Venerdì 26 Novembre 2010

ASSOCIAZIONE CULTURALE «MAESTRO RODOLFO LIPIZER» ONLUS 31ª STAGIONE CONCERTISTICA 2010-2011 con il patrocinio e il contributo del COMUNE DI GORIZIA – della REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA – del MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, con il contributo della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA. Venerdì 26 Novembre 2010 ore 20.45 Opera Giocosa Italiana PROGRAMMA Luigi CHERUBINI (1760-1842) omaggio nel 250° della nascita “IL GIOCATORE” ovvero “Il marito giocatore e la moglie bacchettona” Intermezzo buffo in 3 parti Libretto presunto di Carlo Goldoni o Antonio Salvi Prima rappresentazione: Firenze, teatro privato, 1775 Personaggi e interpreti: SERPILLA, moglie di Bacocco Alessandra VAVASORI – mezzosoprano BACOCCO, il giocatore Gheorghe PALCU – baritono ♫ ♪ ♫ ♪ Giovanni Battista PERGOLESI (1710-1736) omaggio nel 300° della nascita “LA SERVA PADRONA” Intermezzo buffo in 2 parti Libretto di Gennaro Antonio Federico Prima rappresentazione: Parigi, Opera, 1752 Personaggi e interpreti: SERPINA, serva di Uberto Tiziana FALCO – soprano UBERTO, vecchio scapolo e nobil signore Giovanni GUERINI – basso VESPONE, servo di Uberto, che non parla Angelo DE CARLI – mimo Venerdì 26 Novembre 2010 verrà rappresentato – nella prima parte – “IL GIOCATORE”, intermezzo in tre atti di Luigi CHERUBINI su libretto di C. Goldoni. Nella seconda parte “LA SERVA PADRONA” – intermezzo buffo in due atti di Giovanni Battista PERGOLESI, su libretto di G.A. Federico. Entrambi proposti in allestimento semi-scenico dall’ OPERA GIOCOSA ITALIANA . Nell’operina “Il giocatore” la storia è molto semplice: Serpilla vuol separarsi dal marito Bacocco che la trascura a causa del vizio del gioco al punto da impegnare pure la dote. Decide quindi di far ricorso al giudice per ottenere il divorzio, ma questi non è che lo stesso marito travestito, il quale tenta delle avances e, sentendosi incoraggiato, si accende di gelosia. Fattosi riconoscere, Bacocco scaccia la moglie che è costretta a mendicare per le strade. Quando, però, i due s’incontrano casualmente, l’amore divampa di nuovo e torneranno insieme. L’operina buffa “La serva padrona” fu rappresentata per la prima volta all’Opera di Parigi nel 1752. Serpina governa la casa del ricco scapolo Uberto con prepotenza. Per sfuggire ai suoi capricci, Uberto dichiara di avere intenzione di sposarsi. Serpina vorrebbe diventare lei stessa la padrona di casa e per ingelosire Ubaldo gli presenta tale Capitan Tempesta, come suo spasimante (che in realtà è il servo Vespone travestito). Come prevedibile tutto si risolve nel migliore dei modi. Sposando Serpina, Ubaldo trasforma la “serva” in padrona (sic!). La serva padrona L’Opera Giocosa Italiana, nasce dall’Opera Giocosa del Be-naco, un’idea del M° Stefano Carlini di riunire appassionati, abili e motivati musicisti che si dedichino allo studio, specia-lizzazione ed esecuzione di musica classica e lirica, al fine di realizzare progetti musicali e culturali rivolti alla riscoperta e rivalutazione della musica e del Teatro musicale italiano e ve-neto. Si esibisce organizzando stagioni concertistiche nel comprensorio gardesano, e non solo, anche con allestimenti di opere buffe, di melodrammi in forma documentaristica, collaborando con artisti e didatti di prestigio internazionale, particolarmente del genere buffo, quali E. Dara, A. Ferrarini, R. Puliero ed altri ancora. Numerosi i concerti nell’ambito di importanti collaborazioni e rassegne in Italia ed all’estero. Tra le produzioni ed importanti progetti sono da ricordare: “Co-struiamo una città” di Hindemith (2005), “Bastiano e Bastia-na” di Mozart a Calcinate e a Chiusi e la rassegna nazionale d’arte “Ragazzi in gamba” con musiche di Mozart (2006), “Le sette parole di Cristo dalla croce” di Haydn con l’attore Franco Cappa (voce recitante – 2006); la Sacra rappresenta-zione “L’arca di Noè” di Britten (con circa 80 esecutori) (2007), nonché l’opera buffa “La finta semplice” di Mozart (2008), il melodramma “Cavalleria rusticana” di Mascagni, oltre ad Intermezzi ed altri capolavori d’opera buffa del ‘700 italiano in costume d’epoca. Ha collaborato con Archivi di Stato, Biblioteche, Associazioni, Centri culturali, Teatri italiani ed esteri. Il direttore Stefano CARLINI, veronese, ha studiato violino, viola, pianoforte, com-posizione, direzione d’orchestra e fre-quentato corsi di perfezionamento ed interpretazione musica-le, masterclass in Italia e all’estero con insigni docenti, fra cui G. Caussè, F. Ayo, D. Asciolla, F. Carotenuto, P. Bellugi e D. Renzetti. È uno dei direttori d’orchestra d’opera più interes-santi, grazie anche ad una tecnica molto accurata. Già strumentista e solista in prestigiose compagini cameristiche ed orchestrali (fra cui l’orchestra della Gioventù Musicale d’Italia, Teatri a Venezia, Milano, Genova, Bari, Treviso, ecc.) ha effettuato tournèes di concerti in numerosi Paesi e registrato per la R.A.I., nonché per la televisione Giapponese, per la ORF e la Suddeutscher Rundfunk, la “Nuova Era”, la “Sonoton”, la “Bongiovanni”. Da una ventina d’anni è titolare della cattedra di viola al Conservatorio Statale di Musica “A. Pedrollo” di Vicenza. È stato direttore ospite in Italia ed all’estero con orchestre, artisti e didatti di prestigio internazionale, partecipando anche ad alcune importanti pro-duzioni liriche, dirette dal M° D. Renzetti. È ideatore e diret-tore musicale de ll’Opera Giocosa Italiana.
Ottobre 7th, 2010