LO SPLENDORE DEL BAROCCO
Il concerto inaugurale della 43^ Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023 organizzato dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Gorizia e il sostegno e il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ha visto sul palco del Teatro L. Bratuž di Viale XX Settembre, di fronte a un pubblico interessato, attento e numeroso, l’Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia diretta dal M° Romolo Gessi, Marianna Sinagra al violoncello e Radica Dedovic al flauto. Dopo i saluti del Presidente dell’Associazione “Lipizer” prof. Lorenzo Qualli, il direttore d’orchestra ha introdotto la prima parte del concerto, come ha fatto nella seconda, con dei cenni biografici sugli autori e sulle caratteristiche delle musiche in programma. L’orchestra da camera del FVG, impegnata a riproporre lo “Splendore del Barocco”, denota una sintonia derivata dall’esperienza esecutiva e dall’empatia con un direttore dal gesto convincente e sicuro. Nella prima parte sono state eseguiti in Concerto grosso in Sol magg. op. 6 n. 1 di G.F. Haendel in cui primo violino, violoncello e viola hanno dialogato con il resto – il grosso – dell’ensemble, a seguire due composizioni di G. Tartini, di cui cade il 330° dalla nascita: l’Andante cantabile in Sol magg. per archi e basso continuo, “uno dei più bei concerti di Tartini ma poco eseguito”, poi il Concerto in La magg. per archi, basso continuo e violoncello, in cui la violoncellista Marianna Sinagra, già violoncello dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, poi dell’Orchestra Luigi Cherubini e ora del Teatro San Carlo di Napoli, ha eseguito intensamente e in dialogo serrato con l’orchestra la propria partitura, comprensiva di due cadenze rese suggestivamente dall’esecutrice. La seconda parte della serata ha avuto inizio con la celeberrima e “al di là del tempo e dello spazio” perfino inflazionata in spot e film, Aria dalla suite n. 3 BWV 1058, detta “sulla quarta corda” di J.S. Bach, che ha creato in sala un momento di empatica musicalità. La Suite in La min. per flauto e archi di G.P. Telemann, “uno dei compositori più prolifici”, è stata eseguita con virtuosistica intensità dalla flautista Radica Dedovic, tra l’altro una dei finalisti del concorso per primo flauto al Metropolitan di New York. A concludere, la Sinfonia in Do magg. n. 3 del compositore e didatta boemo F. Benda, autore il cui stile “deriva dalla scuola tartiniana”, (una curiosità: la sua discendente e violinista Lola Benda Pfister ha fatto parte della giuria del Concorso “Lipizer” del 1997), in cui l’Orchestra da camera del FVG ha dato ancora una volta prova delle proprie capacità esecutive e interpretative. Come non inserire A. Vivaldi in un concerto di musica barocca? Infatti il richiesto bis ha visto l’apprezzata esecuzione del primo movimento del Concerto in Re min. RV 127 del compositore veneziano. A chiudere, i convinti applausi finali del pubblico e l’augurio del M° Gessi di “un anno musicale prospero e felice” all’Associazione “Lipizer” e ai presenti. In conclusione citando Orazio… “Dimidium facti, qui coepit, habet” Gianni Drascek