La Fisarmonica nel Linguaggio Contemporaneo

Il fisarmonicista Adolfo Del Cont è stato il protagonista del recital di venerdì 23 luglio 2021 al Teatro L. Bratuž di Gorizia, docente di fisarmonica classica presso varie istituzioni regionali, distintosi in importanti concorsi internazionali, tra i quali il primo premio a Camalò (Treviso), al Grand Prix Lacroix (S. Etienne – Francia), a Los Angeles (USA) e al Torneo Int. di musica (T.I.M.) di Roma. Ha tenuto numerosi concerti in Europa, Russia e USA in importanti stagioni concertistiche internazionali, in varie formazioni cameristiche, con orchestre sinfoniche e soprattutto come solista, presentando un vasto repertorio che va dal barocco alle composizioni contemporanee per fisarmonica, spesso a lui dedicate. Proprio in quest’ambito ha presentato al pubblico del Bratuž un’ampia raccolta di brani dedicati alla fisarmonica da autori contemporanei: in programma brani di R. Miani, A. Bilocisky, V. Runchac, A. Puscharenco, D. Giannetta, M. Constant e P. Makkonen. Tutte composizioni scritte dal 1980 al 2020. All’inizio R. Miani ha presentato la propria composizione, Quasi una sonata, formata da tre movimenti di tecnicamente articolata e complessa esecuzione, al cui interno si possono individuare anche la cifra musicale di O. Messiaen e il minimalismo. Secondo Del Cont il brano “entrerà nel repertorio fisarmonicistico classico”. Di seguito le suggestive reminiscenze folcloriche ispaniche della Suite spagnola n. 3, su poesie di Garcia Lorca, di A. Bilocisky e l’Omaggio a I. Stravinsky di V. Runchac con una riconoscibile interna citazione della Sacre du printemps. Dopo la pausa, Del Cont ha affrontato con una non comune destrezza virtuosistica la Sonata per bajan di A. Puscharenko. Qualche nota esplicativa sul bajan, in citazione nel programma: è un tipo di fisarmonica cromatica a bottoni sviluppata in Russia all’inizio del XX secolo, che prende il nome dal bardo Bajan, un poeta-cantore vissuto nel XI secolo a Kiev; questo tipo di fisarmonica viene spesso scelto dai virtuosi della fisarmonica che eseguono musica classica o contemporanea per l’estensione e la pulizia del loro suono. Tale è stata la versatile performance ascoltata dal palco del Bratuž, eseguita tuttavia dal concertista sul proprio strumento in uso durante l’intera serata. E poi di seguito Octo di D. Giannetta, il Quick-Step weilliano di M. Constant e la rivisitazione tanguera di Disco Tango di P. Makkonen. Data per scontata l’indubbia e riconosciuta capacità esecutiva di Del Cont che “naviga” sulle tastiere con l’abilità di un nostromo in un mare “molto mosso”, il concerto ha avuto il pregio di presentare l’aspetto concertistico e per giunta contemporaneo della fisarmonica, spesso poco elegantemente relegata nel sentire comune in un ambito etnografico di maniera. Ultimo pezzo virtuosistico a conferma positiva di quanto detto, il bis offerto dal concertista, Tararuski di V. Solotarev. Il concerto è stato realizzato dalla “Lipizer” grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Prossimo concerto della Stagione “Elena Lipizer” il 15 ottobre 2021. Gianni Drascek
Agosto 10th, 2021