Bel concerto del duo Nakamura – Dzektser
Bel concerto del duo Nakamura – Dzektser
Venerdì 26 gennaio ha avuto luogo al Teatro L. Bratuž il
settimo “Concerto della Sera”. Ne sono stati protagonisti il violinista
giapponese Daichi Nakamura, Laureato del 36° “Premio Rodolfo Lipizer” 2017, e
la pianista sanpietroburghese Inga Dzektser. Ha dato inizio la Sonata n. 1 in
Sol magg. op. 78 di J. Brahms, autore riproposto nello “Scherzo” in Do min.
dalla Sonata F.A.E. (fa-la-mi) per violino e pianoforte scritto in
collaborazione da Brahms, Schumann e Dietrich. Particolarmente apprezzati l’
”Allegro molto moderato” della prima e in toto lo “Scherzo”. Va sottolineato
l’apporto determinante della Dzektser nella riuscita musicale del concerto: un
pianismo, il suo, di chiarezza esecutiva e di virtuosismo sempre mediatore e
mai accademico. Altro autore affrontato con verve espressiva è stato E. Ysaÿe
nel suo Capriccio sullo Studio in forma di Valzer op. 52 di C. Saint-Saëns,
reso con indubbia perizia e partecipazione dal giovane violinista. E poi,
abbandonato il repertorio romantico, che aveva compreso anche la Sonata in La
min. op. 105 di R. Schumann e lo Studio-Capriccio n. 1 dai 12 Studi-Capricci di
C. Sivori, riportati alla luce dopo un immeritato oblio dalla nuova edizione
Ricordi voluta proprio dalla “Lipizer” nel 2015, Nakamura e Dzektser si sono
inoltrati nella musica del secolo scorso e nel nostro.
Il violinista ha
eseguito in assolo con grande precisione e gradevole scioltezza le Variazioni
“Sostenuto”, Veloce” e “Vivace” dallo Studio n. 18 de “La Tecnica superiore del
violino” di Rodolfo Lipizer, riconosciuto scoglio per i concorrenti che si
presentano al Concorso “Lipizer”. Nakamura l’ha eseguito con la naturalezza che
è data da uno studio iterato, assimilato e fatto proprio. Un balzo infine nel
2017 con “Ricordi d’Isonzo” di R. Molinelli, Presidente della Giuria del
Concorso del ‘16. I due musicisti, protagonisti della serata apprezzata da un
pubblico di “intenditori”, hanno esplorato in questo brano varie espressioni
musicali, dal neoromanticismo dell’inizio per proseguire nelle acrobazie, tuttavia
contenute, della musica contemporanea, ben rappresentate appunto come ricordi
dell’autore dei luoghi “mentali” legati al fiume. Corre l’obbligo presentare
alcune note biografiche del duo. Daichi Nakamura ha iniziato lo studio del
violino all’età di tre anni con E. Shinozaki e all’età di otto ha cominciato a
partecipare ai concorsi di violino, ottenendo in seguito prestigiosi premi al
Concorso “Tchaikovsky”, al “Kachaturian”, al “Brahms”, al “Nedjalka Simeonova”
e ultimamente al “Lipizer”. Ha suonato con le orchestre più famose e
attualmente studia a Vienna con il prof. M. Frischenschlager. Suona su un
violino J.B. Vuillaume. La pianista russa Inga Dzektser ha iniziato lo studio
del pianoforte all’età di 5 anni. Si è diplomata con lode al Conservatorio di Stato
di San Pietroburgo, nel quale è docente, svolgendo nel contempo un’intensa
carriera concertistica. È vincitrice di numerosi Concorsi Internazionali, tra
cui nel 2011 il premio come migliore pianista al prestigioso Concorso
“Tchaikovsky”. Si è esibita con molte orchestre sinfoniche, da camera e in duo.
Due esecutori, quindi, di talento e di grande professionalità. A conclusione
del concerto è stato eseguito come bis “Syncopation” di Fritz Kreisler, brano
del 1925 che deve non poco alla musica jazz, scelta che ancora una volta ha
espresso e qualificato la versatilità di questo duo, applaudito con pieno
gradimento dai presenti in sala.
Gianni Drascek
Febbraio 2nd, 2018