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AERE FRAGMENTA

Febbraio 27th, 2023

GLI  OTTONI  DEL CONSERVATORIO DI  MUSICA “J. TOMADINI” DI UDINE

VENERDÌ 3 MARZO 2023 al Teatro L. Bratuž di Gorizia – ore 20.30 avrà luogo il concerto dal titolo AERE FRAGMENTA con GLI OTTONI DEL CONSERVATORIO DI MUSICA “J. TOMADINI” di Udine. L’ensemble è composto dal docente di Tromba Carlo BELTRAMI, dal docente di Trombone e Direttore della compagine Sergio BERNETTI e dagli studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese. Saranno eseguite musiche di Tielman Susato, George Friedrich Händel, Henry Purcell, Giuseppe Verdi, fino a Hoagy Carmichael, Bill Conti, George Gershwin, Chris Hazell, John Kander e Andrea Catozzi. Il concerto offrirà l’occasione di ascoltare strumenti, non consueti nel ruolo del solista, nell’esecuzione di celebri temi quali la Marcia trionfale dell’Aida con gli squilli delle trombe in primo piano e motivi evocativi e soffusi quali Summertime, Stardust, nonché il brillante tema dal film “Rocky”.

QUATTRO SECOLI DI MUSICA CON GLI OTTONI E I SOLISTI DEL CONSERVATORIO “J. TOMADINI” DI UDINE

Gli ottoni del Conservatorio di  Musica “J. Tomadini” di Udine venerdì 3 marzo si sono esibiti al Teatro L. Bratuž di Gorizia nel concerto intitolato “Aere fragmenta”. L’ensemble comprendeva 18 studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese, il docente di Tromba Carlo Beltrami, il Direttore del complesso Sergio Bernetti, a sua volta docente di Trombone. Sono stati presentati “quattro secoli di musica” – così aveva preannunciato Beltrami – a cominciare da due Danze dalla rinascimentale Suite del fiammingo Tielman Susato, musicista ed editore musicale – pubblicò per primo composizioni di Orlando di Lasso – per proseguire con la solenne Trumpet Tune and Air del londinese secentesco e musicalmente assai prolifico Henry Purcell e poi L’arrivo della regina di Saba, tratto dal terzo Atto dell’oratorio Solomon, ispirato alle pagine della Bibbia, di George Friedrich Händel anche lui fecondo compositore. Da subito, quindi, un salto a ritroso nella riconoscibile e inconfondibile atmosfera sonora della musica barocca, caratterizzata – in estrema sintesi – da una parte dall’intento di stupire l’ascoltatore e dall’altra di immalinconirlo con arie struggenti. Decisamente piacevole all’ascolto l’incipit vigoroso dell’ensemble, diretto con gesto deciso e allo stesso tempo affabile dal M° Bernetti. Poi un salto temporale con Stardast di Hoagy Carmichael e Belzebù, un’Aria contemporanea di Andrea Catozzi e a concludere la prima parte della serata l’anonimo Tradizionale irlandese “Londonderry Air”, pubblicato per la prima volta nel 1855 da George Petrie nel libro The Ancient Music of Ireland. Vanno evidenziati durante questa parte del concerto anche le efficaci performance solistiche di Valerio Zanino, Martina Lingilio e Matteo Fontanot, studenti che comprovano l’efficacia dello studio e dell’insegnamento dei loro docenti. Come nota a margine, piace sottolineare che al concerto era presente anche la dott.ssa Flavia Brunetto, Direttrice del “Tomadini”, Conservatorio statale con cui l’Associazione Lipizer è in partenariato. Ha aperto la seconda parte della serata la celeberrima e “squillante” Marcia trionfale dal II Atto dell’Aida di Giuseppe Verdi, cui sono seguite esecuzioni di brani di autori moderni, iniziando da Summertime da Porgy and Bess di George Gershwin, solista alla tromba il M° Beltrami, e Three Brass Cats e Kranken di Chris Hazel per terminare con New York New York, brano scritto da John Kander per il film omonimo di Martin Scorsese del 1977, pure bis richiesto e onorato dalla compagine udinese, divenuto inno ufficiale della città statunitense. Un concerto, dunque, che ha offerto la gradevole e intelligente occasione di ascoltare gli ottoni nei ruoli di brass orchestra e di solista nell’esecuzione di temi noti o nuovi per lo spettatore.  Gianni Drascek

