Conclusa brillantemente la Stagione concertistica organizzata dall’Associazione “Lipizer”.

Con un concerto che potremmo definire “particolare”, in quanto due sono stati i solisti-interpreti (nello specifico il violinista albanese-americano Ermir Abeshi e la violinista russa-francese Maria Milstein accompagnati dalla pianista italiana Valentina Messa) – si è conclusa, Venerdì 23 Marzo all’Auditorium di Gorizia, la Stagione 2011-2012, coorganizzata dall’Associazione “Lipizer” con il Comune di Gorizia. Anche il programma proposto è stato particolarmente ricco per la varietà degli autori, in un excursus cronologico affascinante, a partire da Bach e Paganini – passando per Beethoven e Grieg – e concludersi quindi con Saint-Saëns ed E. Ysaÿe. Ermir Abeshi e Valentina Messa Nella prima parte il violinista Ermir Abeshi – uno dei due vincitori ex aequo del 2° “Premio Rodolfo Lipizer” dell’edizione 2012 – ha esordito con la Sonata in La magg. op. 6 di Beethoven, facendosi apprezzare per la chiarezza del suono e l’attenzione stilistica. Da rilevare il feeling e il bell’amalgama con la pianista Valentina Messa. E ancora, nella Sonata n.3 op. 27 di Ysaye per violino solo, ha avuto la possibilità di mettere in luce il trascendentale virtuosismo nella difficile lettura di questa pagina moderna, mentre nell’Introduzione e Rondò capriccioso di Sain-Saens, Abeshi ha potuto esprimere anche le sue doti espressive, mai disgiunte da incisi brillanti: quindi un artista completo. A intervallare la prima parte del programma dalla seconda, è stata la cerimonia della consegna di tre artistici monili, opera dell’orafo goriziano Sergio Figar, omaggio ai bravi giovani musicisti. Maria Milstein e Valentina Messa Con un severo, ma altrettanto coinvolgente Bach (Largo e Allegro assai dalla Sonata in Do magg.) la violinista Maria Milstein ha dato il via alla seconda parte della serata, a cui ha fatto seguire due Capricci di Paganini (n°4 e n°12), dimostrando il suo sicuro talento. In finale l’accattivante e altrettanto impegnativa Sonata in Do min. di E. Grieg dove, alla tecnica perfetta, ha alternato un’intensa cantabilità, a convalida della sua maturità artistica. Determinante il dialogo con la pianista Valentina Messa – ottima “base” – , ma molto più precisa partner, dalla tecnica brillante e dal tocco prezioso. Calorosi e convinti gli applausi con richiesta di “bis”, concessi dagli artisti. L. Q.
Marzo 30th, 2012