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PERCORSI CAMERISTICI IN EUROPA TRA ‘800 E ‘900

Aprile 21st, 2023

VENERDÌ 5 MAGGIO 2023 – ORE 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo il concerto conclusivo della Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023, preceduto dalla prolusione di Roberto CALABRETTO. Protagonista della serata l’ensemble per pianoforte e fiati composto da Anna BARATELLA – pianoforte, Daniela BRUSSOLO – flauto, Piero RICOBELLO – clarinetto, Claude PADOAN – corno, Alarico LENTI – fagotto. Saranno eseguiti il Trio Pathétique in Re minore (1832) per clarinetto, fagotto e pianoforte di M.I. GLINKA, Due pezzi per corno e pianoforte op. 35: Romanza – Notturno di R. GLIÈRE e il Quintetto in Si bemolle maggiore, opera post. (1876) per pianoforte, flauto, clarinetto, corno e fagotto di N. RIMSKY-KORSAKOV. Cultrice appassionata di musica da camera, Anna Baratella da sempre molto apprezzata come pianista in diverse formazioni, è ideatrice di progetti musicali nella ricerca di nuovi approfondimenti del repertorio della musica da camera. La flautista Daniela Brussolo collabora con varie formazioni cameristiche ed orchestrali, con cui ha effettuato incisioni discografiche e registrazioni radiofoniche e televisive. Il clarinettista Piero Ricobello è uno dei fondatori di Mikrokosmos, gruppo cameristico rimasto attivo per quasi trent’anni con il quale ha svolto un’intensa attività concertistica. Il cornista Claude Padoan ha collaborato con diverse orchestre, con varie formazioni strumentali e con le maggiori Associazioni Musicali italiane, suonando con direttori d’orchestra e solisti di fama. Il fagottista Alarico Lenti collabora con l’Orchestra Nazionale della  RAI e con i maggiori Teatri italiani. Un percorso cameristico in Europa tra ‘800 e ‘900 con musicisti di alta qualità interpretativa.

PERCORSO CAMERISTICO RUSSO TRA ’800 E ’900: GLIÈRE, GLINKA E RIMSKIJ-KORSAKOV

Concerto conclusivo della Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023

La Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023 si è conclusa venerdì 5 maggio al Teatro L. Bratuž di Gorizia con un concerto di musiche di autori russi introdotto dalla prolusione di Roberto Calabretto, professore associato all’Università degli Studi di Udine dove insegna Musica per film, collabora inoltre con l’Università degli Studi di Padova ed è Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Levi di Venezia. Calabretto ha definito il concerto “molto particolare” per “l’amalgama di pianoforte e fiati”, apprezzato dal numeroso pubblico in sala. Gli esecutori si sono alternati in formazione di duo, trio e quintetto: Anna Baratella molto stimata come pianista in diverse formazioni e ideatrice di progetti musicali; la flautista Daniela Brussolocollabora con varie formazioni cameristiche ed orchestrali; il clarinettista Piero Ricobello è uno dei fondatori di Mikrokosmos, longevo gruppo cameristico con cui ha svolto un’intensa attività concertistica; Il cornista Claude Padoan ha collaborato con diverse orchestre suonando con direttori d’orchestra e solisti di fama; Il fagottista Alarico Lenti collabora tra l’altro con l’Orchestra Nazionale della RAI. Dunque, un gruppo di rilevante esperienza solistica e d’insieme. Hanno aperto il concerto i Due pezzi per corno e pianoforte, Romanza e Notturno, di Reinhold Moritzevič Glière (1875-1956), dalla spiccata “cantabilità romantica”, a seguire il Trio Pathétique in Re min. di Mihail Glinka (1804-1857) per clarinetto, fagotto e pianoforte, eseguito in prima assoluta a Milano nel 1832, in cui “patetico” tuttavia risulta solamente il Largo e nel cui Scherzo protagonista è stata la pianista con decisi virtuosismi. Glinka, prendendo spunto dal folclorista russo Aleksandr Afanasiev, affermava che “il popolo compone e noi compositori ci limitiamo ad arrangiare”, attestando l’importanza della cultura popolare e nel caso di quella russa, non esente tuttavia dal necessario “dialogo” con quella europea: egli ebbe così una forte influenza sui compositori russi, tanto da essere considerato il “pater” della musica classica russa, e in particolare sul Gruppo dei Cinque, composto da Mily Balakirev, Cezar Kjui, Modest Musorgskij, Aleksandr Borodin e Nikolaj Rimskij-Korsakov. Di quest’ultimo (1844-1908) è stato eseguito dall’intero ensemble il Quintetto in Si bemolle magg. per pianoforte, flauto, clarinetto, corno e fagotto nei tempi Allegro con brio, Andante e Rondò. Allegretto. Composizione molto piacevole all’ascolto, nel cui primo tempo si percepiscono spunti stilistici “beethoveniani”, nel seguente Andante il corno cita una cantilena russa e si passa in seguito a richiami bachiani da parte dell’intero insieme; infine il Rondò.Allegretto, particolarmente efficace, in cui l’intera formazione ha dato prova di grande versatilità e coinvolgimento, tanto da essere richiesto e riproposto in un bis assai gradito dai presenti. Un finale di stagione all’insegna di un’intelligente e pregevole scelta musicale e quindi di buon auspicio per la Stagione ventura.  Gianni Drascek