Foto di DK

LA MELODIA DEL GIOVANE DIVINO

Febbraio 8th, 2023

VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia in Prima esecuzione nazionale sarà presentato LA MELODIA DEL GIOVANE DIVINO, Progetto di Edutainment con Monologo e Musica – Drammaturgia e libretto a cura di  Thomas TUROLO e Virginio ZOCCATELLI – Testi poetici di CARLO MICHELSTAEDTER – Musiche originali di Virginio ZOCCATELLI, dedicato al “giovane divino”, così definito da S. Campailla. Protagonista l’ENSEMBLE DELL’ACCADEMIA SECOLO XXI con Marcello DEFANT – violino, solista e camerista che si è esibito nelle sale più importanti del mondo; Cecilia PILATI – violoncello, attiva come camerista, suona in varie formazioni esibendosi in rinomate stagioni musicali italiane, prediligendo il repertorio barocco e classico; Sonia BALLARIN – pianoforte, diplomata in organo, clavicembalo e discipline musicali/clavicembalo, attiva come pianista in vari ensemble e compositrice; Thomas TUROLO – voce recitante, attore, regista e sceneggiatore. In programma musiche di V. Zoccatelli “compositore eclettico riconoscibile per aver sviluppato una varietà di stili e linguaggi che mirano a conoscere il mondo e indagare la profonda interiorità umana”, anche trascrittore dei brani in concerto di G. Mahler e A. Schönberg.

CARLO MICHESTAESTER IL “GIOVANE DIVINO” IN PAROLE E MUSICA

La Stagione “Elena Lipizer” 2022-23 ha dedicato a Carlo Michelstaedter il concerto di venerdì 17 febbraio al Teatro L. Bratuž di Gorizia. È stato presentato in Prima esecuzione nazionale “La melodia del giovane divino”, un progetto di edutainment con monologo e musica, drammaturgia e libretto a cura di  Thomas Turolo e Virginio Zoccatelli, autore delle musiche originali e delle trascrizioni di brani G. Mahler e A. Schönberg, con testi poetici dell’Autore goriziano. La piéce, strutturata su tre piani coesi dialetticamente, uno biografico, uno poetico e uno musicale, ha presentato al numeroso pubblico presente in sala una ricostruzione veridica e non scontata della “persona” più che del celebrato e noto personaggio. Il che va a pieno merito degli ideatori del progetto, che denota un approfondimento del pensiero filosofico e della poetica di Michelstraedter, aldilà di molti stereotipi biografici talvolta unidirezionali. Protagonista musicale del concerto l’Ensemble dell’Accademia Secolo XXI, formato dal violinista Marcello Defant, solista presente nelle sale più importanti del mondo; la violoncellista Cecilia Pilati, camerista attiva con varie formazioni in rinomate stagioni musicali; la pianista Sonia Ballarin, organista, clavicembalista e compositrice. Voce narrante e punto di riferimento “tempistico” dell’intero concerto l’attore, regista e sceneggiatore Thomas Turolo, di cui va evidenziato meritoriamente il tono propositivo e discorsivo del suo “racconto”. Il M° Zoccatelli all’inizio della serata aveva tracciato un inquadramento musicale del periodo storico coevo al Nostro, giustificando la scelta dei due compositori, Mahler e Schönberg, rappresentativi del passaggio tra ‘800 e ‘900, evidenziandone nel contempo le caratteristiche musicali e stilistiche. Collante giustapposto del percorso biografico-poetico le musiche di Zoccatelli, compositore i cui “lavori più recenti iniziano con posizioni personali postmoderne e decostruttiviste e raggiungono una inedita forma linguistica che pone al centro del lavoro poetico l’articolazione di frammenti di melodie inserite in un contesto più ampio di blocchi armonici e tecniche contrappuntistiche”: da ciò, tra musiche originali e trascrizioni, un amalgama musicale unitario, stilisticamente individuabile, proposto dal trio di esecutori con chiarezza e incisività. A segnare il percorso poetico di Michelstaedter, i celebri versi “Vita, morte,/la vita nella morte,/morte, vita,/la morte nella vita” dal “Canto delle crisalidi” e l’altrettanto noto “far di se stesso fiamma” dalla “Persuasione e la rettorica”, tesi di laurea mai discussa: recitati, anzi detti e offerti, da Turolo senza sottolineature enfatiche o peggio attoriali. È stata porta, dunque, una “biografia in parole e musica” di indiscutibile pregio, nella quale gli spettatori sono stati infine coinvolti attraverso un invito all’ascolto ad occhi chiusi di 23 note scandite al pianoforte, tante quanti gli anni di vita di Carlo Michelstaedter. Applausi meritati del pubblico e a concludere il concerto l’esecuzione del melodicamente contemporaneo “Canto alla luna” di Zoccatelli. Gianni Drascek

