L’arte del plettro ai Concerti della sera
L’ARTE
DEL PLETTRO AI CONCERTI DELLA SERA
Nella
patria del mandolino, l’Italia (più precisamente il borbonico
Regno di Napoli del XVII secolo), gli ensemble a plettro oggi sono
circa una quarantina – ha affermato Tiziana Pauletto, speaker del
complesso sanvitese, nel corso del concerto di Venerdì sera al
Teatro “L. Bratuž” – mentre in altre parti del mondo (per
esempio Giappone e Germania) questa tipologia strumentale conta
numeri di gran lunga molto più levati. Meritorio quindi il lavoro
musicale dell’Orchestra a Plettro Sanvitese, associazione musicale
nata nel 1969 a S. Vito al Tagliamento PN e membro della Federazione
Mandolinistica Italiana, diretta dal 2016 dal M° Alberto Marchioni,
detentore di premi in concorsi nazionali ed internazionali di
chitarra che svolge anche attività concertistica in Italia e
all’estero sia in veste di solista sia in formazioni cameristiche. Il
complesso, costituito nella formazione che si è esibita a Gorizia,
da cinque mandolini, tre mandole, quattro chitarre e un contrabbasso,
ha dato prova di saper suonare ben al di sopra di uno “spirito
amatoriale che sviluppa il proprio repertorio musicale in un clima di
amicizia e di gratuità“ (come si legge nel depliant di
auto-presentazione della formazione), dando invece prova evidente di
risultati musicali
che sono andati aldilà dell’ “amatoriale”,
termine che sottintende a torto o a ragione una certa
approssimazione, dimostrando al contrario un know-how tecnico e
interpretativo di elevata consistenza e professionalità. Ne sono
chiara prova gli inserimenti nel repertorio ascoltato durante il
concerto dei nomi di autori quali
Dmitrji
Šostakovič (Valzer n. 2), Manuel De Falla (Siete canciones
populares) nel pregevole arrangiamento del direttore del complesso,
Yasuo Kuwahara (
The song of japanese autumn), le cui
difficoltà tecniche si sono amalgamate ed espresse in suggestive e
talvolta ravvisabili sonorità. E sempre nella prima parte della
serata brani di Prenna, Piazzolla, Reverberi e Tarrega. La seconda
parte è stata introdotta da due interventi solistici: il
chitarrista Riccardo Sist ha eseguito con grande capacità
“Rossiniana n. 2 op. 120” di M. Giuliani, mentre
Rymma
Velika ha suonato alla balalaika due brani della tradizione russa.
I
circa trecento concerti dati in Italia e all’estero e l’incisione
di due compact-disc sono chiara espressione del livello
dell’ensemble, manifestato anche nel secondo tempo attraverso brani
tra gli altri di C. Mondonico e dei due de Curtis, Ernesto e
Antonio-Totò, nelle celebri “Torna a Surriento” e “Malafemmena”.
Gli applausi convinti del pubblico hanno indotto il complesso e il
suo direttore, con manifesta soddisfazione, a eseguire due bis di
carattere natalizio: “White Christmas” e “Jingle bells”. Un
festoso avvio quest’ultimo, con gli auguri di un sereno Buon
Natale, al prossimo imperdibile appuntamento della “Associazione
Culturale M° Rodolfo Lipizer” rivolto al pubblico: il Concerto di
“Fine Anno” in programma domenica 30 Dicembre al Teatro “G.
Verdi” di Gorizia, reso possibile grazie alla concessione gratuita
della sala del teatro da parte del Comune di Gorizia.
Gianni
Drascek
Dicembre 17th, 2018