e didatta boemo F. Benda, autore il cui stile “deriva dalla scuola tartiniana”, (una curiosità: la sua discendente e violinista Lola Benda Pfister ha fatto parte della giuria del Concorso “Lipizer” del 1997), in cui l’Orchestra da camera del FVG ha dato ancora una volta prova delle proprie capacità esecutive e interpretative. Come non inserire A. Vivaldi in un concerto di musica barocca? Infatti il richiesto bis ha visto l’apprezzata esecuzione del primo movimento del Concerto in Re min. RV 127 del compositore veneziano. A chiudere, i convinti applausi finali del pubblico e l’augurio del M° Gessi di “un anno musicale prospero e felice” all’Associazione “Lipizer” e ai presenti. In conclusione citando Orazio… “Dimidium facti, qui coepit, habet”   Gianni Drascek

Foto di G.P. Spaccapietra

Lo splendore del Barocco

Ottobre 1st, 2022

Venerdì 7 ottobre 2022 – ore 20,30 al Teatro L. Bratuž di Viale XX Settembre 85 – Gorizia avrà luogo, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il CONCERTO INAUGURALE della 43^ Stagione Concertistica “Elena Lipizer” dal titolo “Lo splendore del Barocco” con protagonisti l’Orchestra da Camera del Friuli Venezia diretta dal M° Romolo GESSI, Marianna SINAGRA – violoncello (Italia) e Radica DEDOVIC – flauto (Serbia). In programma musiche di celebri autori barocchi: G.F. Händel, G. Tartini, J.S. Bach, G.P. Telemannh e F. Benda. L’Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia, nata per iniziativa dell’Associazione musicale Aurora Ensemble, svolge la sua attività con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e grazie a una serie di collaborazioni con varie istituzioni culturali. Ha accompagnato prestigiosi solisti e collabora con il Teatro Stabile del FVG realizzando numerosi eventi. Romolo Gessi ha studiato direzione d’orchestra a San Pietroburgo, Milano, Pescara e Vienna con illustri maestri, ha diretto opere liriche e concerti sinfonici in Europa e in America, è  docente al Conservatorio di Trieste e titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy. La violoncellista Marianna Sinagra si è perfezionata, tra gli altri, con Rocco Filippini e Mario Brunello, è stata primo violoncello nell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala e nell’Orchestra Luigi Cherubini, collabora nel ruolo di Primo Violoncello con il Teatro San Carlo di Napoli. La flautista Radica Dedovic ha conseguito il master in Musica da camera all’Accademia di Belgrado e il diploma del Biennio interpretativo di flauto al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste con Luisa Sello. Entrambe le soliste sono detentrici di importanti premi ottenuti in rinomati concorsi nazionali e internazionali.