Foto di D.K.

LA VIA DELLA SPERANZA

Gennaio 27th, 2023

VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2023 – ore 20.30 al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia avrà luogo, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “G. Tartini” di Trieste, il concerto della 43ª Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023, dal titolo LA VIA DELLA SPERANZA. Saranno protagonisti della serata il soprano Aida TURGANBAYEVA (Kazakistan), il mezzosoprano Dragana PAUNOVIĆ (Serbia) e il pianista Andrea FURLAN (Croazia), tutti laureati brillantemente al “Tartini” di Trieste, partecipanti a importanti masterclass e vincitori di concorsi internazionali. In programma: R. SCHUMANN: 3 Zweistimmige Lieder op. 43, Wenn ich ein Vöglein wär’, Herbstlied, Schön Blümelein [3 canti a due voci op. 43: Se fossi un uccellino – Canzone d’autunno – Bellissimi fiorellini]; S. RACHMANINOV: Qui Bene; Abay KUNANBAIULY: Көzіmnің / Қаrasy; Milan PREBANDA: Niz bašču, Mila nane; Petar KRSTIĆ: Nimfa; A. DVOŘÁK: Moravské dvojzpěvy op. 32, Holub na javoře (Nr. 6), Skromná (Nr. 8), Zajatá (Nr. 11) [Moravia Duo op. 32, Piccione sull’acero (n. 6) – Modesto (n. 8) – Prigioniero (n. 11)]; Joaquín Turina PÉREZ: Poema en forma de canciones, III.“Cantares” op. 19, Tres arias: “Rima” op. 6; Federico Moreno TORROBA: Maria Manuela (Zarzuela), Rosa Rosita; Fernando OBRADORS: Classical Spanish Songs, Chiquitita la novia (nr. 7); Miguel MARQUÉS: El anillo de hierro (Zarzuela), Lágrimas mías.

