Fernando Sulpizi (1936)
Fernando Sulpizi si è formato alla scuola di Valentino Bucchi, Clemente
Terni, Luciano Chailly e Roman Vlad ed è continuatore della scuola fiorentina
di Vito Frazzi (1888-1975). Già insegnante di composizione e vicedirettore del
Conservatorio di Musica »F. Morlacchi«, vive e opera a Perugia. La sua ricerca linguistico-musicale
lo ha portato ad appassionarsi al mondo delle percussioni, alla sperimentazione
di piccole forme teatrali per soli musicisti e in spettacoli che coinvolgono anche
gli spettatori. Ha in attivo circa 150 opere che toccano vari generi, dal
religioso al profano, dal solistico al cameristico, dal teatrale al sinfonico,
eseguite in Europa e America. Le prime composizioni prepararono il terreno ai
Tre Ricercari su una Scala Tetracordale
,
che ha avuto come interprete in molte esecuzioni e registrazioni il
clarinettista Ciro Scarponi. Il rapporto con Roberto Fabbriciani favorì invece
la nascita di diverse opere per flauto.
Eprigrammata
per pianoforte avviò ad
Aphorismi
per Orchestra, registrati e trasmessi dalla Rai, con l’Orchestra di Torino
diretta da Giampiero Taverna. La musica per pianoforte di Sulpizi è disponibile
nell’edizione discografica dei pianisti Michele Rossetti e Marco Podestà. Diverse
sono le opere scritte per il teatro: su commissione di Piero Guarino la prima
parte dell’opera teatrale
Trilogia Umana
su testo di Geo Mileff, con il titolo
Settembre
1923
, registrata e trasmessa più volte da Radio Sofia, e poi
Il Diavolo nella torre
,
Ombra
,
Reparto N.6
su libretto di Claudio Novelli, da un racconto di
Cechov. Il
Ludus Theatralis
comprende
una serie di opere afferenti al sodalizio con lo scultore Armando Marrocco, del
quale Sulpizi ha pure utilizzato la scenografia per la realizzazione, nel corso
del Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano, de
I Canti della torre più alta
(1993). Di questo stesso periodo è la
fondazione del gruppo di percussioni “Hyperprism”, che si è esibito sotto la sua
direzione in numerose città italiane ed europee. La chitarra è stata anch’essa
oggetto di attenzione, sollecitata dalla duttilità di Leonardo de Angelis, che
ha eseguito
Oggetti d’affezione
a Cuba,
Londra e Vienna; a Roma ha eseguito
Colpi
di scena
con ensamble di percussioni. La ricerca timbrica legata proprio al
mondo delle percussioni ha portato Sulpizi a ideare nuovi strumenti, esposti in
mostre organizzate a Firenze, Pistoia, Lecce, a Perugia nell’annuale rassegna
“Perugia Classico” e a Pistoia nel museo degli strumenti creato dalla
Fondazione Luigi Tronci. Fin dal 1980 è attivo nel campo della liturgia: ha
scritto opere di vasto respiro per la celebrazione della parola. Per la
Rassegna di Musica Contemporanea di Trieste ha scritto
Come i torrenti del Negheb
, edita in CD da TauKay, che ha
pubblicato anche
Su e giù per le scale di
Escher
, serie di quattro pezzi: il primo è per marimba (Modo Dorico), il
secondo per xilofono (Modo Frigio) il terzo per marimba Bassa (Modo Lidio) il
quarto per vibrafono e marimba bassa (Modo Dorico). Ha spaziato dal coro di
voci bianche
Lune di lana.
