Presentazione degli Atti del 22° Convegno Internazionale sul Violino 2021
Programma di svolgimento del
22° Convegno Internazionale sul Violino
SALA DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE DI GORIZIA
Corso Italia 55
GIOVEDÌ 9 SETTEMBRE
Ore 10.00 – Apertura ufficiale
– Saluto delle Autorità
– Presentazione del tema
– Interventi
– Spazio aperto
Ore 15.00 – Ripresa dei lavori
– Interventi
– Dibattito
– Conclusioni
Tema del 22° Convegno Internazionale sul Violino:
Laboratorium artificiosum: arte, analisi e pensiero nell’opera di Ludwig van Beethoven.
Theme of the 22 International Violin Meeting:
Laboratorium artificiosum: art, analysis and thought in the work of Ludwig van Beethoven.
Presidente:
Virginio Pio ZOCCATELLI
Relatori:
Giovanni ALBINI
Marco BIZZARINI
Aurelio CANONICI
Florin CROITORU
Alejandro DRAGO
Cristina FEDRIGO
Giuliano FONTANELLA
Marco FORNACIARI
Carlo GRANDI
Lisa Mae GREEN
Yibin LI
Igor PETRUSHEVSKI
Guido PIPOLO
Elena PREVIDI
Lorenzo SBAFFI
Ferdinando SULPIZI
Piero ZANON
Terēze ZĪBERTE – IJABA
INTERPRETI:
Inglese:
Angela GRINGIANI
Francesca SIMONETTO
PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL 22° CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL VIOLINO – SALA DEL TRGOVSKI DOM, 8 Settembre 2022
Per iniziare, un breve excursus storico. La sequenza dei Convegni Internazionali sul Violino organizzati dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia ebbe inizio nel 1983 con il I Convegno, che presentava come tema un argomento strettamente legato al Concorso Internazionale sul Violino, che aveva avuto la sua prima edizione l’anno precedente, tema che era stato suggerito dal M° A. Stefanato e recitava: Problemi di programmazione e di organizzazione musicale dei concorsi di violino. Sono seguite annualmente altre diciannove edizioni fino al 2002, quando cause squisitamente economiche ne causarono la sospensione. Fino a quella data furono Presidenti dei Convegni compositori di grande prestigio – come è avvenuto poi nella successione delle altre edizioni fino all’attuale – tra cui gli scomparsi Maestri G. Viozzi, G. Cambissa, L. Chailly, R. Malipiero, G. Ferrari, F. Sifonia, F. Donatoni.
Da ricordare in special modo, per quanto attiene più da vicino all’Associazione, il convegno del 1986 dedicato alla Didattica sul violino e viola, che prendeva lo spunto dall’omonima opera di Rodolfo Lipizer e la celebrazione nel 1995 del centenario della sua nascita (1895-1974) nel Convegno a lui dedicato e ad una delle sue opere maggiori la revisione delle Sonate e Partite per violino solo di J.S. Bach, opera che ha visto finalmente la pubblicazione nel 2019.
Nel 2015 è ripresa la serie dei Convegni con l’edizione incentrata, alla luce anche degli studi del M° Fulvio Luciani, sui riscoperti 12 Studi-Capricci op. 25 per violino solo di Camillo Sivori, allievo di Nicolò Paganini, Atti editi l’anno successivo dall’Associazione “Lipizer” grazie al contributo dell’allora Ministero dei Beni e della Attività Culturali.
Veniamo al presente.
Trascorsa un’ulteriore pausa forzata per gli stessi motivi delle precedenti, il 9 settembre 2021 sono nuovamente ripresi i Convegni con la ventiduesima edizione. Vi hanno partecipato violinisti, musicologi e studiosi provenienti da Argentina, Australia, Cina, Italia, Lettonia, Romania e Serbia.
L’argomento si è dimostrato quanto mai stimolante e decisamente appropriato, in considerazione anche le celebrazioni per il 250° della nascita del Maestro di Bonn (1770-1827), rinviate nel 2020 ad altra data causa la pandemia in corso. La manifestazione si è svolta nella Sala del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia di Gorizia nel corso della giornata del 9 settembre 2021 in due sessioni, antimeridiana e pomeridiana, nell’ambito del 40° Concorso Internazionale sul Violino “Premio Rodolfo Lipizer”, e ha visto la nutrita e benvenuta presenza di diciannove relatori.
