Coinvolgente “Serata Gershwin”
Coinvolgente “Serata
Gershwin”
La “Serata
Gershwin” di Venerdì 8 Novembre 2019, organizzata
dall’Associazione “Lipizer” per i Concerti della Sera “Elena
Lipizer”, ha visto sul palco del Teatro Bratuž tre protagonisti di
indiscussa fama: Enrico Pieranunzi al pianoforte, Gabriele Pieranunzi
al violino e Gabriele Mirabassi al clarinetto. Il primo è pianista,
compositore e arrangiatore, classificato come miglior musicista
italiano per tre volte nel “Top Jazz”. Unico musicista italiano
ad essersi esibito più volte nello storico “Village Vanguard” di
New York, ha suonato con Chet Baker, Joey Baker, Charlie Haden e ha
composto centinaia di brani, alcuni dei quali sono ormai veri e
propri standard. È a Gorizia per la seconda volta, la prima fu il 26
febbraio 1990 all’Auditorium di via Roma in un memorabile duo con
il sassofonista Lee Konitz in occasione degli Incontri Jazz. Il
violinista Gabriele Pieranunzi, premiato nel 1993 al XII Concorso
Lipizer e a sua volta componente della Giuria del Concorso Lipizer
2018, primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro di San
Carlo di Napoli, ospite dei più importanti teatri e sale da
concerto, si è affermato in prestigiosi concorsi internazionali tra
cui, oltre al Lipizer, al Paganini, Varga, Spohr, Viotti, imponendosi
all’attenzione di pubblico e critica.
Il clarinettista Gabriele
Mirabassi – era stato in duo con il pianista Claudio Venier nel
Concerto della Sera ”Lipizer” del 7 aprile 2002 – frequenta con
uguale disinvoltura la musica classica, quella strumentale popolare
brasiliana e sudamericana, la canzone d’autore e il jazz, nel cui
ambito ha collaborato tra gli altri con il fisarmonicista Richard
Galliano e il trombettista Enrico Rava. Pianista di grande capacità
tecnica e vigore interpretativo nonché eloquio comunicativo, Enrico
Pieranunzi ha intercalato alle esecuzioni degli interventi
biografico-musicali sulla vita di Gershwin, sul fortunoso
ritrovamento di alcuni rulli cartacei per pianola con sue
composizioni, sulla diffusione della sua fama anche in Europa in
tempi in cui la comunicazione massamediatica era appena agli inizi,
siamo negli anni ’20 del secolo scorso. Sono state eseguite
trascrizioni di “An American in Paris”, di tre Preludi tra le
composizioni riscoperte, e poi “My man gone now” e “It ain’t
necessarily so” dall’opera Porgy and Bess, riscritti per
violino
e pianoforte da Jascha Heifetz, uno dei maggiori violinisti del ‘900,
brani che hanno offerto un intenso ed emotivo dialogo tra violino e
pianoforte. Molto apprezzata e applaudita dai numerosi jazzofili
presenti in sala, per le capacità virtuosistiche e inventive degli
esecutori, l’improvvisazione per clarinetto e pianoforte su “Love
walked in” e “I got rhythm”. Ancora “The man I love” e “Bat
not for me”, questa volta in un’elegante improvvisazione
pianistica. A conclusione del concerto la trascrizione per trio di
Enrico Pieranunzi (il quale ha definito nella presentazione questo
suo lavoro arduo e “folle”, consideratane la complessità) della
celeberrima “Rhapsody in Blue”, che l’ascoltatore ha avuto
occasione senz’altro di poter pienamente apprezzare e nello stesso
tempo accompagnare mentalmente, vista la sua notorietà, e infine due
applauditi bis. Dopo la performance goriziana continua singolarmente
la diaspora musicale dei tre musicisti – uno a Cracovia, uno a Rovigo
e uno a Napoli – in altrettanti impegni musicali, restando comunque
aggregati nel trio per altri concerti a venire. Gianni Drascek
Novembre 11th, 2019