foto di DK

CONCERTO PER ELENA LIPIZER

Aprile 4th, 2023

VENERDÌ 14 APRILE 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo, nell’ambito della Stagione concertistica 2022-2023, il CONCERTO PER ELENA LIPIZER, introdotto dalla Prolusione di Antonio DE NICOLO. Ne saranno protagonisti la pianista Martha NOGUERA (Argentina) e l’ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA diretta dal M° Romolo GESSI. In programma: W.A. MOZART, Ouverture dall’opera “Don Giovanni” KV 527; F. CHOPIN, Concerto n. 1 in Mi minore per pianoforte e orchestra op. 11 e Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra op. 21. La pianista argentina di origina italiana Martha Noguera ha ricevuto nella sua lunga carriera numerosi premi e riconoscimenti internazionali e la medaglia d’argento della municipalità di Trieste ai meriti artistici per l’esecuzione dell’integrale delle sonate di Beethoven; è invitata in numerosi festival e ha ottenuto importanti successi e riconoscimenti, tra cui quello di “cavaliere” della musica e delle arti dalla Città di Buenos Aires. L’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia -“FVG Orchestra” – “è nata per volere della Regione FVG al fine di raccogliere l’eredità musicale di diverse compagini di una zona di confine ricca di tradizioni musicali”; ha tenuto, tra gli altri, concerti a Budapest e nei teatri della Regione, è formata da musicisti che singolarmente hanno vinto concorsi e premi nazionali e internazionali. Il M° Romolo Gessi ha studiato direzione d’orchestra a San Pietroburgo, Milano, Pescara e Vienna; è docente al Conservatorio di Trieste, titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy e professore ospite in diverse importanti accademie musicali europee. Un intenso concerto dedicato a Elena Lipizer musicista, socio fondatore e Direttore artistico dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia.

MOZART E CHOPIN NEL “CONCERTO PER ELENA LIPIZER”

