Bel dialogo del Duo Bohemico ai Concerti della Sera.

Duo Bohemico Venerdì 18 Marzo 2016 alle ore 20.45 al Teatro “L. Bratuž”, nell’ambito dei “Concerti della Sera” organizzati dall’Associazione Culturale “Lipizer”, si e’ esibito il “Duo Bohemico”, Laureato al Concorso Internazionale di Chitarra “Mercatali” 2015 di Gorizia, composto da due giovani musicisti, Anna Jakubcová al flauto e da Pavel Cuchal alla chitarra. Significativi i curricula dei due giovani protagonisti cechi: la Jakubcová ha iniziato giovanissima lo studio del flauto sotto la guida di E. Tylšarová, per proseguire all’Akademie múzických umění di Praga e recentemente alla Hochschule für Musik Franz Liszt di Weimar con W. Hase; ha vinto vari premi in concorsi internazionali, è membro dell’orchestra giovanile Junge Deutsche Philharmonie e ha suonato con molte orchestre professionali, tra cui Staatskapelle Weimar, Bach-Collegium Stuttgart, Prague Chamber Orchestra. Altrettando importante il curriculum del chitarrista Pavel Cuchal, che ha intrapreso lo studio della chitarra con T. Honzírek, l’ha proseguito al Conservatorio di Pilsen e in seguito presso la Hochschule für Musik Franz Liszt di Weimar; anch’egli vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, ha meritato la borsa di studio del Ministero della Cultura della Repubblica Ceca. Il programma della serata pre Duo Bohemico vedeva musiche di autori dal ‘700 al ‘900: nella prima parte – lo si e’ capita dal primo attacco la brillante peculiarita’ musicale del duo – sono stati eseguiti Grand duo concertant op. 85 di M. Giuliani (1781-1829), Romantic Pieces op. 75 di A. Dvořák (1841-190), Sonate in Sol magg. op. 38 di M. Bevilacqua (1772-1849); nella seconda parte, di M. Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) Sonatina per flauto e chitarra op. 205, di J. Novák (1921-1984) Choreae Vernales e infine di R.P. Delanoff (1942) “Eine Tafelmusik” dalla Suite populaire. Rilevante l’accordo espressivo dei due concertisti, che si sono fatti apprezzare anche per il virtuosimo tecnico, mai fine a se stesso, in special modo nelle partiture “moderne”, in cui il dialogo tra i due strumenti e’ stato particolarmente efficace e di interessante e gradevole ascolto. Il concerto, la cui elegante qualita’ musicale avrebbe meritato una partecipazione di pubblico senz’altro piu’ numerosa, si e’ concluso con Entr’acte di J. Ibert, bis offerto da Jakubcová e Cuchal, ancora una volta, con impeccabile consonanza. Gianni Drascek
Marzo 24th, 2016