Fuori dagli schemi classici sempre proposti dall’Associazione “Lipizer”,
ma altrettanto piacevole e interessante l’ottavo “Concerto della Sera”,
tenutosi all’Auditorium di Gorizia Venerdì scorso con la
coorganizzazione e il contributo del Comune, della Regione, del
Ministero per i Beni e
le Attività culturali e della Fondazione Cassa di
Risparmio di Gorizia.
Protagonista la “Trieste Early Jazz Orchestra”,
diretta dal M° Livio Laurenti con la grinta e la competenza che gli sono congegnali eseguendo dei bellissimi brani, che riferendosi agli anni ’20 e ‘30, potremmo inserirli nel periodo “preclassico del jazz”. Nelle varie pagine di autori famosi, da Gershwin a Ellington, da Barris a Hill-De Rose ecc. si sono messi in luce i bravi musicisti, a iniziare da Flavio Davanzo e Roberto Santagati alla tromba, strumento molto importante e sempre presente in questo genere musicale, accompagnato dal pianoforte, nello specifico dal sicuro Giulio Scaramella. Anche gli altri strumentisti, però, hanno trovato uno spazio appropriato per farsi apprezzare: Sebastiano Frattini (violino), Marco Steffe (chitarra), Maurizio Cepparo (trombone), Giuliano Tull (1° sax alto), Marcello Sfetez (2° sax alto), Piero Purini (sax tenore), Marko Rupel (bassotuba), Gabriele Petracco (batteria).
Calorosamente applaudito il cantante Paolo Venier per la bella voce e per le interpretazioni “centrate”, alcune espressive, ad esempio “Liza” di G. Gershwin o brillanti come “Heppy Feet” di Yellen-Ager.
Altrettanto convinti consensi hanno ottenuto i ballerini Samantha Benedetti e Giovanni Panasiti per la sicurezza, la grazia e la sincronia con cui hanno eseguito i vari brani proposti, su coreografie professionali curate da Marisa e Fulvio Settomini.
Una serata veramente gioiosa e brillante adatta al clima di Carnevale, conclusasi con un “bis” vivamente richiesto (“Carioca” di di Kahn-Eliscu).
Altrettanto brillante successo ha ottenuto l’Ensemble alla mattina, nel concerto dedicato agli alunni delle scuole della Provincia di Gorizia e Udine, svoltosi in un Auditorium completamente esaurito. (L.Q.)