Venerdì 14 aprile 2023 al Teatro L. Bratuž di Gorizia si è svolto il tradizionale “Concerto per Elena Lipizer”, giunto alla sesta edizione. La serata musicale è stata introdotta dalla Prolusione del dott.  Antonio De Nicolo, Procuratore capo di Trieste ed ex allievo di pianoforte di Elena Lipizer, che ha presentato con dovizia ma sinteticamente, dal punto di vista storico e tecnico, i brani di W.A. Mozart e F. Chopin in programma. Ha parlato poi, a proposito di quest’ultimo autore, delle modalità di insegnamento della sua “professoressa” di pianoforte e ha rimarcato come, proprio in presenza degli spartiti chopiniani, lei richiedesse all’allievo un’esecuzione scevra di orpelli mielosi, dimostrando e anticipando il rigorismo esecutivo degli anni “Duemila”. Anche il professor Qualli nel suo intervento ha espresso il rimpianto e il ricordo affettuoso della co-fondatrice dell’Associazione “Lipizer”. Protagonista del concerto, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia diretta dal M° Romolo Gessi,  la pianista argentina di origine italiana Marta Noguera, la cui nonna era originaria di un paese lombardo della provincia di Sondrio in Valtellina. Dopo la nota Ouverture dall’opera “Don Giovanni” KV 527 di W.A. Mozart eseguita dall’Orchestra del FVG diretta dal M° Romolo Gessi, Marta Noguera ha proposto il primo concerto in programma: il Concerto n. 1 in Mi minore per pianoforte e orchestra op. 11 nei tempi Allegro maestoso/Romanza: Larghetto/Rondò: vivace, scritto da F. Chopin nell’estate del 1830, è dedicato al pianista e compositore tedesco Friedrich Kaltbrenne e, secondo alcuni, per la sua natura sentimentale e lirica, risente dell’infatuazione del giovane compositore per la cantante Kostancja Gladkowska. Da metronomo e con intensi passaggi tecnici e virtuosistici – non poteva essere che tale, visto il livello della pianista –  accompagnata da un’orchestra attenta e coesa diretta con amabile decisione dal M° Gessi, l’esecuzione di Noguera. Nella sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la medaglia d’argento della municipalità di Trieste ai meriti artistici per l’esecuzione dell’integrale delle sonate di Beethoven e quello  di “cavaliere” della musica e delle arti dalla Città di Buenos Aires. Va ricordato inoltre che nel 2000, durante la stagione concertistica “Lipizer”, aveva interpretato con successo l’intera opera pianistica chopiniana. Nella seconda parte della serata è stato eseguito il Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 nei tempi Maestoso/Larghetto/Allegro vivace, composto dal ventenne Chopin quando si trovava ancora a Varsavia, e dedicato alla contessa Delphine Potocka, già sua allieva di pianoforte. Anche in questa composizione giovanile si possono già intravedere le caratteristiche peculiari della poetica pianistica chopiniana: intimismo, malinconia, virtuosismo e soprattutto l’inconfondibile alure musicale che lo rende da subito riconoscibile e inconfondibile. A fine concerto applausi calorosi e meritati del numeroso pubblico all’orchestra, al suo direttore e alla pianista, che più volte è stata richiamata sul palco del Teatro L. Bratuž. Gianni Drascek

foto di D.K.

DA VIENNA ALLA CALIFORNIA

Marzo 22nd, 2023

Venerdì 31 Marzo – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia sarà presentato il concerto dal titolo DA VIENNA ALLA CALIFORNIA – DALL’OPERETTA AL MUSICAL TARGATO DISNEY NEL CENTENARIO DELLA SUA FONDAZIONE con protagonisti Andrea BINETTI – tenore, da diversi anni occupato nella trascrizione e riduzione di Operette, di cui anche cura la regia e gli allestimenti per l’Associazione Internazionale dell’Operetta e in diversi Teatri in Italia e all’estero; Stefania SECULIN – cantante e attrice, specializzata nel genere musical, diplomata alla BSMT di Bologna, spazia tra vari generi musicali, dal musical, al pop, dall’opera, all’operetta, al jazz e alla musica italiana; Eleonora LANA – pianoforte, specializzata nel repertorio cameristico, nel 2013 ha fondato il trio vocale swing Les Babettes, con il quale si esibisce in numerosissimi teatri e festival in Italia e all’estero e partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche. In programma musiche da operette di E. Kalman, C.Lombardo. V. Ranzato, F. Lehar al musical di F. Loewe, A.L. Webber e  C. Porter fino alle musiche dai film Disney “La Bella e la bestie”, “Biancaneve e i sette nani” e “Mary Poppins”. Una serata musicale di piacevole ascolto.

