Espressività e dialogo del Trio
Espressività e dialogo del Trio
Venerdì
22 Marzo è salito sul palco del Teatro “L. Bratuž”
”
il trio formato da
Emma Kriszik
– viola, Sebastiano
Marzullo
–
clarinetto, Cristina Cristancig
– pianoforte, per
esibirsi in un programma intitolato “
Nel
segno di Mozart” con
musiche
di W.A. Mozart, M. Bruch, R. Schumann e C. Cristancig.
La
violista ungherese E. Kriszik si è laureata al Conservatorio di
Szeged, ricoprendo poi il ruolo di prima viola presso il Teatro
Nazionale della città; trasferitasi in Italia nel 2010,
continua
l’attività concertistica collaborando con diverse e importanti
realtà musicali. Il clarinettista S. Marzullo ha iniziato gli studi
presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina per completarli
al “G. Tartini” di Trieste; ha collaborato, tra le altre
significative attività, come primo clarinetto con l’orchestra
Filarmonica del Teatro “G. Verdi” di Trieste. La pianista C.
Cristancig, diplomatasi con la prof. Elena Lipizer e in seguito
all’Accademia Musicale di Firenze, si dedica oltre al concertismo,
alla didattica e alla composizione e diverse sue opere sono state
eseguite in stagioni concertistiche in Italia e all’estero. Della
Cristancig sono stati eseguite “
Tre
liriche” per viola e pianoforte, “Untitled” per clarinetto e
pianoforte (brano significativo per la dialogo serrato tra i due
strumenti, in primis il clarinetto di Marzullo) e a conclusione del
concerto “Tema con variazioni” per trio dal titolo
“Sotto
il profumo dei tigli, un ricordo”,
dedicato
alla prof. Elena Lipizer,
maestra
delle scuole elementari e insegnante di pianoforte dell’autrice.
“Il brano” – ha introdotto la compositrice – “è
strutturato in forma di piccole variazioni, il cui tema si trova alla
fine della composizione ed è tratto da una lirica per soprano e
pianoforte intitolato ‘Preghiera’. Il titolo evoca il periodo di
fioritura dei tigli a giugno, il periodo dei saggi di musica”. Il
concerto era inziato con
Kegelstatt
Trio K 498 (Trio dei birilli) di W.A. Mozart nei tempi
Andante/Minuetto/Rondò.
Allegretto, scritto
secondo una tradizione non confermata in dedica agli amici – il
celebre clarinettista Anton Stadler, il barone Gottfried von Janquin
e il commerciante di tessuti Micalel Buchberg – durante un’allegra
partita di birilli (così nella biografia di Mozart di B.
Paumgartner). Di seguito dagli “Otto pezzi” op. 83 di M. Bruch,
esponente del tardo
romanticismo musicale
, i
numeri 2, 6 e 7, apprezzato quest’ultimo per la sintonia del trio e
la dinamicità insita nel pezzo. Nella seconda parte si sono potute
ascoltare anche le quattro miniature “
Märchenerzählungen”
op. 132 di
R. Schumann
:
“Lebhaft, nicht zu schnell”, “
Lebhaft
und sehr markirt”
,
“
Ruhiges
Tempo, mitzartem Ausdruck” e infine “
Lebhaft,
sehr markirt”:
bene
rappresentata dall’ensemble
l’atmosfera
malinconica espressa dall’autore. Composte dal 9 all’11 ottobre
del 1853, quindi è una delle ultime opere di Schumann, le miniature
furono
eseguite per la prima volta in privato da Clara Schumann al
pianoforte, il violista Ruppert Becker e il clarinettista Johann
Kochner: espressiva in particolare l’esecuzione da parte del trio
del terzo movimento “
un
duetto d’amore di clarinetto e viola, con movimento costante nel
pianoforte” (R. Wigmore); anche in questo contesto chiari e
proficui gli interventi della Kriszik. I tre musicisti hanno
dialogato durante l’intera performance con seria efficacia,
risultato di una sperimentata conoscenza e competenza strumentale.
Gianni Drascek
Marzo 29th, 2019