Intervento del Consigliere Comunale Celestino Turco sui benefici della Musica in un percorso di cura

Turco, Qualli Il 28 ottobre è stata inaugurata la 37ª Stagione Concertistica dell’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, presso il teatro “Bratuž”. Preludio al concerto inaugurale la presentazione della stagione sinfonica. Lorenzo Qualli, presidente dell’ Associazione “Lipizer”, ha illustrato le 11 serate che da ottobre ad aprile ci accompagneranno sulle note di importanti opere sinfoniche. Appuntamento da non perdere il concerto di “Fine Anno” presso il teatro “Verdi” con l’orchestra sinfonica “Bulgaria Classic” di Plovdiv. Alla serata inaugurale erano presenti Elena Lipizer e il compositore Fernando Sulpizi, del quale è stata rappresentata in prima assoluta l’opera “L’Uomo…le voci, suite per flauto e orchestra”. E’ intervenuto, prima del concerto, Celestino Turco, medico e consigliere comunale, che, su invito del Presidente Qualli, ha parlato dei benefici della Musica in un percorso di cura. “Secondo Richard Wagner La musica è il linguaggio universale – ha esordito Turco – Il suono è ciò che i nostri antenati chiamavano il principio. Per Platone l’apprendimento della musica è in assoluto lo strumento più potente, perché ritmo e armonia penetrano nei recessi più profondi dell’anima, e qui si saldano, impartendo grazia e rendendo l’anima di colui che è correttamente educato, leggiadra. Guarire non significa solo essere presenti, significa diventare interi. Sembra un’astrazione, ma è la base delle terapie olistiche. Che cos’è questo magico mezzo espressivo che ci commuove, ci incanta, ci dà energia e ci guarisce? La musica è un luogo sacro, una cattedrale così maestosa che in essa possiamo percepire la magnificenza dell’universo – continua Turco-. La musica può cacciare gli spiriti maligni, cantare le lodi della Vergine Maria, invocare il Buddha della salvezza universale, ammaliare e placare, resuscitare e trasformare. E’ l’insieme dei suoni della terra e del cielo, delle maree e delle tempeste. Dal primo grido di vita, all’ultimo respiro, dal battito del nostro cuore ai voli della nostra immaginazione, siamo avvolti da suoni e da vibrazioni in ogni istante della nostra vita. La musica è il primo respiro della creazione stessa, il linguaggio degli angeli e degli atomi, la materia di cui alla fin fine sono fatti la vita e i sogni, le anime e le stelle. Lo studio della Musica con scopo curativo si perde nella notte dei tempi. Molti esempi ci arrivano dalla civiltà egizia. Una testimonianza ritrovata su un geroglifico descrive la gioia e il benessere indotti dalla musica. Dall’antica Grecia vediamo come il dio della musica Apollo sia anche dio della luce e della Medicina, infatti, amava più di ogni altra cosa le feste e i cori. Un altro esempio potrebbe essere il passo tratto dalla Bibbia che narra di come David guarisca Re Saul dalla depressione utilizzando il suono dell’arpa o quella del famoso cantante Farinelli che nel 1740 fu chiamato al capezzale di re Filippo V per curare col canto la crisi depressiva del sovrano. -Prosegue Turco- In uno studio osservazionale si è voluto valutare l’associazione tra la somministrazione della musica e la diminuzione dell’ansia misurata con la scala State Trait Anxiety Inventory (CRO di Aviano, Ospedale di Pordenone e di S. Vito al Tagliamento). Dopo aver ascoltato i brani di Mozart per 30 minuti il campione presentava un’ansia di stato pari a 30.9 di media, corrispondente ad un basso livello di ansia, con una diminuzione significativa rispetto al livello di ansia di stato pre- intervento, che aveva un punteggio medio di 40.11. La musica trova applicazione a tutte le età e influisce sul battito cardiaco, sulla pressione arteriosa, sulla respirazione con conseguente maggiore quantità di O2 disponibile per i vari distretti corporei, e sul livello di alcuni ormoni, in particolare quello correlato allo stress, e le endorfine e quindi sull’umore. L’effetto tranquillizzante della musica è dovuto a un aumento dell’attività dell’emisfero cerebrale destro, responsabile dell’attività immaginativa e creativa, con il conseguente passaggio in secondo piano dell’attività dell’emisfero sinistro sul linguaggio, pensiero razionale e capacità di calcolo. Il supporto maggiore al benessere psico-fisico è dato dall’ascolto della musica classica e di meditazione, mentre la musica heavy metal e techno sono inefficaci, e potenzialmente pericolose perché possono portare a stress e aritmie. L’ascolto della musica classica in generale aumenta la salute e il probabile prolungamento della vita stessa, in particolar modo la musica di Mozart e Bach. La musica allevia il dolore dopo un’operazione chirurgica, permettendo di ridurre la somministrazione di antidolorifici, con conseguente riduzione degli effetti avversi dei farmaci. Per ogni disturbo potrebbe esistere un brano specifico. Ad esempio una melodia anti-depressiva sembra essere il “Bolero” di Ravel. Contro lo stress da traffico sono indicate le “Quattro Stagioni” di Vivaldi. Per tranquillizzare i bambini “Pierino e il lupo” di Prokofiev o per rimanere svegli la “Sagra della Primavera” di Stravinskij. Il battito del cuore umano si adegua in modo particolare al suono e alla musica. Il ritmo cardiaco reagisce a variabili come la frequenza, il tempo, il volume e tende ad accelerare o a rallentare per accompagnare un suono. La musica diventa un pace-maker naturale. La musica può anche modificare la pressione del sangue. Un eccesso di rumore può farla aumentare anche del 10%. L’uso della musica per scopi terapeutici risale a Pitagora. Uno degli ultimi musicisti classici a predisporre un farmaco armonico fu Johann Sebastian Bach. Nel 1742 un certo conte Kaiserling inviò un suo emissario Gottlieb Goldberg, per chiedere alcune composizioni per tastiera dotate di un carattere dolce e vivace e di una costante similarità dell’armonia fondamentale tali da permettergli di dormire. Nacquero le Variazioni Goldberg, trenta pezzi per spinetta che da allora hanno placato migliaia di menti e di corpi. Quando Bergson, in filosofia, parlava dei meccanismi del sistema neurovegetativo che conosceva in modo sorprendente, soleva definire il “simpatico” come il sistema nervoso che ci mette in “armonia”. In armonia con che cosa? Con il cosmo naturalmente. – Conclude Turco-Ogni essere umano è immerso in una struttura sonora che lo “scolpisce”. Il suono impregna il corpo intero. Lo schema corporeo o meglio l’immagine del corpo prende così forma. Le vibrazioni musicali si fanno da tramite per convogliare l’energia dell’universo dentro la persona o, più precisamente, di portare l’individuo a bagnarsi nel mare magnum del creato, regalandogli, poi, un fiume per accoglierlo, pulirlo dalle sue scorie negative e restituirgli la rinascita. La Musica è una rinascita vibrante di nuovi atomi in danza: perché quando anche “un solo elettrone vibra, l’intero universo si scuote”. Celestino Turco
Novembre 12th, 2016