DALL’OPERETTA AL MUSICAL E ALLE MUSICHE DAI FILM “DISNEY”

Venerdì 31 marzo al Teatro L. Bratuž di Gorizia ha avuto luogo il terzultimo concerto della Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023. Il concerto aveva per titolo “Da Vienna alla California. Dall’operetta al musical targato Disney nel centenario della sua fondazione”, un titolo che didascalicamente avviava al contenuto della serata. I protagonisti dello “spettacolo-concerto” – definizione del tenore e “io narrante” – sono stati: Andrea Binetti, istrionico – in senso positivo – e brillante tenore da diversi anni occupato nella trascrizione e riduzione di operette, di cui cura anche la regia e gli allestimenti per l’Associazione Int. dell’Operetta e in diversi teatri italiani ed esteri; il soprano Stefania Seculin, attrice e cantante dalla voce bella e chiara, che spazia tra vari generi musicali, dal musical al pop, dall’opera all’operetta, al jazz e alla musica leggera italiana. Due cantanti-attori dall’evidente padronanza sia del palcoscenico sia della tecnica vocale, accompagnati dalla pianista Eleonora Lana, introdotta sul palco dal “bellissima” di Binetti, discreta, sicura e necessaria presenza strumentale del trio, specializzata nel repertorio cameristico, fondatrice del trio vocale swing Les Babettes, che si esibisce in teatri e festival e partecipa a trasmissioni radio-televisive. Un trio affiatatissimo che ha rallegrato il pubblico: parecchi applausi e sollecitati battimani ritmici di accompagnamento alle note e piacevoli musiche eseguite con verve e precisione tecnica. Binetti ha raccontato il contesto, la trama di ogni brano e le vicende ad esso legate: il centenario de “Il paese dei campanelli”, il successo strepitoso de “La Vedova allegra”, rappresentata a Trieste poco dopo la prima esecuzione data a Vienna del 1905, spiritosa la sua esecuzione di E’ Sigismodo da “Al Cavallino bianco”. La seconda tranche musicale è stata dedicata alle musiche da celebri musical americani: “My fair Lady”, poi la pregevole performance della Seculin da “Evita” di Webber, “Il mago di Oz”, portato a intramontabile successo da Judy Garland, “Kissme Kate” di C. Porter, All I ask of you da “Il fantasma dell’opera”. Infine sono stati eseguiti brani di musiche da film di W. Disney,  nel centenario della fondazione della casa cinematografica: “La Bella e la bestia”, la cui prima esecuzione fu interpretata da Angela Landsbury, la famosa e televisiva “Signora in giallo“, “Biancaneve e i sette nani”, la cui voce-cantante nell’edizione italiana del film fu quella della nota soprano Anita Cerquetti, più volte apparsa sul palcoscenico del Teatro G. Verdi di Trieste,  e non poteva mancare “Mary Poppins” con un centrato madley del trio. Due i bis: E’ scabroso le donne studiar da “La vedova allegra” e Tu che m’hai preso il cuor da “Il paese del sorriso” di Lehar, in cui i due cantanti hanno ulteriormente dato prova di indubbia e controllata potenza vocale, non esente dai virtuosismi tecnici inseriti dagli autori nelle composizioni. Insomma, una serata musicale di piacevolissimo ascolto che il numeroso pubblico ha dimostrato di aver apprezzato con particolare gradimento. Gianni Drascek

Foto di D.K.

DA VIENNA A PARIGI

Marzo 8th, 2023

VENERDÌ 17 MARZO 2023 – ore 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo il concerto dal titolo “Da Venna a Parigi” con il duo composto da Antoni ORLOWSKI – violoncello (Polonia), vincitore di numerosi concorsi nazionali per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e da Mizuho FURUKUBO – pianoforte (Giappone), vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia, nel 2022 pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia. Saranno eseguite tre Sonate: L. van Beethoven, Sonata n. 5 in Re maggiore op. 102 n. 2 per violoncello e pianoforte; F. Schubert, Sonata in La minore “Arpeggione” per violoncello e pianoforte, D. 821; C. Frank, Sonata per violoncello e pianoforte in La magg., tre capolavori assoluti per la formazione pianoforte-violoncello.

