Intenso concerto dell’Altenberg Trio Wien
L’Associazione Culturale “Lipizer” onlus Venerdì 24 Febbraio 2017 – ore 20.45 – al Teatro “L. Bratuž” di Viale XX Settembre ha presentato l’”Altenberg Trio Wien”, vincitore del premio del Museo “Schumann” di Zwickau per la registrazione integrale dell’opera di Schumann, mentre il suo cd “Piano Trios from America” ha ottenuto il Premio Edison della Critica olandese. Il Trio – il cui nome è dedicato a Peter Altenberg (1859-1919) poeta, scrittore di racconti, prose e saggi, contemporaneo di Karl Kraus, Gustav Mahler, Arthur Schnitzler, Gustav Klimt e Adolf Loos, del quale fu amico – è formato da Amiram Ganz – violino (Uruguay), Christoph Stradner – violoncello (Austria) e Christopher Hinterhuber – pianoforte (Austria).
Premiato al Concorso Int. “Long Thibaud” di Parigi, primo violino solista poi dell’Orchestra Filarmonica di Strasburgo, con la quale e con altre ha eseguito i più importanti concerti per violino di Beethoven, Berg, Shostakovich e Bártok. Attualmente è professore di musica da camera al Conservatorio di Vienna e tiene frequentemente masterclass in vari stati europei. Suona un violino di Goffredo Cappa del 1686. Christoph Stradner, viennese, dal 2004 è primo violoncellista solista dell‘Orchestra Sinfonica di Vienna; ha girato il mondo in occasione di numerosi festival.
Si è esibito con orchestre come la Wiener Symphoniker e il Mozarteum-Orchester di Salisburgo. Suona un violoncello di Antonio Stradivari del 1680. Insegna al Conservatorio di Vienna. Christopher Hinterhuber – pianoforte (Austria) ha studiato alla Wiener Musikuniversität e all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola con Lazar Berman; ha ottenuto diversi premi in concorsi internazionali; si è esibito anche come solista in orchestre dirette da celebri direttori, tra cui V. Ashkenazy, nelle più prestigiose sale concertistiche d’Europa e alla Carnegie Hall di New York. Attualmente insegna alla Wiener Musikuniversität. Il programma prevedeva nella prima parte di J.N. Hummel
(1778-1837) il Trio in Mi bemolle magg. op. 12 nei tempi
Allegro agitato, Andante, Finale. Presto
e di C. Debussy
(
1862-1918) il Trio in Sol magg.
Andantino con moto allegro, Scherzo. Intermezzo, Andante espressivo, Finale. Appassionato
. Particolarmente apprezzabili gli
Andanti
di entrambe le composizioni, eseguiti con sfoggio tecnico e interpretativo. Nella seconda parte il Trio ha affrontato il non semplice compito dell’esecuzione del Trio in La min. op. 50 (1882) di P.I. Ciaikovski
,
composto a Roma fra il dicembre del 1881 e il febbraio del 1882 e dedicato “
A la mémoire d’un grand Artiste
”, ossia il pianista Nikolaj Rubinštejn, scomparso nel marzo del 1881 a soli 45 anni, nei tempi: I
Pezzo elegiaco (Moderato assai – Allegro giusto).
II
A) Tema con variazioni: Andante con moto
, B)
Variazioni Finale e coda
. Il brano è aperto da un intenso assolo di violoncello con un tema che ritorna nella marcia funebre finale, che l’autore nell’indicazione originale evidenzia con “piangendo”. Il secondo movimento, forse uno dei pezzi più difficili che il Nostro ha scritto per pianoforte, è stato affrontato dal pianista e dai suoi sodali con sciolta perizia tecnico-esecutiva. L’amalgama sonoro espresso dal Trio è risultato di grande efficacia e il pubblico l’ha apprezzato con decisi applausi. Il bis ha visto ritornare sul palco un autore caro al Trio (vedi il premio del Museo “Schumann” di Zwickau): di Robert Schumann è stato proposto, dai
6 Stücke in kanoniscer Form op. 56
arr. für trio von T. Kirchner, il “melanconico” e intimista
n. 6, che ancora una volta ha messo in evidenza la coralità musicale dell’ensemble, a rinforzo pertinente di un pensiero di Peter Altenberg: “Musik ist: wie wenn die Seele plötzlich in einer fremden Sprache ihre eigene spräche!“ (La musica è: come se l’anima improvvisamente in una lingua straniera parlasse la propria!).
Gianni Drascek
Febbraio 27th, 2017