LA VIA DELLA SPERANZA ATTRAVERSO LA MUSICA

Il soprano kazako Aida Turganbayeva, il mezzosoprano serbo Dragana Paunoviće il pianista croato Andrea Furlan, tutti laureati nelle rispettive specialità al Coservatorio Statale “G. Tartini” di Trieste, sono stati i protagonisti del concerto di venerdì 3 febbraio 2023al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia. Si è trattato di “un viaggio culturale e musicale” – così è stato definito dal pianista Furlan – dal titolo “La via della speranza”, implicitamente ottimistico e utilmente intenzionale, visti i tempi che stiamo vivendo. Per iniziare sono stati presentati i 3 Zweistimmige Lieder op. 43, “Wenn ich ein Vöglein wär’, Herbstlied, Schön Blümelein” (Se fossi un uccellino-Canzone d’autunno-Bellissimi fiorellini) di R. Schumann, poi attraverso “Qui Bene” di S. Rachmaninov e il “Moravia duo” op. 32 di A. Dvorak, si è fatta sosta nell’Asia centrale con il compositore Abay Kunanbaiuly (1845-1904), considerato il fondatore della letteratura kazaka, di cui sono state eseguite le liriche “Көzіmnіh/Kаrasy” (I miei occhi/Aspetto). Il “viaggio musicale” è proseguito nella Bosnia-Erzegovina del compositore e didatta Milan Prebanda (1907-1979) con “Niz bašču” e “Mila nane” (Giù per il giardino, Menta dolce), per giungere nella limitrofa Serbia del noto compositore e direttore d’orchestra Petar Krstić (1877-1957) con la sua “Nimfa”. Significativa e interessante la scelta di far conoscere questi autori dal lirismo e dalla musicalità, per certi versi, spiccatamente “nazionale”. Il trio pianoforte-soprano-mezzosoprano, in comprovata sintonia, ha eseguito con trasporto e tecnica impeccabile quanto proposto al presente pubblico di intenditori: vocalità ampia e intensa, pianismo di coprimarietà in un insieme di notevole levatura. E poi, con uno stacco stilistico e un salto geografico, il trio ha presentato musiche di tutt’altra tempra e atmosfera. Sono state eseguite musiche dal “Poema en forma de canciones” del sivigliano Joaquín Turina Pérez, dei brani tra cui due zarzuele – composizione letteraria inaugurata da Calderon de la Barca nel secolo XVII – una del madrileno Federico Moreno Torroba e una del palmesano Miguel Marqués, e infine quelli del catalano Fernando Obradors. Atmosfere spagnole, dunque, con effetti spesso (melo)drammatici: “Lacrimas mias”. Anche in questo caso le cantanti si sono espresse con vocalità ed interpretazione diverse da quelle richieste nella prima parte della pièce. Come annunciato all’inizio del concerto, “una sorpresa”: un bis accolto dal pubblico con visibile compiacimento e che di per sé poteva avere una parte primaria della serata: il “Duo des fleurs” dall’opera Lakmé di di L Delibes, celeberrimo banco di prova, qui superato egregiamente, del duo soprano-mezzosoprano. Un madley “classico” geografico di tre giovani esecutori con già alle spalle meritati successi e riconoscimenti.  Gianni Drascek

Foto D.K.

Bando del 42° Concorso Internazionale di Violino “Premio Rodolfo Lipizer”

Gennaio 11th, 2023

Con l’Alto Patrocinio della

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

Ente promotore e organizzatore:

ASSOCIAZIONE CULTURALE «MAESTRO RODOLFO LIPIZER» ONLUS, GORIZIA – ITALIA

con il patrocinio di:

MINISTERO DELLA CULTURA – Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali

con il contributo di:

COMUNE DI GORIZIA

CASSA RURALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA

8 – 17 Settembre 2023

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IL MIO CUORE ELEGIACO – CONCERTO NUMERO 1000

Gennaio 9th, 2023

Concerto in chiusura del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), 1° Concerto del 2023 – 1000° Concerto dalla fondazione dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” ONLUS. Ne saranno protagonisti Wakana KIMURA – violino (Giappone), detentrice di premi internazionali, secondo premio al 41° Concorso Internazionale di Violino “Maestro Rodolfo Lipizer” 2022 e attualmente iscritta all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, e Evgeny SINAISKI – pianoforte (Austria), vincitore di molti premi, al quale è stato assegnato tra gli altri il “Premio speciale” come miglior pianista accompagnatore nei concorsi di violino di Wrozlaw e Poznan ed è il pianista ufficiale del “Premio Rodolfo Lipizer”. Eseguiranno nella prima parte del concerto la Sonata in Si bem. maggiore KV 454 di W.A. Mozart e la Sonata in La maggiore (1886) C. Frank.