DA VIENNA A PARIGI CON IL GIOVANE DUO ORLOWSKI – FURUKUBO

Il duo composto dal polacco Antoni Orlowskial violoncello, vincitore di numerosi concorsi per giovani musicisti, insignito del premio per “una personalità musicale eccezionale” durante il Festival Int. di Musica&Master Class a Pila in Polonia, e dalla giapponese Mizuho Furukubo al pianoforte, anche lei vincitrice di premi nazionali e internazionali, selezionata come borsista del Bayreuther Festspiele dallʼAssociazione “R. Wagner” di Venezia e pianista ufficiale del 41° Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia, è stato il protagonista di “Da Vienna a Parigi”, concerto svoltosi al Teatro L. Bratuž di Gorizia venerdì 17 marzo scorso. Tre gli autori in programma: Ludvig van Beethoven, Franz Schubert e César Franck. Il duo ha eseguito, dunque, tre sonate di notevole impegno in un crescendo rimarchevole nella progressione delle difficoltà tecniche e interpretative. Ad iniziare la “polifonica” Sonata nr. 5 in Re maggiore op. 102 nr. 2 nei tempi Allegro con brio/Adagio con molto sentimento d’affetto/Allegro di Beethoven, composta nel 1815 e dedicata alla contessa Marie Erdöly Niszky, che aveva protetto il giovane Beethoven ed era diventata sua amica. Particolarmente sentita ed espressiva l’esecuzione dell’Allegro finale da parte del nostro duo. Di seguito la Sonata in La minore “Arpeggione” D. 821 di Schubert, composta nel 1824, anno anche del celebre Quartetto per archi nr. 14 La morte e la fanciulla. La Sonata fu composta su commissione di Vinzenz Schuster, patrocinatore dell’arpeggione, nuovo strumento ibrido dal tmbro particolare e meglio conosciuto come chitarra-violoncello, costruito in quegli anni dal liutaio viennese Johann Georg Staufer. L’arpeggione non ebbe il successo sperato e andò quasi subito in disuso: la Sonata oggi viene eseguita dal violoncello insieme al pianoforte ma con risultati sonori presumibilmente diversi dall’intento originale. Dopo l’Allegro moderato iniziale, interpretato dal duo con ponderata espressività, nell’Adagio.Allegretto finale Orlowski ha dato prova di elevati tecnica e virtuosismo in pieno accordo con il sensibile pianismo di Furucubo. La seconda parte del concerto è stata dedicata completamente alla Sonata per violoncello e pianoforte in La magg. di César Franck dall’inizio meditativo dell’Allegretto ben moderato. La sonata fu composta per violino e pianoforte nel 1886 ed ebbe subito il favore della critica e del pubblico, tanto che il violoncellista Jules Delsart chiese a Franck di poter trascrivere la parte di violino per il suo strumento e pubblicò la sua edizione nel 1888. Giovanile e piena di vigore l’interpretazione dei due giovani esecutori, specie nell’Allegretto poco mosso che conclude la Sonata, tecnicamente complessa per gli esecutori e di grande interesse e attrattività musicale per gli ascoltatori.  Gianni Drascek

