Omaggio a Jacques Offenbach
Omaggio a Jacques Offenbach
Venerdì
12 Aprile al
Teatro
“L. Bratuž” di Gorizia il soprano Ilaria Zanetti
(che
ha sostituito egregiamente
Marzia
Postogna), il tenore Andrea Binetti e la pianista Cristina Santin
sono stati
i
protagonisti del penultimo
dei
Concerti della Sera “Elena Lipizer” 2018 -2019 in “Infernale
operetta!
Satira
e divertimento nella musica di Jacques Offenbach” –
omaggio
nel 200° anniversario della nascita del compositore. Una serata di
musica nata per il teatro con brani tratti da “Orfeo all’inferno”,
“La gran duchessa di Gerolstein”, “L’isola di Tulipatan”,
“Pomme d’Api”, “La Perichole”, “La bella Elena”. Il
soprano Ilaria Zanetti è
specialista
del repertorio mozartiano e buffo in cui ha ricoperto ruoli di
protagonista, ma anche in quello di musica contemporanea.
Il
tenore Andrea Binetti ha debuttato giovanissimo nella compagnia
d’operetta di S. Massimini, da alcuni anni si occupa pure di regia
teatrale ed è autore di testi per il teatro musicale.
La
pianista Cristina Santin
si
dedica alla musica da camera
con
particolare attenzione al repertorio per voce e pianoforte, per
violino e pianoforte.
Belle e salde voci con dizione ineccepibile quelle di Zanetti e
Binetti, in comprimarietà la pianista Santin negli assolo e
nell’accompagnamento. Un trio, dunque, che ha attuato pienamente
uno dei punti fermi della filosofia musicale del Nostro: combattere
la noia. La musica di Offenbach, considerato il padre dell’operetta,
viene definita come musica dell’allegria, dell’ebbrezza e del
divertimento ma tali caratt
er
istiche,
giustamente rivolte al e percepite dal pubblico, implicano per gli
esecutori una seria preparazione musicale, capacità esecutiva e
scenica, non disgiunte da interazione con la platea. Il trio ha
espresso con garbo questo insieme di caratteristiche, dimostrando
altresì che la leggerezza e il divertissement implicano una compiuta
conoscenza dei testi in musica e in prosa, spaziando dalla storia (la
Francia del II Impero di Napoleone III) alla biografia (origini e
vita di Offenbach), inserendo qualche frizzante allusione all’
“allegro” mondo francese del tempo. Voci narranti e “cantanti”
il soprano e il tenore in un susseguirsi di quadri giustapposti,
variati della comparsa e l’uso minimale di oggetti atti a
suggerirne il contesto. La riduzione per pianoforte di alcune
Ouverture, “Piff, paff, puff” per tenore, “
Ah
quej’aime le militaires” per soprano, il celeberrimo “Can can”
dall’Orfeo all’inferno, e sempre da questa operetta il “Duetto
della mosca”… e poi “L’aria dell’ubriaca” da La
Perichole, una sequenza di celeberrimi pezzi scritti dal
“Mozart
degli Champs-Élysées”. Due i bis concessi a conclusione di una
serata musicale all’insegna di una impegnativa (per gli esecutori)
lievità. Ultimo imperdibile appuntamento della stagione: “Concerto
della memoria per Elena Lipizer” sempre al Bratuž il 10 maggio, al
quale il pubblico è caldamente invitato a partecipare. Gianni
Drascek
Aprile 17th, 2019