Il Convegno è stato reso possibile grazie al contributo del Ministero della cultura – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – Servizio II “Istituti culturali” e il tema è stato proposto dal compositore e Presidente della Giuria del 40° Concorso M° Virginio Zoccatelli: Laboratorium artificiosum: arte, analisi e pensiero nell’opera di Ludwig van Beethoven. Come si evince dal titolo, si proponeva ed è stata fatta un’analisi approfondita di diversi aspetti dell’opera di Beethoven. Qui il termine artificiosus non ha la valenza vagamente negativa che assume nel linguaggio comune la parola artificioso, bensì indica latinamente ciò che è fatto con abilità ed esperienza. Infatti le relazioni ascoltate e commentate durante il Convegno sono state espressione di abilità ottenute dai relatori in àmbiti esperienziali diversi, maturati secondo e alla luce dell’espressione e dell’arte musicale nelle sue varie declinazioni e connessioni.
Ampio il quadro di aspetti affrontato nel corso del Convegno su uno di massimi compositori della storia della musica: esecutivo, interpretativo, filosofico, storico, biografico, didattico, ecc.
Tra gli innumerevoli spunti di riflessione, davvero interessante l’incitamento e il consiglio proposto ai giovani allievi violinisti di informarsi e di “leggere molti libri scritti sull’argomento delle scuole interpretative nazionali” in quanto ciò li aiuterà “ad ampliare la [loro] comprensione e a volte può rivelarsi più efficace di qualsiasi lezione”, poiché oggi si sta notando una certa uniformità esecutiva. Dunque, accanto allo studio specifico dello strumento necessitano la lettura e lo studio, legati non solo alla musica, bensì ampliati ad altre discipline e non solamente umanistiche.
Dal che si intuisce ed evince che una buona esecuzione prevede a monte, accanto allo studio tecnico, un approccio culturale con la temperie storica e la biografia dell’autore, con i movimenti culturali e musicali della sua epoca per meglio comprendere, inquadrare e mettere a fuoco le intime ragioni delle sue composizioni e quindi esprimerle a pieno nell’esecuzione. Vi è la “necessità di far sviluppare l’individualità del futuro violinista professionista ed esecutore” in modo armonico.
Non è mancato il rimprovero rivolto ad alcuni noti musicisti, i quali “mancano completamente di opinioni intellettuali sul perché e sul come bisogni interpretare oggi la musica di Beethoven” ed è stato avanzato anche un invito a “studiare maggiormente la musica contemporanea nelle accademie e nei conservatori [per] educare le future generazioni a questa musica” e conseguentemente il pubblico di domani e parimenti quello di oggi.
Vario il catalogo di opere beethoveniane citate e/o sottoposto ad analisi tra cui: Concerto per violino e orchestra in Re magg. op. 61, i 17 Quartetti, Coriolano Overture op. 62, Fidelio op. 72, Romanza nr. 1 op. 40, Romanza nr. 2 op. 50, Rondò per violino e pianoforte in Sol magg., Sinfonia nr. 6 op. 68 “Pastorale”, Sinfonia n. 3 op. 55 “Eroica”, Sinfonia nr. 1 op. 21, Sinfonia nr. 5 op. 67 “del destino”, Sinfonia nr. 7 op. 92, Sinfonia nr. 9 op. 125 “Corale”, Sonata a Kreutzer op. 47, Sonata nr. 10 op. 96, Sonata nr. 4 op. 23 “Primavera”, Sonata nr. 5 op. 24, Sonata nr. 9 op. 47, Sonata op. 110 per pianoforte, Sonata op. 31 n. 1, Trii per violino, Trio “Arciduca” op. 97, Triplo Concerto op. 56. Tutte composizioni analizzate sotto diversi punti di vista, profili e aspetti.
Stimolante e intrigante, dal punto di vista narrativo, il racconto di aneddoti e di esperienze personali da parte di alcuni relatori e infine una testimonianza autobiografica relativa all’approccio professionale e musicale con Beethoven, i concerti eseguiti e i personaggi del mondo musicale incontrati nel corso di una carriera.
Il presente volume di Atti si aggiunge ai precedenti, che comprendevano i Convegni 1983-1987, 1988-1990, 1991-1992, 1993-1994, 1995, 1996-1998, 1999, 2000, 2001-2002, 2015 per un insieme di undici volumi, che sono testimonianza di un quarantennio di vita culturale e musicale. Gianni Drascek
Settembre 8th, 2021