Roberto Fabbriciani con l’Orchestra da Camera di Perugia e “L’uomo… le voci” di F. Sulpizi
La 37a Stagione dei “Concerti della Sera” organizzata dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” ONLUS – con il contributo del Comune di Gorizia, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia – si è aperta Venerdì 28 Ottobre 2016 al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia con il concerto del flautista Roberto Fabbriciani, notissimo musicista di spessore internazionale, e dell’Orchestra da Camera di Perugia diretta dal Mo Lorenzo Sbaffi. La serata è
stata introdotta, dopo le parole di benvenuto del Presidente dell’Associazione “Lipizer” prof. Lorenzo
Qualli,
dalla “lectio” del dott. Celestino Turco incentrata sulle caratteristiche terapeutiche della musica.
“Musica” che ha avuto inizio con il Divertimento per archi in Re magg. KV 136, seguito nella seconda parte del concerto dal Divertimento per archi in Fa magg. KV 138, entrambi scritti da W.A. Mozart nel 1772, diretti ed eseguiti con rigore e nello stesso tempo con brio giovanile, non per nulla la maggior parte degli esecutori sono musicisti giovani ma con alle spalle riconoscibili studio e talento. Clou della serata è stata l’esecuzione in prima assoluta, in onore dell’80o anno d’età dell’autore, della Suite per flauto traverso e orchestra di “L’Uomo… le voci” 2016 di Fernando Sulpizi, già Presidente della Giuria del Concorso Internazionale di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” 2011: tecnicamente funambolica l’esecuzione di Fabricciani, che ha dialogato in modo serrato con l’orchestra impegnata organicamente in tutte le sue componenti, archi, ance e percussioni, nelle nove parti del testo musicale: Un vagito – Con moto, Un mormorio – Con moto, Un borbottio – P
resto, Un canto – Lentamente, Un gorgheggio – Moderato, Un singhiozzo – Moderato, Allitterazione – Un poco mosso, Un grido – Determinato, Un cicaleccio – Andante mosso. Una partitura dal forte impatto ritmico che è piaciuta al pubblico presente: Sulpizi, Fabricciani e Sbaffi sono stati ripetutamente applauditi e omaggiati con un gradito presente floreale. Nella seconda parte del concerto, dopo i tre tempi del secondo Divertimento mozartiano, l’orchestra si è cimentata nell’ “Idillio”, Suite per archi del 1888 di L. Janáček, caratterizzata da una soffusa componente onirica, resa con sicurezza dall’ensemble orchestrale.
Gianni Drascek
Novembre 5th, 2016