AERE FRAGMENTA

Febbraio 27th, 2023

GLI  OTTONI  DEL CONSERVATORIO DI  MUSICA “J. TOMADINI” DI UDINE

VENERDÌ 3 MARZO 2023 al Teatro L. Bratuž di Gorizia – ore 20.30 avrà luogo il concerto dal titolo AERE FRAGMENTA con GLI OTTONI DEL CONSERVATORIO DI MUSICA “J. TOMADINI” di Udine. L’ensemble è composto dal docente di Tromba Carlo BELTRAMI, dal docente di Trombone e Direttore della compagine Sergio BERNETTI e dagli studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese. Saranno eseguite musiche di Tielman Susato, George Friedrich Händel, Henry Purcell, Giuseppe Verdi, fino a Hoagy Carmichael, Bill Conti, George Gershwin, Chris Hazell, John Kander e Andrea Catozzi. Il concerto offrirà l’occasione di ascoltare strumenti, non consueti nel ruolo del solista, nell’esecuzione di celebri temi quali la Marcia trionfale dell’Aida con gli squilli delle trombe in primo piano e motivi evocativi e soffusi quali Summertime, Stardust, nonché il brillante tema dal film “Rocky”.

QUATTRO SECOLI DI MUSICA CON GLI OTTONI E I SOLISTI DEL CONSERVATORIO “J. TOMADINI” DI UDINE

Gli ottoni del Conservatorio di  Musica “J. Tomadini” di Udine venerdì 3 marzo si sono esibiti al Teatro L. Bratuž di Gorizia nel concerto intitolato “Aere fragmenta”. L’ensemble comprendeva 18 studenti delle Classi di Ottoni del Conservatorio udinese, il docente di Tromba Carlo Beltrami, il Direttore del complesso Sergio Bernetti, a sua volta docente di Trombone. Sono stati presentati “quattro secoli di musica” – così aveva preannunciato Beltrami – a cominciare da due Danze dalla rinascimentale Suite del fiammingo Tielman Susato, musicista ed editore musicale – pubblicò per primo composizioni di Orlando di Lasso – per proseguire con la solenne Trumpet Tune and Air del londinese secentesco e musicalmente assai prolifico Henry Purcell e poi L’arrivo della regina di Saba, tratto dal terzo Atto dell’oratorio Solomon, ispirato alle pagine della Bibbia, di George Friedrich Händel anche lui fecondo compositore. Da subito, quindi, un salto a ritroso nella riconoscibile e inconfondibile atmosfera sonora della musica barocca, caratterizzata – in estrema sintesi – da una parte dall’intento di stupire l’ascoltatore e dall’altra di immalinconirlo con arie struggenti. Decisamente piacevole all’ascolto l’incipit vigoroso dell’ensemble, diretto con gesto deciso e allo stesso tempo affabile dal M° Bernetti. Poi un salto temporale con Stardast di Hoagy Carmichael e Belzebù, un’Aria contemporanea di Andrea Catozzi e a concludere la prima parte della serata l’anonimo Tradizionale irlandese “Londonderry Air”, pubblicato per la prima volta nel 1855 da George Petrie nel libro The Ancient Music of Ireland. Vanno evidenziati durante questa parte del concerto anche le efficaci performance solistiche di Valerio Zanino, Martina Lingilio e Matteo Fontanot, studenti che comprovano l’efficacia dello studio e dell’insegnamento dei loro docenti. Come nota a margine, piace sottolineare che al concerto era presente anche la dott.ssa Flavia Brunetto, Direttrice del “Tomadini”, Conservatorio statale con cui l’Associazione Lipizer è in partenariato. Ha aperto la seconda parte della serata la celeberrima e “squillante” Marcia trionfale dal II Atto dell’Aida di Giuseppe Verdi, cui sono seguite esecuzioni di brani di autori moderni, iniziando da Summertime da Porgy and Bess di George Gershwin, solista alla tromba il M° Beltrami, e Three Brass Cats e Kranken di Chris Hazel per terminare con New York New York, brano scritto da John Kander per il film omonimo di Martin Scorsese del 1977, pure bis richiesto e onorato dalla compagine udinese, divenuto inno ufficiale della città statunitense. Un concerto, dunque, che ha offerto la gradevole e intelligente occasione di ascoltare gli ottoni nei ruoli di brass orchestra e di solista nell’esecuzione di temi noti o nuovi per lo spettatore.  Gianni Drascek

Foto di DK