Canti
minuscoli per i più piccini (Cinque
filastrocche. Dal quaderno di aritmetica del gatto Patrocchio. Canta una Ninna
Nanna secondo lo stile Rapahos. Chi mette la mosca per esca? La biro di Bice), Specchio trasparente(Sette velocità per strutture differenziate con note in libertà “per ogni sorta di strumento” capace di suonare tra queste due note: do3 – fa5 per clarinetti e corno di bassetto). Nell’Enciclopedia dei Compositori Contemporanei (Ed. Pagano) è stata edita in CD la registrazione di Super flumina Babilonis per organo eseguita da Claudio Brizi. Tra le composizioni: Tre ricercari su una scala tetracordale per clarinetto e archi (1968); Album per Daniela per pianoforte (1970); Glad Allegretto per due pianoforti, Tre ipotesi per flauto, flauto d’amore, archi (1972); Secondo album per Daniela per pianoforte (1975) per pianoforte; Ma se al fine dei tempi entra il silenzio? Situazioni spaziali per sette clarinetti e quattro esecutori clarinetti (1977); Parva Carmina per corno e pianoforte (1978);
Tra le composizioni:
1979
Ligeia
per flauto e voce recitante;
1980
Apocalisse
Trasparenze sonore per una liturgia della parola per flauto, percussioni,
voci recitanti, coro;
1984
Ramificazioni
per flauto, oboe, clavicembalo, violoncello;
1985
Filo di
Arianna
perchitarra,
campane tubolari, wind chimes, altro (96 cerchi idiofonici),
Fosfeni
per flauto, flauto in sol, 15 bell tree, 10 campane tibetane, crotali, sei
campane di ghiaccio, due piatti sospesi, sei sixtree,
Jeux de la
nuit
per ottoni, percussioni,corno, due trombe, trombone,
crotali, glockenspiel, quattro lastre, 16 piatti sospesi, tre rototom a
pedale, due tam tam, tre timpani,
Gli enigmi
per un esecutore di clarinetto in la, clarinetto in si bemolle, corno di
bassetto;
1986
Dateci del
vostro olio
per due cori, tre voci recitanti e ensemble
strumentale: 33 flauti, trombone, quattro percussioni,
Jeux de l’aube
per violoncello e chitarra;
1987
Jeux des
enfants selon Bruegel
per chitarra,
Jeux du
midi
per clarinetto e quartetto d’archi: due violini, viola,
violoncello;
1988
Alchimie
sonore
perflauto,
oboe, clarinetto, clavicembalo, violino, violoncello,
Le pietre ripresero a cantare
, in scena nella Sagra Musicale Umbra
1989
..e;
parlavano parlavano le onde… Finché non
ebbero più nulla da dirsi
per flauto, flauto basso, pianoforte;
1991
Favole alla
corte del re
per due pianoforti,
Jeux de l’aube
per clavicembalo e violoncello,
Terzo album
per Daniela
per pianoforte;
1992
Doppio concerto
per flauto,
clavicembalo, archi e percussioni (eseguita al Musikfestspiele di Potsdam
Sanssouci);
1993
Canti del
vento e del mare
per due flauti, clarinetto, voce
recitante,
I Canti della torre più alta
Ludus Theatralis;
1994
Dodici
Sonetti di Folgòre da San Gimignano
per cinque voci,
Preludi ai
Dodici sonetti
per percussioni, celesta, cembalo;
2000
Come i
torrenti del Negheb
per flauto, clarinetto, fagotto,
percussioni, pianoforte, viola, violoncello, contrabbasso,
Jubilemus
per 1. piano solo –
2. piano a quattro
mani,
Messa del Nuovo Millennio
per coro e organo;
2002
Nicolaus
antifona per coro misto, flauto e archi;
2003
La Sapienza di Rosvita
musiche di scena;
2012
Quattro capricciosi et piacevoli ragionamenti (Guido Aretino)
per violino e pianoforte – Brano d’obbligo del XXXI Concorso Int. di Violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia (Hyperprism Ed., 2012)
Biblioteca Musicale e Musicologica “Rodolfo Lipizer” – Gorizia –
Italia,
Scheda a cura di Gianni Drascek
Ottobre 9th, 2011