Conclusa in bellezza la stagione con il concerto della memoria per Elena Lipizer

Conclusa in bellezza la stagione con il concerto della memoria per Elena Lipizer per Elena Lipizer Il “Concerto della Memoria per Elena Lipizer” di Venerdì 10 Maggio 2019 al Teatro “L. Bratuž” di Gorizia, conclusivo della Stagione “Lipizer” 2018-2019, è stato preceduto, dopo una commossa introduzione del prof. Lorenzo Qualli, dalla Prolusione del dott. Antonio De Nicolo Procuratore della Repubblica di Udine, diplomatosi in pianoforte sotto la guida della musicista cui è stata dedicata la serata musicale: affettuosi e riconoscenti i pensieri dell’oratore, che ha tracciato una breve biografia della “Professoressa” attraverso i propri ricordi di studente di pianoforte e grazie all’eredità culturale da lei lasciata che, in estrema sintesi, si può qualificare e definire come educazione per mezzo della musica alla “bellezza”, cosa di cui oggi si avverte inequivoca necessità in ogni sua forma. Indubbiamente “bello” e impegnativo il repertorio di musiche scelto per la commemorazione: in apertura il Concerto da Chiesa op. 2 n. 4 in La min (1712) di E.F. Dall’Abaco e poi il Concerto in Sib magg. op. 4 n. 6 per Arpa e Orchestra d’archi (1736) di G.F. Händel e l’Ave Maria (1825) di F. Schubert nella trascrizione di R. Lipizer, riscoperta e curata da F. Quali e recentemente pubblicata, qui in prima esecuzione assoluta. Nella seconda parte è stato proposto il capolavoro assoluto di G.B. Pergolesi (1710-1736) , per Elena Lipizer lo Stabat Mater con il testo tradizionalmente attribuito a Jacopone da Todi, suddiviso in dodici “numeri”. Protagoniste vocali del concerto, entrambe con curricola di pregio, il soprano Francesca Moretti (espressiva protagonista anche dell’Ave Maria di Schubert-Lipizer con l’arpista Pandolfo) e il contralto Elisabetta Jarc, che hanno interpretato con intensa precisione gli interventi canori, accompagnate dagli Archi dei Patriarchi diretti dal M° F. Madotto (anch’egli diplomato in pianoforte con Elena Lipizer e attualmente, tra l’altro, anche direttore del coro della Cappella Metropolitana presso la Cattedrale di Gorizia), ensemble il cui “repertorio preferito, sacro e profano, è quello del periodo barocco”, che ha accompagnato con rigore anche l’eccellente arpista Laura Pandolfo in quel caposaldo del repertorio arpistico che è il Concerto in Sib magg. op. 4 n. 6 per Arpa e Orchestra d’archi di G.F. Händel: apprezzato, data anche l’immediata riconoscibilità, l’Andante allegro d’inizio. La seconda parte del concerto è stata dedicata allo Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo di Pergolesi, ultimo capolavoro della sua breve esistenza: dal duetto iniziale “Dolorosa” fino a quello finale con il vigoroso “Amen” (offerto al pubblico anche come bis) l’esecuzione, impegnativa per l’intero organico, si è svolta con un efficace pathos, sia musicale sia narrativo. Una serata, dunque, dedicata e improntata a quella “bellezza” evocata nell’incipit e di cui Elena Lipizer è stata tenace promotrice. Gianni Drascek
Maggio 16th, 2019