VENERDÌ 5 MAGGIO 2023 – ORE 20.30 al Teatro L. Bratuž di Gorizia avrà luogo il concerto conclusivo della Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023, preceduto dalla prolusione di Roberto CALABRETTO. Protagonista della serata l’ensemble per pianoforte e fiati composto da Anna BARATELLA – pianoforte, Daniela BRUSSOLO – flauto, Piero RICOBELLO – clarinetto, Claude PADOAN – corno, Alarico LENTI – fagotto. Saranno eseguiti il Trio Pathétique in Re minore (1832) per clarinetto, fagotto e pianoforte di M.I. GLINKA, Due pezzi per corno e pianoforte op. 35: Romanza – Notturno di R. GLIÈRE e il Quintetto in Si bemolle maggiore, opera post. (1876) per pianoforte, flauto, clarinetto, corno e fagotto di N. RIMSKY-KORSAKOV. Cultrice appassionata di musica da camera, Anna Baratella da sempre molto apprezzata come pianista in diverse formazioni, è ideatrice di progetti musicali nella ricerca di nuovi approfondimenti del repertorio della musica da camera. La flautista Daniela Brussolo collabora con varie formazioni cameristiche ed orchestrali, con cui ha effettuato incisioni discografiche e registrazioni radiofoniche e televisive. Il clarinettista Piero Ricobello è uno dei fondatori di Mikrokosmos, gruppo cameristico rimasto attivo per quasi trent’anni con il quale ha svolto un’intensa attività concertistica. Il cornista Claude Padoan ha collaborato con diverse orchestre, con varie formazioni strumentali e con le maggiori Associazioni Musicali italiane, suonando con direttori d’orchestra e solisti di fama. Il fagottista Alarico Lenti collabora con l’Orchestra Nazionale della RAI e con i maggiori Teatri italiani. Un percorso cameristico in Europa tra ‘800 e ‘900 con musicisti di alta qualità interpretativa.
PERCORSO CAMERISTICO RUSSO TRA ’800 E ’900: GLIÈRE, GLINKA E RIMSKIJ-KORSAKOV
Concerto conclusivo della Stagione concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023
La Stagione Concertistica “Elena Lipizer” 2022-2023 si è conclusa venerdì 5 maggio al Teatro L. Bratuž di Gorizia con un concerto di musiche di autori russi introdotto dalla prolusione di Roberto Calabretto, professore associato all’Università degli Studi di Udine dove insegna Musica per film, collabora inoltre con l’Università degli Studi di Padova ed è Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Levi di Venezia. Calabretto ha definito il concerto “molto particolare” per “l’amalgama di pianoforte e fiati”, apprezzato dal numeroso pubblico in sala. Gli esecutori si sono alternati in formazione di duo, trio e quintetto: Anna Baratella molto stimata come pianista in diverse formazioni e ideatrice di progetti musicali; la flautista Daniela Brussolocollabora con varie formazioni cameristiche ed orchestrali; il clarinettista Piero Ricobello è uno dei fondatori di Mikrokosmos, longevo gruppo cameristico con cui ha svolto un’intensa attività concertistica; Il cornista Claude Padoan ha collaborato con diverse orchestre suonando con direttori d’orchestra e solisti di fama; Il fagottista Alarico Lenti collabora tra l’altro con l’Orchestra Nazionale della RAI. Dunque, un gruppo di rilevante esperienza solistica e d’insieme. Hanno aperto il concerto i Due pezzi per corno e pianoforte, Romanza e Notturno, di Reinhold Moritzevič Glière (1875-1956), dalla spiccata “cantabilità romantica”, a seguire il Trio Pathétique in Re min. di Mihail Glinka (1804-1857) per clarinetto, fagotto e pianoforte, eseguito in prima assoluta a Milano nel 1832, in cui “patetico” tuttavia risulta solamente il Largo e nel cui Scherzo protagonista è stata la pianista con decisi virtuosismi. Glinka, prendendo spunto dal folclorista russo Aleksandr Afanasiev, affermava che “il popolo compone e noi compositori ci limitiamo ad arrangiare”, attestando l’importanza della cultura popolare e nel caso di quella russa, non esente tuttavia dal necessario “dialogo” con quella europea: egli ebbe così una forte influenza sui compositori russi, tanto da essere considerato il “pater” della musica classica russa, e in particolare sul Gruppo dei Cinque, composto da Mily Balakirev, Cezar Kjui, Modest Musorgskij, Aleksandr Borodin e Nikolaj Rimskij-Korsakov. Di quest’ultimo (1844-1908) è stato eseguito dall’intero ensemble il Quintetto in Si bemolle magg. per pianoforte, flauto, clarinetto, corno e fagotto nei tempi Allegro con brio, Andante e Rondò. Allegretto. Composizione molto piacevole all’ascolto, nel cui primo tempo si percepiscono spunti stilistici “beethoveniani”, nel seguente Andante il corno cita una cantilena russa e si passa in seguito a richiami bachiani da parte dell’intero insieme; infine il Rondò.Allegretto, particolarmente efficace, in cui l’intera formazione ha dato prova di grande versatilità e coinvolgimento, tanto da essere richiesto e riproposto in un bis assai gradito dai presenti. Un finale di stagione all’insegna di un’intelligente e pregevole scelta musicale e quindi di buon auspicio per la Stagione ventura. Gianni Drascek
foto di DK