VENERDÌ 17 MARZO 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo il concerto dal titolo “Da Venna a Parigi” con il duo composto da Antoni ORLOWSKI – violoncello (Polonia), vincitore di numerosi concorsi nazionali per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e da Mizuho FURUKUBO – pianoforte (Giappone), vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia, nel 2022 pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia. Saranno eseguite tre Sonate: L. van Beethoven, Sonata n. 5 in Re maggiore op. 102 n. 2 per violoncello e pianoforte; F. Schubert, Sonata in La minore “Arpeggione” per violoncello e pianoforte, D. 821; C. Frank, Sonata per violoncello e pianoforte in La magg., tre capolavori assoluti per la formazione pianoforte-violoncello.
DA VIENNA A PARIGI CON IL GIOVANE DUO ORLOWSKI – FURUKUBO
Il duo composto dal polacco Antoni Orlowskial violoncello, vincitore di numerosi concorsi per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e dalla giapponese Mizuho Furukubo al pianoforte, anche lei vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia e pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia, è stato il protagonista di “Da Vienna a Parigi”, concerto svoltosi al Teatro L. Bratuž di Gorizia venerdì 17 marzo scorso. Tre gli autori in programma: Ludvig van Beethoven, Franz Schubert e César Franck. Il duo ha eseguito, dunque, tre sonate di notevole impegno in un crescendo rimarchevole nella progressione delle difficoltà tecniche e interpretative. Ad iniziare la “polifonica” Sonata nr. 5 in Re maggiore op. 102 nr. 2 nei tempi Allegro con brio/Adagio con molto sentimento d’affetto/Allegro di Beethoven, composta nel 1815 e dedicata alla contessa Marie Erdöly Niszky, che aveva protetto il giovane Beethoven ed era diventata sua amica. Particolarmente sentita ed espressiva l’esecuzione dell’Allegro finale da parte del nostro duo. Di seguito la Sonata in La minore “Arpeggione” D. 821 di Schubert, composta nel 1824, anno anche del celebre Quartetto per archi nr. 14 La morte e la fanciulla. La Sonata fu composta su commissione di Vinzenz Schuster, patrocinatore dell’arpeggione, nuovo strumento ibrido dal tmbro particolare e meglio conosciuto come chitarra-violoncello, costruito in quegli anni dal liutaio viennese Johann Georg Staufer. L’arpeggione non ebbe il successo sperato e andò quasi subito in disuso: la Sonata oggi viene eseguita dal violoncello insieme al pianoforte ma con risultati sonori presumibilmente diversi dall’intento originale. Dopo l’Allegro moderato iniziale, interpretato dal duo con ponderata espressività, nell’Adagio.Allegretto finale Orlowski ha dato prova di elevati tecnica e virtuosismo in pieno accordo con il sensibile pianismo di Furucubo. La seconda parte del concerto è stata dedicata completamente alla Sonata per violoncello e pianoforte in La magg. di César Franck dall’inizio meditativo dell’Allegretto ben moderato. La sonata fu composta per violino e pianoforte nel 1886 ed ebbe subito il favore della critica e del pubblico, tanto che il violoncellista Jules Delsart chiese a Franck di poter trascrivere la parte di violino per il suo strumento e pubblicò la sua edizione nel 1888. Giovanile e piena di vigore l’interpretazione dei due giovani esecutori, specie nell’Allegretto poco mosso che conclude la Sonata, tecnicamente complessa per gli esecutori e di grande interesse e attrattività musicale per gli ascoltatori. Gianni Drascek