Eleganza e sincronia del Trio Bonporti
Eleganza e sincronia del Trio Bonporti
Venerdì 13 dicembre
2019 – ore 20.45, quinto Concerto della Sera della Stagione “Elena
Lipizer”, si è presentato sul palco del Teatro Bratuž di Gorizia
il Trio Bonporti, formato da Myriam Dal Don – violino, Federico
Magris – violoncello, Corrado Razza – pianoforte, in un programma
dal titolo “Appassionato” con musiche di G.G. Ferrari
(1763-1842), C. Debussy (1862-1918) e Clara Wieck Schumann
(1819-1896). Un programma di impegno presentato nella chiara e
sintetica introduzione di Corrado Razza: dal mozartismo di Ferrari
all’impressionismo di Debussy e al romanticismo della Schumann, tre
modalità espressive fatte ben percepire al numeroso pubblico
(nonostante ci fosse un tempo da lupi… comunque la qualità
attrae). Del roveretano Giacomo Gotifredo Ferrari, che si definiva
“tirolese”, autore dell’autobiografia intitolata “Aneddoti
piacevoli e interessanti occorsi nella vita di G.G. Ferrari da
Roveredo”, il trio ha eseguito la piacevole e cristallina Sonata
op. 25 n.1 in Fa magg., pubblicata nel 1830 e dedicata all’inglese
re Giorgio IV, pezzo che fa parte della produzione cameristica del
Nostro “estrema propaggine dello stile galante e salottiero, anche
se approfondito dallo studio dei classici viennesi e di Mozart in
particolare” (A. Di Marco). La Sonata fa parte del CD recentemente
inciso dal Trio e definito “un punto di riferimento” per questo
autore. Trio in grande spolvero, composto dalla violinista Dal Don,
premiata al Concorso “Lipizer” e che ha avviato la propria
attività come primo violino de “I Solisti Veneti”, dal
violoncellista Federico Magris al quale il compositore Fabrizio
Bastianini ha dedicato il proprio Concerto per violoncello e
orchestra, dal pianista Corrado Razza attivo anche nella ricerca e
nella valorizzazione del patrimonio musicale dell’800 con concerti
e incisioni discografiche.
Tutti e tre docenti di Conservatorio del
rispettivo strumento. Qualità musicali e culturali queste che,
sommate alla capacità tecnica e virtuosistica, non potevano che
produrre e offrire un concerto di grande precisione ed eleganza.
L’impetuoso ma rigoroso Finale – Appassionato del Trio in Sol
magg., scritto dal diciottenne Debussy nel 1880 e che espone in nuce
la caratteristica impressionistica della sua produzione, ha concluso
la prima parte del concerto, riaperto con il Klaviertrio in Sol min.
op. 17 di Clara Wieck Schumann (nel 200° della nascita), da molti
considerato il brano più significativo tra le sue composizioni.
Lirico l’Andante che, aldilà dell’espressività sua propria,
fatta dal continuo dialogo dei tre strumenti presente nell’intera
composizione, rimanda ad una matrice romantica maritale. Tre pièce
musicali in cui il Trio Bonporti ha fatto percepire all’ascoltatore
tre atmosfere storico-musicali differenziate stilisticamente. A
concludere un bis molto applaudito e decisamente virtuosistico: il
Presto dal Rondò all’Ongarese di J. Haydn. Prossimo imperdibile
concerto quello di Fine Anno del 30 dicembre al Teatro Verdi di
Gorizia, al quale il presidente della “Lipizer” prof. Qualli ha
invitato tutti i presenti… e a diffonderne la notizia agli assenti!
Gianni Drascek
Dicembre 18th, 2019