Musiche Sempre Verdi

L’Associazione Culturale “M° Rodolfo Lipizer”, grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ha proposto venerdì 18 giugno 2021 al Teatro L. Bratuž di Gorizia “Musiche sempre verdi”. Il concerto ha visto protagonisti il Pro Musica String Quartet, composto da concertisti con ampia esperienza musicale: Piero Zanon violino I, Aura d’Orlando violino II, Lara Di Marino viola, Massimo Favento. Il quartetto rivolge la propria ricerca e attenzione anche verso “autori dimenticati, con brani musicali caduti per lo più nell’oblio dalla forte impronta melodica e di raro ascolto, della musica europea tra ‘800 e ‘900. La formazione ha ospitato per questa occasione il flautista Ettore Michelazzi, primo premio al Concorso L. Caraian, protagonista di numerosi concerti cameristici in Italia e all’estero, impegnato a vario titolo nella formazione musicale e inoltre ideatore dell’”Adriatic Festival”, manifestazione la cui mission è la pacifica convivenza tra popoli e culture diverse. L’ensemble ha presentato di J.P. Rameau, autore in “polemica musicale” nel 1733 con J.B. Lully e nel 1752 con J.J. Rousseau, una gavotta e il minuetto dall’opera “Platée ou Junon jalouse” e di L. Boccherini, lucchese trasferitosi alla corte di Madrid nel 1768, un minuetto e il Larghetto/Rondò dal Quartetto per flauto e archi op. 17. Assai piacevole qui l’amalgama sonoro che richiama atmosfere palesemente “galanti” e rococò. In musiche “sempre verdi” non poteva mancare W.A. Mozart, autore costantemente bene accolto dal pubblico: sono stati eseguiti l’Adagio dal Quartetto n. 1 in Sol magg. K 80 e il Quartetto per flauto e archi in Re magg. K 285, nel cui Adagio il pizzicato degli archi ha accompagnato il flauto in un insieme assai suggestivo, e il cui Rondò è stato richiesto a voce come bis. Presente nella silloge musicale anche F.J. Haydn con una serenata e dalla Sinfonia militare il brillante Minuetto in tempo di marcia, il cui autografo purtroppo è andato perduto. Un excursus – come ha introdotto il violinista Piero Tonon – nella musica del ‘700 attraverso alcune sue forme identificative. Notissime le biografie dei compositori sopra citati, oggi certamente meno note quelle degli altri due autori in programma: R. de Vilbac (1829 – 1884) e P. Wachs (1851 – 1915). Entrambi studenti di organo presso il Conservatorio di Parigi, de Vilbac vinse il “Prix de Rome” nel 1844 e divenne in seguito titolare dell’organo della Chiesa dei S.S. Eugène et Cécile di Parigi. P. Wachs vinse il Premier Prix per organo nel 1872 e viene ricordato soprattutto per una serie di brani da salotto per pianoforte. L’ensemble ha presentato di questi due autori ottocenteschi due minuetti, i cui titoli sono emblematici: del primo, il Minuetto Luigi XV e del secondo, il Minuetto Pompadour, due composizioni espressione della Salonmusik che riflette l’atmosfera della Belle Époque ed è, in linea di massima, una continuazione borghese della musica da camera dell’aristocrazia del Sei-Settecento. L’ensemble, in formazione di quintetto e di quartetto, ha offerto al pubblico un piacevole e allo stesso tempo stimolante percorso attraverso alcun aspetti ed espressioni della musica dei secoli XVIII e XIX. Gianni Drascek Foto Tarcisio Scappin
Giugno 21st, 2021