Gilberto Bosco (1946)
Gilberto Bosco è nato e ha compiuto gli studi musicali a Torino, frequentando in seguito i Ferienkurse di Darmstadt. Sue composizioni sono state premiate in concorsi nazionali ed internazionali, nonché eseguite in molte sedi di prestigio, tra cui il Teatro alla Scala, il Teatro Comunale di Firenze, la RAI di Torino e di Roma, Settembre Musica, l’IRCAM di Parigi, la Fondazione Gulbenkian di Lisbona, l’Académie de France di Roma, il Cantiere d’Arte di Montepulciano. Ha insegnato Teoria Musicale al DAMS di Torino. In questo contesto ha pubblicato
Atipicità dell’istruzione musicale.
E’ titolare della cattedra di Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione presso il Conservatorio di Torino. Tra i compositori dell’ultima generazione è forse uno tra i pochi che hanno saputo superare, all’insegna di una visione altamente morale del far musica, le angustie delle polemiche e delle querelles inerenti le vicende musicali del decennio 1975-1985.
La sua storia compositiva appare unitaria e di straordinaria lucidità, pur attraverso momenti ed esiti diversi. Nella sua produzione hanno uno spazio di rilievo i lavori in cui si affrontano in molti modi e sotto diverse prospettive la questione del rapporto tra musica e testo e il problema del come un testo possa suggerire e determinare strutture formali e procedimenti compositivi. Nel suo lavoro la separazione tra il presente ed il passato, remoto o prossimo, si tempera nella ricerca di un altissimo livello di tensione emotiva, tra ragione e sentimento, non disgiunto da un certo pessimismo. Comporre è un un impegno arduo che implica uno sguardo carico di
pietas
verso il passato: vi è la necessità di capirlo, interiorizzandolo. L’artista tuttavia non parla di sé, ma della musica proprio attraverso di essa. E’ autore di alcune partiture “manifesto” degli ultimi anni: la tensione emotiva presente nel suo lavoro è percepita e partecipata dal pubblico, senza il quale, ci avverte Bosco “la musica tace”. Tra le composizioni (tutte, tranne Voci per chitarra, edite da Suvini Zerboni):
1973-1987
…c’est la clarté vibrante… per flauto e pianoforte;
1978
Espressivo, varianti sull’aria della Follia per coro a cappella su testi di L. de Argote y Gongora, C. Smart, F.H. Hölderlin, P.P. Pasolini,
1978
Serenata per clavicembalo e strumenti;
1979
Per pianoforte, per pianoforte;
1980
Notturno per violino, violoncello e pianoforte,
1980
Serenata II per pianoforte e strumenti,
1980
Ad agio per organo;
1982
Dedica per soprano, flauto, clarinetto e corno su testi di Gaspara Stampa;
1982
Melodia per flauto;
1983-1990
Improvviso per clarinetto (altra versione con clarinetto basso) e pianoforte;
1984
Cantata per voce e orchestra su frammenti da Le Bateau Ivre di Arthur Rimbaud;
1985
Serenata III (“…O ew’ge Nacht” [“…O notte eterna”]) per soprano e strumenti su testo tratto da Il Flauto Magico di W.A. Mozart,
1985
Aria delle carte (Varianti a Melodia) per soprano, flauto e percussione su testo tratta dalla Carmen di G. Bizet,
1985
Interludio per coro femminile e strumenti su testo di J. Von Eichendorff,
1985
Quaderno per due pianoforti ovvero pianoforte a 4 mani;
1986
Voci per chitarra,
1986
Movimento per orchestra;
1986
Ouverture per orchestra da camera;
1988
Rèverie per arpa;
1988-1995
Allelujah per baritono (ovvero mezzosoprano) e strumenti (ovvero orchestra);
1990
Poema per piccola orchestra;
1993
Serenata IV per percussioni e strumenti
1993
Cinque note per pianoforte a 4 mani con viola concertante ad libitum;
1994
Piccoli arcobaleni per due chitarre,
1994
Sogni di sogni, opera radiofonica su testi di Antonio Tabucchi;
1998-2001
Lettura per recitante e strumenti su testo di U. Saba;
1999
Concerto in forma di variazioni (con un valzer, una polacca e Igor in visita) per grande orchestra;
2001
O Sorrow per soprano e clavicembalo su testo di A. Tennyson;
2002
Il gioco delle sorti, azione teatrale per soprano, attori e strumenti, su testo di Sandra Reberschak ispirato al Libro di Ester;
2004
Il mattino, estratto a cappella da “Quest’è il giorno” (Cantata seconda) per coro con percussione ad libitum, su testo di C. Pavese;
2004/5
Cantico del Gallo Silvestre, cantata terza per due voci femminili, recitante e strumenti su testo di Giacomo Leopardi;
2005
Zwei Brecht-Lieder per voce e pianoforte;
2005
Fumo e cenere per dodici esecutori in quattro trii (su alcune e-mail scritte da cittadini di New York l’11.09.2001);
2005
Concerto per violino e piccola orchestra;
2006
Jeté per orchestra d’archi;
2008
L’eco ritorna
per violino e pianoforte – Brano d’obbligo del 27° Concorso “Premio Rodolfo Lipizer”, dedicato a Elena Lipizer e Lorenzo Qualli (Suvini Zerboni, Milano)
Biblioteca Musicale Rodolfo Lipizer – Gorizia – Italia,
Scheda a cura di Gianni Drascek
Gennaio 15th, 2007