La seconda parte sarà aperta da “Il mio cuore elegiaco” per violino e pianoforte, brano d’obbligo del 41° Concorso Internazionale di Violino “Premio Rodolfo Lipizer”, dedicato a P.P. Pasolini e composto dal M° Virginio Zoccatelli, Presidente della Giuria del Concorso 2021, che così scrive: “Il mio brano aderisce al modello della musica a programma, esperienza profonda della musica europea sin dal periodo barocco: in questo caso i vari quadri musicali sono ispirati a frammenti poetici e episodi di vita dell’autore celebrato”. A seguire, il Poème élégiaque in Re minore op. 12 e il Capriccio sullo Studio in forma di Valzer op. 52 di C. Saint-Saëns di E. Ysaÿe.

IL MIO CUORE ELEGIACO: 1000° CONCERTO “LIPIZER”

Il 1000° concerto dalla fondazione dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer”, in  chiusura del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini(1922) e 1° Concerto del 2023, prende il titolo dalla composizione Il mio cuore elegiaco per violino e pianoforte, brano d’obbligo del 41° Concorso “Lipizer” dedicato a Pasolini e composto da V. Zoccatelli, Presidente della Giuria del Concorso 2021, il quale così scrive riguardo alla propria composizione: “Il mio brano aderisce al modello della musica a programma, (…) i vari quadri musicali sono ispirati a frammenti poetici e episodi di vita dell’autore celebrato” e questi, tra gli altri, sono gli spunti narrativi pasoliniani a cui l’Autore è approdato per la sua composizione: la villotta Oh sunait, Le ceneri di Gramsci, Poesia in forma di rosa, La Religione del mio tempo, Il dì de la me muart, sviluppati in un insieme compositivo postmoderno  davvero stimolante all’ascolto. Prima di questo brano, che apriva la seconda parte della serata, il prof. Qualli aveva esposto al pubblico presente le proprie preoccupazioni per il futuro dell’Associazione e delle sue molteplici attività, dovute alla mancata erogazione dei contributi da parte degli enti preposti, augurando altresì buon ascolto e assicurando la prosecuzione della stagione concertistica in corso. Protagonisti della serata sono stati la giovane violinista giapponese Wakana Kimura, detentrice di premi internazionali e secondo premio al 41° Concorso “Lipizer” 2022 e attualmente iscritta all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, e il pianista austriaco Evgeny Sinaiski, al quale è stato assegnato tra i numerosi altri il “Premio speciale” come miglior pianista accompagnatore nei concorsi di violino di Wrozlaw e Poznan ed è il pianista ufficiale del “Premio Rodolfo Lipizer”. Nella prima parte il duo ha eseguito la piacevole e gioiosa Sonata in Si bem. maggiore KV 454 di W.A. Mozart, che inizia con un solenne Largo e termina “mozartianamente” con uno spensierato all’ascolto Allegretto. Il duo ha proseguito con un brano molto più complesso e impegnativo ovvero la Sonata in La maggiore di C. Frank, dedicata al celebre violinista Eugéne Ysaÿe che la eseguì in prima assoluta a Bruxelles nel 1886, composizione che fu apprezzata da Marcel Proust ed è uno dei capolavori musicali dell’800, nel quale i due protagonisti sul palco del Bratuž si sono cimentati con una scioltezza ed espressività pienamente godibili, segno di capacità tecnica sommata a interpretazione condivisa. A concludere ancora Ysaÿe in due brani altrettanto impegnativi: il Poème élégiaque in Re minore op. 12 e il Capriccio sullo Studio in forma di Valzer op. 52 di C. Saint-Saëns. La marceé Vienne di F. Kreisler ha terminato come bis un “millesimo” e bel concerto, che si auspica e ci si augura possa avviare in futuro a molti altri.  Gianni Drascek

foto D.K.