Eccezionale duo sassofono-fisarmonica Mondelci-Zanchini
Eccezionale duo
sassofono-fisarmonica Mondelci-Zanchini
Concerto di singolare valore
musicale, e altrettanto “alto gradimento” da parte del folto
pubblico, Venerdì I Febbraio al Teatro “L. Bratuž”, nell’ambito
dei Concerti della Sera “Elena Lipizer” 2018-2019, evento reso
possibile grazie al contributo del Comune di Gorizia, della Regione
FVG, del MiBAC e della Fondazione CARICO. Interpreti, Federico
Mondelci ai sassofoni soprano e contralto, e Simone Zanchini alla
fisarmonica e campionatore. Titolo includente della performance: “Da
Bach a Piazzolla”. Federico Mondelci, solista, camerista e
direttore d’orchestra, si esibisce sui palcoscenici più importanti
del mondo, da San Pietroburgo a Bangkok, ed è uno dei maggiori e più
apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale. Il
repertorio di entrambi gli artisti comprende la musica classica e
quella contemporanea: di quest’ultima Mondelci interpreta
composizioni di grandi autori del ‘900, tra cui Nono, Glass,
Donatoni, Sciarrino, Scelsi, Gentilucci, Piovani; Zanchini,
diplomato come Mondelci al Conservatorio di Pesaro – entrambi sono
docenti – passa anch’egli dalla musica classica a quella
contemporanea, dall’acustica all’elettronica, dalla
sperimentazione sonora al jazz e all’improvvisazione. Collabora
stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di
Milano.
È autore di diverse elaborazioni eseguite nel corso del
concerto, durante il quale ha fatto uso, discreto e musicalmente
corroborante, del campionatore acustico, creando effetti sonori
espressivi, perfino evocativi. La prima parte della serata è stata
aperta da Invenzione e Fuga in Sol min. di J.S. Bach, al cui interno
le improvvisazioni hanno suggerito da subito la cifra stilistica dei
due musicisti. Sono seguite una struggente La poesia e la vorticosa
Morronga la Milonga, entrabe di J. Girotto, Paquena Czarda di P.
Iturralde (omaggio “spagnolo” alla tradizione ungherese; va
ricordato, per inciso, che una delle czardas più eseguite e celebri
è il brano rapsodico scritto nel 1904 da un altro non ungherese, il
“napoletano” Vittorio Monti), di A. Ramirez, Alfonsina y el mar,
con la sobria recitazione di Mondelci, brano
scritto
nel 1969 e dedicato alla poetessa Alfonsina Storni:
“Vai
Alfonsina con la tua solitudine/Quali nuove poesie stavi
cercando?/Un’antica voce di vento e sale/Ti schiaccia l’anima e
la sta prendendo/E tu vai lì come nei sogni/Addormentata, Alfonsina,
vestita di mare”: parole e musica eseguite dal duo fuor di
retorica. Altra contaminazione in Vals venezolano del cubano P.
D’Rivera, seguito da Chorinho praele del brasiliano H. Pascoal e
Sagra d’estate del bandoneista G. Iorio. Tutte esecuzioni a
dimostrazione da una parte di esemplari assoli virtuosistici e
dall’altra di una sincronia d’insieme con escursioni sulle
rispettive tastiere a dir poco sorprendenti. A conclusione del
concerto le note struggenti di Astor Piazzolla in Escualo, Oblivion e
l’onnipresente e pur sempre amato Libertango. Bis a richiesta
concesso, poiché “Siete così calorosi che vi meritate un bis!”
parole rivolte al pubblico da Mondelci. Il calore del pubblico, il
quale è sagace e sa comprendere, appieno e bene, la qualità di ciò
che ascolta, è stato conseguente e proporzionale alla bravura
eccezionale del duo.
Gianni Drascek
Febbraio 6th, 2019