La “GIOSTRA ITALIANA” DEI FREEVOICES
Il
recital spettacolo “Giostra italiana” del coro giovanile Freevoices diretto dalla
M
a
Manuela Marussi
ha veramente coinvolto e dilettato Venerdì 23
marzo il folto pubblico presente al Teatro L. Bratuž di Gorizia.
La performance si è svolta
nell’ambito della Stagione
Concertistica “Elena Lipizer” 2017-2018, organizzata dall’Associazione
Culturale “M° R. Lipizer”
ONLUS.
Il recital, che ha ricevuto il Premio Maria Carta 2017 (riconoscimento
assegnato ad artisti come Ennio Morricone, Carla Fracci, Vinicio Capossela,
Fiorella Mannoia), aveva debuttato con grande successo di pubblico e di critica
nell’edizione del Festival èStoria-2017 e tale successo si è ripetuto anche la
scorsa sera con pari intensità. Il coro aveva esordito tre anni prima nel
Ravenna Festival in “Doppio Fronte”, oratorio sulla Grande Guerra con Moni
Ovadia, esibendosi poi innumerevoli volte sul territorio regionale, nazionale
nonché in Slovenia e Austria. Un plauso incondizionato alla presenza scenica e
alla capacità vocale dei coristi, giovani studenti a proprio agio sul palco,
alcuni dei quali anche strumentisti (chitarra classica, chitarra elettrica,
flauto, batteria e voci soliste) sotto l’impeccabile conduzione sia corale sia
“registica” di Manuela Marussi, accompagnati al piano dal M° Gianni Del Zotto.
Nel ruolo di voce narrante, l’attore Enrico Cavallero, con concisi e pregnanti
interventi introduttivi ed esplicativi, ha avuto il compito di condurre lo
spettatore attraverso la “voce colta di artisti e poeti [che] si alterna al
canto di un popolo che scopre sempre di più la propria identità di nazione”.
Lo
spettacolo ha proposto una serie di brani del repertorio di canti e musiche
italiane dal melodramma al secondo dopoguerra, dai cori d’opera alla canzone
popolare, dallo swing di Gorni Kramer al Quartetto Cetra fino allo spartiacque
della musica leggera italiana “Nel blu dipinto di blu” di Migliacci-Modugno,
che vinse il Festival di San Remo del 1958.
Nella
prima parte musiche di
G. Verdi, G. Donizetti, E. Bennato, due canti
popolari “A planc cale il soreli” e “
Addio
padre addio madre addio tutti” per concludere con “
No potho reposare” di
G. Rachel nell’arrangiamento corale di Del Zotto. La seconda, iniziata con
“Bella ciao” nella duplice versione di canto delle mondine e in quella dei francesi
Swingle Singers, è proseguita con brani di V. Savona e G. Kramer. Questi gli
artefici dello spettacolo: la direttrice di coro e mezzo soprano Manuela
Marussi, la quale ha svolto un’intensa attività concertistica sia in ambito
teatrale sia nella musica da camera, è stata artista del coro del Teatro “G.
Verdi” di Trieste, ha
fondato il quartetto Cadmos
Ensemble e
l’Insieme Vocale Le Pleiadi, entrambi per voci femminili; il
M° Gianni Del Zotto, arrangiatore delle musiche,
diplomato
al Conservatorio B. Marcello diVenezia in Musica Corale e Direzione di
Coro, ha collaborato con formazioni corali regionali per numerose produzioni
del repertorio liederistico,
cameristico e sinfonico, dedicandosi fin dagli
inizi all’esperienza didattica; l’attore Enrico Cavallero,
primo premio nazionale di scuole di teatro
(Parma e Città di Castello
), ha partecipato a tournée teatrali, a produzioni
televisive e cinematografiche. I coristi: attacchi e chiuse sempre intonati,
movimenti e azione scenica eseguiti con precisione “professionale”, palese e
amicale affiatamento giovanile! Alla fine dello spettacolo la direttrice del
coro, omaggiata con un bouquet di fiori, ringraziati tutti i collaboratori e il
pubblico, ha desiderato ricordare con parole di affettuosi rimpianto e stima la
“gentile” professoressa Elena Lipizer, cui è seguito un applauso di condiviso assenso.
A concludere una
serata musicalmente e culturalmente davvero piacevole l’accorata e celebre “Con
te partirò” di L. Quarantotto e F. Sartori e infine il bis del brano già
eseguito in precedenza, “Brigante se more” di Eugenio Bennato, accompagnato dal
ritmico battere di mani del pubblico. Gianni Drascek